«Nell’universo c’è una sola terra le cui risorse sono necessariamente limitate ed è la casa comune di tutti gli organismi viventi senza alcuna gerarchia precostituita tra uomo, animali e piante.»

 «Mancuso evita il problema e si ferma molto prima e conclude auspicando la cooperazione ed il mutuo sostegno come ‘primo strumento del progresso delle comunità’. Troppo facile e troppo comodo.»

Il libro di Stefano Mancuso offre un'interessante divulgazione sul mondo vegetale e il rapporto tra esseri viventi e ambiente, evidenziando la necessità di un approccio non gerarchico. Tuttavia, la recensione critica la scelta dell'autore di evitare questioni più scomode come il contenimento demografico e il necessario superamento del mito della crescita economica infinita. Nonostante ciò, il testo rimane accessibile e stimolante, ma con conclusioni forse troppo semplicistiche. Scopri le sfide ambientali attraverso la prospettiva delle piante, ma preparati a riflessioni critiche.

 Cominciamo a morire non appena siamo nati. Che cosa c’è di così strano nella morte? Non è una sorpresa. Fa parte della vita. È trasformazione.

 Dopo aperta una porta ce n’è sempre un’altra.

La recensione evidenzia come "Harold e Maude" di Colin Higgins, più che un romanzo, sia una sceneggiatura originale da riscoprire. Racconta un amore improbabile tra un giovane ricco e una settantanovenne anticonformista, simbolo della controcultura hippie degli anni '70. I dialoghi vivaci e le tematiche sul senso della vita e della morte rimangono attuali e carichi di ironia. Un’opera che merita di non essere dimenticata. Rileggi Harold e Maude per riscoprire un cult intramontabile e il suo spirito ribelle.

 Musica folktronica che non fa male ma certo non indispensabile.

 Peccato che l’album parta con il trittico un po’ noiosetto e che non abbia un pezzo trainante per farsi davvero ricordare.

Daybreaker di Beth Orton miscela folk, elettronica e trip hop in un album piacevole ma privo di brani memorabili. La produzione di Ben Watt arricchisce l'opera, così come le collaborazioni con Ryan Adams ed Emmylou Harris. Tuttavia, l'inizio dell'album risulta un po' noioso e alcuni dettagli editoriali risultano irritanti. Un disco godibile, ma non indispensabile. Scopri Daybreaker di Beth Orton e immergiti nel suo mix di folk ed elettronica.

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