Talkin' Meat

DeRango : 1,52 • DeEtà™ : 5719 giorni

 "A torinói ló è un'elegia lunghissima, un cimitero dove giace un solo corpo: il corpo della speranza."

 "Non ci sono né Dio né dei, né bene né male – sono solo invenzioni umane atte a dare un senso al quotidiano fingendo che abbia a che fare con l’eterno."

La recensione presenta "A Torinói ló" come un'elegia visiva e filosofica, che analizza il tempo come ripetizione inutile e la solitudine profonda dei protagonisti. Un film in bianco e nero, lento e contemplativo, rivolto a un pubblico di nicchia disposto a meditare sulle tematiche esistenziali e sul nichilismo. La pellicola utilizza lunghi piani-sequenza per immergere lo spettatore in una realtà priva di speranza e divinità, dove la vita si ripete senza scopo apparente. Scopri questa intensa meditazione visiva e lasciati trasportare dal tempo eterno di Béla Tarr.

 “Se adesso mi comporto male, peggio di un politico, è perché, i cattivi esempi, fra', io li avevo già da piccolo.”

 “'Chissenefrega' è forse la chiave di volta del disco, lo spartiacque tra critica sociale e autocelebrazione del trio.”

La recensione esplora l'album 'Noi Siamo Il Club' dei Club Dogo come un'opera che riflette la complessità della società italiana contemporanea. Il testo evidenzia la contrapposizione tra la rabbia sociale espressa in chiave rap e l'autocelebrazione degli artisti, suggerendo una dialettica interna e la volontà di rappresentare la realtà degli anni zero. L'album viene letto come un viaggio tra distruzione e ricostruzione, in cui il senso di appartenenza al gruppo (il club) diventa un rifugio importante. Si sottolinea inoltre l'originalità e la profondità socioculturale del lavoro, nonostante un tono di critica verso lo status quo. Scopri il mondo e la musica dei Club Dogo con 'Noi Siamo Il Club'. Ascolta l’album e immergiti nel rap italiano più autentico.

 «Quando scorriamo i libri di una biblioteca, persuasi di questi principi, che cosa dobbiamo distruggere? Se ci viene alle mani qualche volume, per esempio, di teologia o di metafisica scolastica, domandiamoci: contiene qualche ragionamento astratto sulla quantità o sui numeri? No. Contiene qualche ragionamento sperimentale su questioni di fatto e di esistenza? No. E allora gettiamolo nel fuoco, perché non contiene che sofisticherie e inganni».

 «La filosofia è critica di. Esiste la realtà? La realtà è una mia impressione, una collezione di impressioni mi dà il reale, ma le mie impressioni non sono la realtà, e la filosofia è psicologia di queste piuttosto che della mente.»

La recensione affronta con rigore e profondità il libro "Che cos'è la filosofia?" di Deleuze e Guattari, esplorandone le radici empiriste e la critica alla metafisica tradizionale. Viene analizzato il rapporto tra impressioni e idee secondo Hume e il ribaltamento dell'idea platonica di simulacro, con riferimenti a Nietzsche e Wittgenstein. La filosofia viene presentata come un'attività critica volta a smascherare le illusioni del pensiero occidentale, mantenendo un approccio riflessivo e stimolante. Scopri la filosofia critica di Deleuze e Guattari e approfondisci il pensiero contemporaneo.

 ‘Par le trou de la serrue’ grazie a una gigantesca serratura di cartone posta sulla telecamera lo spettatore avrebbe dovuto vedere uno dei primi esempi di immagine in soggettiva.

 Il film non è gran roba né vuole esserlo, ma è importante per la sua sperimentazione e la parodia dei keyhole film, con un inatteso rovesciamento voyeuristico.

La recensione analizza il film del 1901 "Par le trou de la serrue" di Ferdinand Zecca, sottolineandone il ruolo come parodia dei keyhole film, un microgenere voyeuristico. Nonostante la trama modesta, il film è rilevante per l'uso di una serratura gigante come elemento soggettivo, rappresentando una prima sperimentazione tecnica e narrativa nel cinema muto francese. Il testo inquadra inoltre il film nel contesto storico del cinema e delle innovazioni successive. Scopri l'affascinante mondo del cinema muto e le sue sorprendenti innovazioni tecniche!

 L'importa surrealista esalta la proclività anticlericale e antiborghese degli sceneggiatori.

 La scena del rasoio che squarcia la pupilla sortisce il suo brutale effetto non tanto per il taglio in sé ma per ciò che pare abbia evocato questo gioco.

