Armand Bannato

DeRango : 6,53 • DeEtà™ : 941 giorni

 Il vero poeta è il Santo. Gli altri che scrivono poesie sono apprendisti dell'immediato.

 Film da sturbo da quanto è "divertente" e poi con quell’apocalittico finale cadenzato dal "ballo finale" di un irresistibile rock ’n roll strumentale dove sniffiamo che dall’eternità non si scappa.

La recensione analizza Simon del Desierto di Luis Buñuel come un'opera che esplora il vero senso della santità, lontano dagli stereotipi e dalle ipocrisie. Attraverso un linguaggio diretto e irriverente, l'autore mette in luce la tensione tra realtà e spiritualità, accompagnata da un finale sorprendentemente rock 'n roll. Il film viene descritto come stimolante e divertente, capace di scuotere lo spettatore con la sua originalità e profondità. Scopri il lato più provocatorio e poetico di Buñuel con Simon del Desierto!

 "Sono il furore di Dio... La terra che io calpesto mi vede e trema".

 "Non ci si sveglia proprio."

La recensione analizza la profondità mistica e nichilista di Aguirre, Furore di Dio, evidenziando l'interpretazione magnetica di Klaus Kinski e la regia di Herzog. Il film è descritto come un viaggio delirante nel potere cosmico e nella solitudine esistenziale, con un forte dialogo tra l'uomo e la natura titanica. L'autore sottolinea l'indissolubile connessione tra potere e dannazione, evidenziando la forza visiva e simbolica dell'opera. Scopri il lato oscuro e mistico di Aguirre con una visione intensa e coinvolgente.

 È uscito il nuovo disco degli Everything! Sogno o son desto?

 Ben e Tracey con la loro birichina macchina del tempo che cancella 24 anni, che ci fa felici. Bentornati, grazie...

La recensione celebra il ritorno della band Everything but the Girl a 24 anni dal loro ultimo album. L'autore condivide una nostalgica esperienza personale legata all'album del 1999, evocando ricordi di gioventù e vita familiare. Il nuovo disco viene accolto con emozione e speranza, indipendentemente da giudizi tecnici. Il sentimento dominante sono la felicità e la gratitudine per questo inatteso ritorno. Scopri il nuovo album degli Everything but the Girl e rivivi emozioni senza tempo!

 La regina africana bianca si presta, con le sue pelli di tigre e di leopardo, a narratrice di una italo disco che in terra d’Albione verrà spacciata per pop raffinato.

 Questo è un disco della Madonna! Perciò come Nostra Signora è stata ingravidata dallo Spirito Santo.

La recensione celebra Amanda Lear come una musa androgina che incarna l'essenza dell'italo disco mediterraneo, capace di evocare atmosfere sensuali e coinvolgenti. Il disco 'Tam Tam' viene visto come un'opera che sfida le convenzioni musicali anglosassoni, ponendo l'accento sulla creatività italiana degli anni '80. Il tono è giocoso e ricco di immagini simboliche, sottolineando la forza e il magnetismo dell'artista e della sua musica. Un invito a riscoprire un tesoro musicale spesso sottovalutato. Scopri l'inconfondibile fascino italo disco di Amanda Lear e lasciati conquistare dal suo mondo unico!

 Lo scandire il tempo è il nostro più grande inganno mentre Raúl Ruiz mai come in questo film ci fa stare dentro, e trasparenti, all’affastellamento dell’eternità.

 La gelida atmosfera è veritiera nel segnalare che la percezione di un pubblico tendente, e ancora ancorato, al piano terra, alla base, è necessariamente fredda.

La recensione esplora 'La Città dei Pirati' di Raúl Ruiz come un’opera che rifiuta la narrazione tradizionale, proponendo un linguaggio cinematografico che si muove tra esoterismo, tempo e anima. Il film si presenta come un viaggio ipnotico in una dimensione sospesa, dove il regista destruttura il tempo e la realtà per aprire il pubblico a una nuova percezione esistenziale. Nonostante la sua difficoltà e la scarsa accessibilità al grande pubblico, l’opera è celebrata come uno straordinario esempio di cinema d'autore che sfida le convenzioni. Scopri il cinema unico e visionario di Raúl Ruiz con La Città dei Pirati, un'esperienza che sfida ogni convenzione.

