È solo il miglior pop che si possa arrivare a concepire, e in generale l'unico che oggi abbia un senso politico di esistere.

 Metà delle canzoni qua fa cagare i cormorani, mentre l'altra riprende i Radiohead e ne fa una versione poptimistica.

La recensione analizza Notes on a Conditional Form dei The 1975 come un album di pop innovativo capace di miscelare influenze alt-rock con sperimentazioni contemporanee. Pur con canzoni altalenanti, il disco emerge come opera audace e dotata di significato politico. L'autore paragona l'album a classici immortali, valorizzandone la modernità e l'impatto. Ascolta Notes on a Conditional Form e scopri il nuovo volto del pop contemporaneo!

 La fortuna di aver fatto le fortune del rap italiano è una cosa che, fortunatamente, capita solo a pochi sventurati.

 Il fatto, caro Marra, è che mentre ti credi Biggie, tu infatti sei Severgnini.

La recensione presenta Marracash come il volto più credibile e controverso del rap italiano moderno. L'autore usa un tono ironico per analizzare l'album "Persona", evidenziando lo stile 'ghetto-chic' dell'artista e il suo tentativo di rimanere autentico pur essendo mainstream. Vengono sottolineate contraddizioni e la distanza tra l'immagine e la platea attuale. Pur riconoscendo la qualità tecnica, l'approccio suscita riflessioni critiche più che entusiasmo totale. Scopri la recensione completa di Persona e immergiti nel rap italiano contemporaneo!

 è stato come mettere le palle in una centrifuga.

 se non vuoi diventare eunuco e in generale ti interessa conservare una dignità... dovresti anche darmi retta, chiudere sta pagina e dimenticarti per sempre dell’esistenza di sta roba.

La recensione esprime un giudizio fortemente negativo sull'album "Aporia" di Sufjan Stevens e Lowell Brams, definendolo un'esperienza musicale poco coinvolgente e di difficile ascolto. L'autore usa un tono sarcastico per evidenziare il disappunto verso il genere e la qualità dell'opera, invitando a evitarne l'ascolto. Scopri altre recensioni e opinioni dal mondo musicale su DeBaser.it.

 I Black Keys sanno cos’è il rock’n’roll, perché l’hanno ascoltato sul serio.

 ‘Let’s Rock’ si chiama così perché basta ascoltare una canzone per capirne il perché.

La recensione celebra il ritorno dei Black Keys con l'album 'Let’s Rock', un lavoro che riprende la tradizione del rock'n'roll e il groove autentico di una band esperta. Nonostante un rock alternativo oggi in crisi, il disco riesce a riconnettere gli ascoltatori con la carica e la passione della musica blues-rock, dimostrando come il duo americano sappia ancora far muovere chi li ascolta. L'album è definito divertente, colto e coinvolgente, con particolare menzione alla batteria di Carney e alla chitarra di Auerbach. Ascolta ‘Let’s Rock’ dei Black Keys e riscopri l’essenza del vero rock!

 La scena rock è una pagliacciata, lo è sempre stata e chi non lo capisce, purtroppo, rivela molte cose di sé.

 Si fanno i video in cui lei canta e tutto attorno il mondo si muove scattoso e spiritato, e io penso wow davvero originale.

La recensione di Every Bad dei Porridge Radio adotta un tono ironico e disincantato, mettendo in discussione la validità dell'album e della scena rock contemporanea. L'autore usa riferimenti pungenti e autoironici per sottolineare la scarsa originalità del disco, riflettendo anche su dinamiche più ampie del mondo musicale. Il giudizio complessivo è critico e sarcastico, riconoscendo qualche spunto interessante ma nel complesso deludente. Scopri una recensione sincera e dissacrante su Every Bad dei Porridge Radio!

 Penna Capitale resta forse il disco rap italiano più importante di sempre.

 I Club Dogo sono i Sonic Youth del rap italiano, con le Air Max al posto delle chitarre scordate ad arte.

La recensione ripercorre la carriera discografica dei Club Dogo, evidenziando l'importanza storica del gruppo nel rap italiano. L'autore critica con ironia alcuni album meno riusciti, ma riconosce i grandi successi e l'influenza duratura della band. Vengono analizzati singoli brani chiave e il contesto socio-culturale in cui sono nati. Nel complesso, la discografia viene celebrata pur senza ignorare i difetti. Scopri l'evoluzione del rap italiano con la discografia completa dei Club Dogo!

 I REM partono a inizio anni 80 con "Murmur" e poi rifanno lo stesso disco per 73 volte.

 Per fortuna che rimane "Accelerate", il loro disco meno inconcludente e in fondo il più bello: finalmente le chitarre ruggiscono.

La recensione traccia l'evoluzione dei R.E.M., sottolineando come abbiano raggiunto il successo commerciale tardivamente ma con dubbi riguardo al valore artistico. Critica gli album precedenti per la loro ripetitività e scarsa ispirazione, ma celebra Accelerate come un ritorno alle chitarre potenti e a un sound più vivo. L'album viene visto come una boccata d’aria fresca in un percorso musicale spesso deludente. Ascolta Accelerate e riscopri la forza autentica dei R.E.M.

 Il basso dritto in stile Joy Division si può usare anche non così a merda.

 Allora forse non dovremmo biasimarla se fa musica di merda.

La recensione critica l'album d'esordio Dogrel dei Fontaines D.C. con un tono sarcastico e ironico. L'autore evidenzia difetti nella tecnica strumentale e vocale e un approccio poco convincente. Nonostante alcune influenze riconoscibili, il giudizio complessivo è profondamente negativo e invita a ignorare l'opera. Scopri se Dogrel merita davvero il tuo ascolto con questa recensione senza peli sulla lingua.

 Un musicista che sia un minimo serio, oggi, dovrebbe cimentarsi nel campo del rap.

 Santeria è il crocevia del rap italiano: prende la roba vecchia e la trasforma in mattonate, prende il cemento nuovo e lo mantiene fluido come un magma.

La recensione celebra Santeria, l'album di Marracash e Guè Pequeno, come punto di svolta nel rap italiano. Grazie a rime taglienti e un mix di influenze vecchie e nuove, il disco cattura l'essenza della cultura urbana contemporanea. Viene sottolineata la capacità del duo di rappresentare una nuova generazione di musicisti, capaci di dialogare con il passato senza rinunciare alla modernità. Un invito ad ascoltare il rap come forma d’arte profonda e innovativa. Scopri il rap che rivoluziona l’Italia: ascolta Santeria ora!

 il disco è davvero robaccia pretenziosa e stupida, il solito schifo sonoro di vocalizzi e elettronica senza amalgama, senza coerenza e senza armonia.

 È come mettere due persone in una stanza che, invece che fare allammore, praticano autoerotismo in solitaria senza toccarsi ne rivolgersi uno sguardo.

La recensione boccia l'album 'Anima' di Thom Yorke con toni pungenti e ironici. L'autore critica la mancanza di armonia e coerenza tra voce ed elettronica, definendo il disco un lavoro pretenzioso e poco riuscito. Viene anche sminuito il valore delle opere precedenti di Yorke e collaborazioni, con un giudizio complessivamente severo e dissacrante. Scopri la recensione completa e decidi se ascoltare Anima di Thom Yorke.

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