La recensione esplora in dettaglio il cortometraggio surrealista Un Chien Andalou di Luis Buñuel, evidenziandone la natura onirica e la ricca simbologia. Spiccano le tematiche di sessualità, critica sociale e anticlericalismo attraverso immagini forti e disgiunte nel tempo. Il testo descrive le scene chiave con attenzione tecnica e simbolica, sottolineando l'impatto provocatorio e l'arte dadaista che permea l'opera. Scopri il capolavoro surrealista di Buñuel e immergiti nel mondo del cinema d’avanguardia!

 «È uno dei motivi più importanti per ricordare Creuza de mä: un capolavoro totale.»

 «Quando un navigante abbandona la banchina... riaffiora come uno scoglio a cui aggrapparsi la speranza di una Jamin-a.»

La recensione celebra Creuza de mä come un capolavoro artistico e poetico di Fabrizio De André. L'album, realizzato con Pagani, esprime atmosfere mediterranee e racconta storie di mare e migranti attraverso un linguaggio musicale e dialettale originale. Viene analizzata la profondità dei testi, le influenze etniche e la critica sociale sottesa. Ogni traccia è descritta con sensibilità, evidenziando l'equilibrio tra musica e poesia in un progetto rischioso e innovativo. Il disco è riconosciuto come un punto di riferimento imprescindibile nella musica italiana. Ascolta Creuza de mä e scopri il Mediterraneo di De André.

 L'ultimo Palahniuk corre sugli stessi binari, colla differenza che vengono presentati 3 atti invece di 2.

 Errore che nemmeno il più neofita tra i giallisti si permetterebbe di perpetrare, come per esempio l'evitare di descrivere il finale.

La recensione critica 'Senza Veli' di Chuck Palahniuk mette in luce un'opera divisa tra momenti di maturità e cadute stilistiche significative. L'autore sembra oscillare tra introspezione e azione pulp forzata, con errori narrativi evidenti. Pur apprezzando alcune sottigliezze, il testo soffre di un finale sommario. Consigliato soprattutto ai fan dello scrittore, con riserva. Scopri se 'Senza Veli' merita la tua lettura, leggi la recensione completa!

 Guccini ama parlar d'altro per parlare di sé.

 L'autobiografia è interessante non fosse altro per l'impostazione che le viene data.

La biografia di Francesco Guccini si distingue per il suo approccio originale e non convenzionale, che evita l'autocompiacimento tipico del genere. L'autore tratta la propria vita attraverso temi come la cucina, la politica, la musica e i ricordi famigliari, offrendo un ritratto umano e autentico. Non è una semplice cronologia discografica, ma un racconto denso di umanità e riflessioni. Un libro per chi cerca un ritratto fuori dagli schemi del cantautore modenese. Scopri l'autobiografia unica di Guccini e immergiti nella sua vita e musica.

 La scrittura raffinata che rievoca la prosa del Mann de "La Morte a Venezia" o del Faulkner di "Santuario".

 WG guarda alla violenza nevrotica con gli stessi occhi con cui osserva "una ragazza coi capelli del colore e della lucentezza di un’ala di corvo".

La recensione evidenzia come in 'Crepuscolo' di William Gay si uniscano una scrittura raffinata e una rappresentazione intensa di violenza e paesaggi. L'autore si confronta con temi profondi come la lotta tra bene e male, mostrando personaggi tridimensionali e atmosfere cariche di tensione filosofica. Lo stile ricorda grandi maestri come Faulkner e Mann, restituendo una lettura spiazzante e coinvolgente. Scopri il fascino oscuro e la scrittura intensa di William Gay in Crepuscolo!

 L'audacia metanarrativa di Wallace è direttamente proporzionale alla trama (l'intrattenimento) del libro che è direttamente proporzionale al leit motiv che lo vena (la depressione).

 I.J. riesce a rapirti l'anima, a farsi amare... forse perché, alla fine, l'autore fa sentire il sospiro della vuotezza esistenziale che lo accomuna al lettore.

La recensione esplora Infinite Jest, opera monumentale e sfidante di David Foster Wallace, che intreccia metanarrativa, tematiche di depressione esistenziale e intrattenimento. Il libro, noto per la sua complessità stilistica e i personaggi vividi, riesce a coinvolgere profondamente il lettore, rappresentando un punto di riferimento della letteratura contemporanea postmoderna. Scopri il mondo complesso e affascinante di Infinite Jest, un capolavoro da non perdere!

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