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DeRango : 0,19 • DeEtà™ : 8002 giorni

 Questo disco non è un capolavoro… è IL capolavoro.

 Alexi Lahio fa il bello e il cattivo tempo sweppando a 360° e umiliando chiunque pensava di potere diventare un discreto chitarrista.

La recensione celebra Hatebreeder come il capolavoro di Children Of Bodom, sottolineando l'eccellenza tecnica di Alexi Lahio e il mix perfetto di metal estremo con influenze neoclassiche. Ogni traccia è analizzata con passione, evidenziando momenti di rabbia, quiete e virtuosismo chitarristico. Il disco viene definito un must per gli appassionati di power extreme metal e headbanging. Ascolta Hatebreeder e scopri il capolavoro power extreme metal di Children Of Bodom!

 Deathrace King... senza tanti giri di parole spacca davvero il culo.

 Janne Saarenpää è una sorta di drum machine umana, capace di far dubitare della grandezza dei suoi colleghi famosi.

La recensione esalta Deathrace King dei The Crown come un album death/thrash metal potente e tecnico, capace di unire melodie tipiche dello stile svedese con un'attitudine punk/rock'n'roll. Si sottolineano le capacità strumentali del gruppo, dal duo chitarristico al drumming impressionante di Janne Saarenpää. Un album consigliato per chi cerca energia e massacro sonoro. Alza il volume e scopri l'energia esplosiva di Deathrace King dei The Crown!

 Parere oggettivo: Un disco discreto. Parere soggettivo: Che schifo!!!

 Più che voler appassionare l'ascoltatore, punta sull'impressionarlo per tecnica e genialità compositiva, entrambi fini a se stesse.

La recensione di "Death Cult Armageddon" evidenzia un netto distacco dai capolavori precedenti dei Dimmu Borgir, segnalando una perdita del feeling gotico. Il disco si avvale di orchestrazioni e tecnica, ma manca di mordente e originalità, risultando una copia di se stesso. Nonostante momenti interessanti come l'uso di tempi dispari e influenze progressive, il lavoro non riesce ad appassionare come le uscite storiche della band. Scopri cosa manca a questo album e approfondisci la storia dei Dimmu Borgir!

 Bastano 40 secondi scarsi e la violenza prende forma, nel modo più devastante e cupo che voi abbiate mai sentito.

 La vera natura dei Limbonic Art ci viene rivelata solo in Symphony in Moonlight and Nightmares e Sources to Agonies, capolavori unici nel black metal.

La raccolta demo Epitome of Illusions dei Limbonic Art offre sprazzi di genio nel black symphonic metal degli anni '90. Sebbene alcune tracce risultino immature e poco riuscite, brani come Symphony in Moonlight and Nightmares sono vere esplosioni di rabbia autentica e intensità. Un lavoro a metà strada tra imperfezione e capolavoro, consigliato a prezzo contenuto agli appassionati del genere. Scopri l'essenza del black symphonic con Limbonic Art, ascolta ora Epitome of Illusions!

 Trova le cinque differenze tra queste due immagini

La recensione offre un confronto implicito tra due album iconici della scena black metal norvegese, Mayhem - Live in Leipzig e Darkthrone - Transylvanian Hunger. L'autore usa un tono ironico con una domanda retorica per stimolare l'attenzione, senza fornire dettagli approfonditi o opinioni esplicite. Scopri le sfumature di due capolavori del black metal e trova le differenze!

 Personalmente questo Follow the Reaper non mi sembra assolutamente inferiore ai due predecessori.

 È incredibile la capacità dei Children di fare dischi con copertine dello stesso colore del disco.

La recensione dà un giudizio positivo a Follow The Reaper, rompendo l'idea del compromesso commerciale. L'album mantiene qualità paragonabili ai precedenti con un equilibrio tra riff melodici e passaggi più pesanti. La produzione è ben curata, anche se meno estrema rispetto all'esordio. Alcune tracce si distinguono per la loro originalità e impatto, rendendo il disco ideale per chi si avvicina al metal estremo. Scopri Follow The Reaper, un must per gli appassionati di metal estremo.

 Otto tracce che sembrano registrate in presa diretta nel vostro cesso rappresentano l'addio e una sorta di testamento spirituale degli Ulver al black metal.

 Un disco che farebbe gelare il sangue nelle vene a chi non ha mai ascoltato nulla di più cattivo degli Iron Maiden.

Nattens Madrigal è un manifesto grezzo e potente del vero black metal norvegese, che rappresenta l'addio degli Ulver al genere. Con riff gelidi, blastbeats intensi e vocalizzi acidi di Garm, l'album si distingue per la sua autenticità e atmosfera unica. Registrato in condizioni particolari e ispirato a temi come la licantropia, è un classico imprescindibile per gli appassionati del metal. Ascolta Nattens Madrigal e scopri il vero spirito del black metal norvegese!

 Questo è un cd di ciò che si usa chiamare Viking metal, incorporando radici black (pochissime) e tantissime influenze folk/epic.

 Avevo l’intenzione di sputare un po’ di odio generale in questa recensione (alla fine mi sono reso conto di averlo fatto lo stesso), soprattutto verso quelli che non ascoltano metal.

La recensione esprime una forte passione e frustrazione nel promuovere l’album debutto degli Ensiferum, un lavoro di Viking metal arricchito da influenze folk ed epiche. Nonostante la consapevolezza di un pubblico limitato, l’autore valorizza l’uso di strumenti tradizionali e atmosfere suggestive, invitando gli ascoltatori ad avvicinarsi al metal. Il disco è descritto come autentico e coinvolgente, sottolineando il suo valore artistico all’interno del panorama metal. Scopri l’energia epica degli Ensiferum e immergiti nel Viking metal autentico!

 Ultrasettantenni che fanno canzoni composte principalmente da tre accordi, Mi Re Do e occasionalmente un Sol.

 Grazie ancora da parte di tutti i metallari che adesso hanno quarant'anni e da quelli che ne hanno quindici, perché il fatto di avere ascoltato almeno un album degli Iron li accomuna.

La recensione di Brave New World esprime un giudizio critico sulla ripetitività dei riff e sulla mancanza di innovazione, pur riconoscendo il valore storico degli Iron Maiden. L'autore sottolinea alcune tracce più riuscite e rende omaggio all'importanza della band nel mondo metal, evidenziando la loro capacità di unire generazioni diverse. Scopri l'evoluzione degli Iron Maiden in Brave New World, ascolta l'album e forma la tua opinione!

 I Cradle of Filth non sono un gruppo, non fanno black metal e soprattutto non sono norvegesi.

 Non posso fare a meno di dire che questo Cruelty and the Beast è un disco stupendo, pari solo a Enthrone Darkness Triumphant dei gloriosi Dimmu Borgir.

La recensione analizza Cruelty and the Beast dei Cradle of Filth, gruppo spesso criticato ma qui apprezzato per la sua fusione di black metal melodico, thrash e death metal. Pur con un tono ironico e critico nei confronti della band e delle sue scelte stilistiche, l'autore definisce l'album un capolavoro, paragonabile a classici di Dimmu Borgir e con riff avvincenti grazie a un songwriting solido. Unica pecca è la forte assimilabilità di alcuni riff, che può stancare col tempo. Scopri l'essenza oscura di Cruelty and the Beast e lasciati conquistare dal metal sinfonico!

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