Il prezzo vale il contenuto. Ho deciso deve essere mio.

 A discapito di puristi e detrattori è prerogativa del Grande Artista quella di battere “sentieri diversi” da quelli mainstream.

Black Byrd rappresenta il culmine della carriera di Donald Byrd, un album innovativo che fonde funk, jazz, soul e R&B. Pubblicato nel 1973, è caratterizzato da raffinati arrangiamenti di Larry Mizell e collaborazioni di alto livello. La critica originale fu scettica, ma oggi è considerato un punto di riferimento del jazz crossover e un'opera influente per generazioni di musicisti e sampler. Un ascolto consigliato per chi ama il jazz moderno e il funk. Ascolta Black Byrd e riscopri il jazz funk che ha fatto la storia.

 "È un disco di ascolto piacevolissimo sia per la freschezza di brani ritmici che spaziano dallo swing al bossa nova."

 "Non poteva essere altrimenti, visto che i turnisti sono tutti eccellenti e affiatati musicisti."

La recensione celebra 'Slow Drag' come l'ultimo album hard bop di Donald Byrd prima del suo passaggio alla fusion. Pubblicato nel 1968 e registrato da Rudy Van Gelder, il disco presenta una formazione di musicisti eccellenti e offre brani coinvolgenti che spaziano dallo swing alla bossa nova. La qualità compositiva e l'equilibrio tra fraseggi classici e improvvisazioni moderne rendono l'ascolto piacevole e rappresentano un pezzo importante della storia del jazz. Ascolta ora 'Slow Drag' per scoprire un pezzo storico dell’hard bop di Donald Byrd!

 Quello che viene fuori dallo shaker non è certamente un Vesper Martini, ma sicuramente un cocktail dal gusto altrettanto dolce e amaro.

 Dalla copertina del disco Donald Byrd tira giù la sua scala reale e non ce n’è per nessuno.

La recensione celebra l'album "Royal Flush" di Donald Byrd, un capolavoro Hard Bop inciso nel 1961 per la Blue Note. La formazione include leggende del jazz come Herbie Hancock e Pepper Adams, e l'album si distingue per groove blues ed eleganti fraseggi. L'autore valorizza la storia della Blue Note e la produzione tecnica che rende l'opera un classico. Un must per gli amanti del jazz. Ascolta ora Royal Flush e immergiti nel miglior Hard Bop di tutti i tempi!

 Impossibile è niente: Michel Petrucciani dimostra con la sua musica che la sfida è sempre possibile.

 Ha il dono dell'indipendenza delle mani e si arrampica sulle armonie con leggerezza entusiasmante.

La recensione celebra Michel Petrucciani e il suo album live "One Night In Karlsruhe", registrato nel 1988 con Gary Peacock e Roy Haynes. L'autore sottolinea la straordinaria tecnica e passione del pianista, bravissimo anche nel rivisitare standard jazz famosi. La recensione traccia inoltre il profilo umano e artistico di Petrucciani, definito un genio che ha sfidato il destino con la sua musica intensa e toccante. Ascolta ora "One Night In Karlsruhe" e lasciati trasportare dall'energia di Petrucciani!

 Il mondo è un ghetto nel significato che descrive una condizione limitante lo sviluppo delle attività di gruppi di persone.

 ‘The World is a Ghetto’ è una traccia di oltre dieci minuti che gronda funk, blues e fusion, a mio avviso la più bella dell’album.

La recensione analizza l'album 'The World Is a Ghetto' dei War, un gruppo multietnico californiano che negli anni '70 ha usato la musica per denunciare le ingiustizie sociali e la segregazione. L’album unisce funk, blues e jazz fusion e si distingue per la ricchezza musicale e il forte messaggio sociale. La copertina riflette la vita nel ghetto con vividi dettagli. Il giudizio complessivo è molto positivo, con un apprezzamento per le sonorità e i contenuti profondi. Ascolta l'album e scopri il potente messaggio di War oggi stesso!

 "Miles dal canto suo non perde tempo e lo butta subito nel mucchio selvaggio delle sue 'Puttane in Fermento' e con loro da vita all’album che cambia per l’ennesima volta la storia della musica."

 "Chiude alla grandissima 'Tombo in 7/4' che con il suo irresistibile ritmo latino e i cori è imprescindibile in tutte le feste di Carnevale."

La recensione celebra 'Fingers', il terzo album solista di Airto Moreira, prodotto nel 1973 da Creed Taylor per CTI Records. L'album è un brillante mix di fusion, ritmi latini e funk, con un cast di musicisti di primo piano. Le tracce mostrano un perfetto affiatamento e un'influenza duratura, come nel caso di 'San Francisco River' su chitarristi come Pat Metheny. La produzione e la copertina sono anch'esse sottolineate come di grande qualità. Ascolta 'Fingers' di Airto Moreira e immergiti nel groove fusion degli anni '70!

 Un buon disco comincia sempre da una bella copertina.

 Dancing Girl è pervaso da un’atmosfera onirica che si arricchisce di spunti jazz e da risalto alla voce del solista.

La recensione racconta la scoperta affascinante e quasi mistica dell’album What Color Is Love di Terry Callier, un capolavoro folk-soul-jazz del 1972 prodotto da Charles Stepney. Il disco, con brani intensi come Dancing Girl e la title track, si distingue per arrangiamenti ricchi e un’atmosfera suggestiva. L’autore sottolinea anche l’importanza della copertina iconica e la storia personale di Callier, artista talentuoso tornato alla musica dopo anni di pausa. Un invito a scoprire questo gioiello musicale ormai leggendario. Immergiti nell’ascolto di What Color Is Love e scopri un capolavoro senza tempo.

 Il flusso della musica è a tratti ipnotico come nel brano "Ten Years" con le campane che si intracciano con gli arpeggi di chitarre.

 Un disco da (ri)scoprire per disintossicarci dalla musica senza anima che viene prodotta in questo nuovo millennio.

Yr è il secondo album del polistrumentista Steve Tibbetts, un lavoro di jazz fusion del 1980 con influenze progressive e psichedeliche. L'album si distingue per l'equilibrio tra suoni elettrici e acustici e per l'atmosfera ipnotica e avanguardista delle otto tracce. Accompagnato da un cast di musicisti selezionati, Tibbetts offre un'esperienza musicale ricca e coinvolgente. Un disco da riscoprire per chi cerca musica autentica e innovativa. Ascolta ora Yr di Steve Tibbetts e immergiti in un viaggio sonoro unico.