«Siamo nel 2025 e ancora stai a solleticare il pubblico liberal?»

 «Questo giochino è durato abbastanza, mo’ ti prenderai i props di qualche supernova già sulla via dell’oblio.»

La recensione analizza con ironia e una vena critica il nuovo album 'Post Mortem' di I Cani, sottolineando come il progetto di Nicolò Contessa abbia perso il suo smalto originario. Tra riferimenti alla scena indie e riflessioni sul pop italiano post 2010, l'autore evidenzia un calo qualitativo e tematico, nonostante qualche spunto interessante. Il disco è visto come una continua ripetizione di cliché della generazione trentenne melancholica e disillusa. Scopri la recensione completa e riflettici sopra: il pop che conosci sta cambiando.

 Ci vuole un bel coraggio a intitolare un disco "Skinny Figa", una grande onestà nel raccontarsi.

 Questo capolavoro di tenebre e Irlanda è in assoluto il miglior album mai scritto sull'incapacità di comunicare con la donna.

Il terzo album dei Fontaines D.C., Skinty Fia, è un'opera intensa e onesta che esprime il disperato bisogno di amore e desiderio con un linguaggio crudo e poetico. Attraverso testi irriverenti e malinconici, Grian Chatten racconta la frustrazione di un uomo incapace di comunicare con la donna, trasformando il disco in una vera e propria terapia musicale. L'album si distingue per il suo mood scuro e la capacità di unire vulnerabilità e ironia in un post-punk autentico e profondo. Scopri l'intensità post-punk di Skinty Fia, un viaggio nella frustrazione amorosa.

 Penso che le variazioni di suono ed estetica si possano spiegare analizzando un solo aspetto: l'evolversi della voglia di figa di Turner.

 Alex Turner si fa ogni giorno più lontano dall’esperienza, ciondolante in contromano al treno dei pensieri.

La recensione analizza la discografia degli Arctic Monkeys con un approccio ironico, collegando le trasformazioni musicali e stilistiche di Alex Turner al suo cambiamento sentimentale e personale. Ogni album viene descritto facendo riferimento alle donne che hanno ispirato il frontman, dal ragazzo inesperto alla star distaccata. L'autore lascia trasparire stima per la band ma mantiene un tono giocoso e critico, evidenziando le fasi di successo e le sperimentazioni più introspettive. Scopri come la musica degli Arctic Monkeys riflette le trasformazioni di Alex Turner!

 Più ti impegni a fare l’eclettico, più sei prevedibile e noioso.

 Siete tutti, tutti, tutti uguali, tutti diversi nello stesso modo, tutti alternativi all’acqua di rose.

La recensione di Motomami di Rosalía evidenzia come l'album, pur essendo eclettico e variegato, risulti prevedibile e noioso. L'artista cerca di coprire troppi stili e identità, con un risultato che manca di originalità e sorprende poco. Viene sottolineata la tendenza della musica contemporanea a ripetere formule simili, rendendo l'album un esempio di questa omologazione. Scopri perché Motomami di Rosalía non sorprende come speravi.

 A tutti i coglioni sceneggiatori che credono di fottervi con delle cazzatine da thriller psicologico ciellino che si arrotola su se stesso senza parare da nessuna parte.

 Brian De Palma fa quel che può ma si vede che anche lui sbarella.

La recensione critica il film Mission: Impossible diretto da Brian De Palma per la sua trama confusa e poco chiara. Il recensore evidenzia una sceneggiatura schizofrenica e ambigua che lascia lo spettatore disorientato. Nonostante gli sforzi del regista, il risultato risulta incoerente e difficilmente seguibile. L'ironia permea tutto il testo, sottolineando le contraddizioni e i colpi di scena poco convincenti. Scopri perché questo Mission: Impossible sconfina nel caos visivo!

 Il film si alza e cammina, corre e prende il volo.

 Il finale è un benservito a tutti i coglionazzi che vanno al cinema credendosi intelligenti.

La recensione del film America Latina dei Fratelli D’Innocenzo esalta la fotografia brillante e la profondità emotiva del protagonista interpretato da Elio Germano. Il film sfida lo spettatore con una trama complessa ma raccontata con cuore e semplicità, offrendo un finale consapevole e potente. Un’opera che sorprende per onestà e intensità, lontana dagli intellettualismi comuni. Un invito a lasciarsi coinvolgere e a dimenticare preconcetti. Scopri il cinema intenso e sorprendente dei Fratelli D’Innocenzo con America Latina!

 Mi immergo nelle membra melliflue e fredde delle acque lacustri.

 Mi unisco al pianto della natura, ritmicamente, fino a sovrapporre i miei gemiti a quelli della creatura che tengo dentro.

La recensione di Midsommar di Ari Aster è un viaggio emotivo che trascende la semplice visione di un film horror. L'autore descrive la connessione profonda con la natura e il folclore, raccontando un'esperienza sensoriale e meditativa. Più che un giudizio tecnico, è un racconto di immersione poetica nell'atmosfera del film. Scopri l'atmosfera unica di Midsommar e immergiti in questa esperienza cinematografica intensa.

 Quanta bellezza ma che dico, quanta poesia, quanta POESIA IN CHIST’ CITTA’ che quand’ guard o’ mare e rid’ pare che ma miett’ an croce!

 Paolo carissimo, tengo na cos da dicere: Ammo’, ma stassi VERAMENTE BBRAVISSIMO!!!!

La recensione celebra con entusiasmo il film di Paolo Sorrentino È stata la mano di Dio, sottolineando la straordinaria capacità del regista di trasmettere la poesia e la bellezza di Napoli. La scrittura carica di espressioni dialettali e immagini suggestive esprime un forte apprezzamento per l'atmosfera e la musica del film, definendolo un'opera coinvolgente ed emozionante. Scopri la magia di Napoli con il capolavoro di Sorrentino!

 Marracash deve leggere questo tipo di cose da quando un paio di intervistatori milanesi gli hanno suggerito dei parallelismi tra la sua scrittura rap e i grandi maestri postmoderni.

 Marra, ho capito che hai nutrito la tua mente e stai cercando il balance tra 50 Cent e Gadda, ma dai tuoi riferimenti ho anche capito che non hai visto il primo corto di Julia Ducournau.

La recensione analizza l'album 'Noi, loro, gli altri' di Marracash, sottolineando il suo approccio filosofico nei testi e i riferimenti culturali poco convenzionali. L'autore mette in evidenza la difficoltà dell'artista nel bilanciare influenze alte e la cultura pop, con un tono pungente e ironico. Nonostante alcuni punti critici, il disco mostra una maturazione artistica e una volontà di sperimentare. Scopri l'evoluzione di Marracash con questa recensione approfondita!

 Un sogno anni 80 che passa in chiave statica, accelerato al ralenti.

 È bellissimo, è il solito disco di Granduciel e anche a sto giro stai sicuro che non ci scopi.

L'album di The War on Drugs, 'I Don't Live Here Anymore', si presenta come un sogno anni '80 rallentato e sognante. La musica di Adam Granduciel è ricca di digressioni evocative e atmosfere malinconiche, che trasportano l'ascoltatore in un viaggio emozionale attraverso paesaggi sonori intensi e poetici. Questa nuova uscita conferma la qualità e la coerenza artistica della band. Ascolta ora l'album e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

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