 La nostra merda, come la merda di tutti, puzza, e non è tutto oro quello che (marrone) luccica.

 Così si fa’! Più che una rivincita dei "succubi" a questa pazzia dannata che è la vita in questa dimensione.

La recensione analizza l'album "California Babylon" di Factrix e Monte Cazazza come un'opera audio-visiva estrema, esoterica e di forte impatto emotivo, capace di scuotere l'ascoltatore con sonicità abrasive e riflessioni profonde sulla condizione umana. Si evidenzia la presenza di un concerto storico, la natura provocatoria del progetto e la sua collocazione nell'ambito della musica sperimentale. Scopri l'arte sonora estrema di Factrix e Cazazza: ascolta California Babylon ora!

 Un sensazionalismo sarabandico lascia il posto sempre ad accelerazioni inverosimili che sudano da sole.

 Li vidi in estate dal vivo a Villa Ada (RM)... Complimenti 'vivissimi' li capirono ben bene.

Kočani Orkestar, con il loro album del 1994, propone una musica balcanica gitana ricca di humor, virtuosismo e tradizione. Il disco trascina l'ascoltatore in un'esperienza ipnotica fatta di ritmi travolgenti e brani carichi di una liturgia sacra reinventata. La banda macedone riesce a liberare la cultura dal peso storico e a trasformarla in una festa sonora. L'autore ricorda anche un coinvolgente concerto dal vivo, sottolineando la grande empatia e il talento dei musicisti. Scopri l’energia irresistibile di Kočani Orkestar, ascolta ora l’album!

 Una precipitazione da montagne russe di sospensioni di certezze, un senzapancia di non arrivare al bandolo della matassa condita da un'angoscia asettica.

 GUARDATEMI! VI MOSTRERÒ LA VITA DELLA MENTE!

La recensione esplora la natura profondamente inquietante e complessa di Barton Fink, evidenziando la capacità dei fratelli Coen di costruire un'opera senza tempo e sfuggente. Il film è descritto come un viaggio nel disagio mentale e nella solitudine esistenziale, in cui la realtà si dissolve in una dimensione ambigua e psichica. Tra riferimenti culturali e un'atmosfera caustica, la pellicola si distingue per la sua originalità e profondità. Scopri il mistero e il disagio mentale di Barton Fink, un capolavoro dei Coen Brothers.

 Le atmosfere, gli stridii, i carillon, le giostre crepuscolari, acchittate "al di sopra del rock", non scadono mai in maniera.

 Marnie ci invita ad un viaggio diretto nella visualizzazione di lande aliene dove le creature che ci abitano sono come le sue bizzarre installazioni artistiche.

L'album Songs Hurt Me di Marnie propone un viaggio sonoro caratterizzato da atmosfere inquietanti e sintetiche che sfuggono a una comfort zone tradizionale. La musicista abbandona filtri di accomodamento per esplorare un mondo psichedelico e alieno, tra suoni primitivi e contaminazioni alchemiche. L'opera si distacca da cliché e offre una riflessione sonora intensa e ambigua, con un'impronta artistica riconoscibile e una forte componente psicologica. Un lavoro che invita ad accogliere le proprie paure e a navigare tra suggestioni profonde. Ascolta Songs Hurt Me e immergiti nell'universo sonoro di Marnie!

 Il presente indicativo del verbo "zombare", ma vi rendete conto?

 Un distillato assurdo di "notti di morti viventi", "case" necronomiconate, Cannibal holocaust mancati, carta carbone di fumetti "oltretomba" degli anni '70.

La recensione esalta con tono ironico e surreale il film "Io Zombo, tu Zombi, lei Zomba" di Nello Rossati, definito un cult trash italiano. Il film mescola parodia horror, atmosfere kitsch e richiami alle produzioni splatter anni '70, offrendo un'esperienza visiva fuori dal comune. La presenza di attori iconici come Cochi Ponzoni e la Gianna Lou Müller rafforza il fascino grottesco del film, rendendolo imprescindibile per gli amanti del cinema di genere italiano e del trash. Consigliato agli appassionati di horror irriverente e demenziale. Scopri il lato più folle e kitsch dell'horror italiano, guarda "Io Zombo, tu Zombi, lei Zomba"!

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