I Solea non mi hanno affatto impressionato.

 Non hanno offerto nulla d’indisciplinato e abrasivo, non sono mai decollati come un razzo.

La recensione esprime delusione per la performance live dei Solea a Berlino: il concerto ha proposto sonorità poco incisive rispetto alle attese, più vicine all'emopop che all'emocore energico delle band di provenienza. L'esibizione risulta piatta, complice una batteria statica e chitarre poco corpose, e anche la promozione in tour senza album pubblicato viene criticata. Scopri perché il concerto dei Solea a Berlino ha deluso le aspettative degli appassionati.

 A mio avviso il miglior prodotto post-punk in circolazione, radicale ed anarchico dal primo all’ultimo brano.

 I Sex Pistols del 2000, ma nonostante tutti gli sforzi musicali ed estetici non guadagnano alcun merito in quanto ad originalità.

La recensione elogia l'energia e la coesione dei The Hives in Veni Vidi Vicious, grazie al carisma vocale di Almqvist e una vena post-punk dinamica. Tracce come 'Die, All Right!' e 'Main Offender' confermano l'impatto immediato dell'album, che però pecca di mancanza di originalità e si rifà spesso a cliché del genere. Scopri l'energia scandinava dei The Hives: ascolta Veni Vidi Vicious ora.

 Era da parecchi mesi (dai QOTSA per la precisione) che non assaporavo più 'l’amore al primo ascolto'...

 I Silt sono assolutamente un 'Geheimtip', un consiglio chicca per tutti gli amanti dell’indiepop analogico e minimalista.

La recensione esalta l’EP degli islandesi Silt, 'In Line', per la freschezza del loro noise-pop. Il sound, definito minimalista e coinvolgente, conquista già dal primo ascolto grazie ad arpeggi dolci, distorsioni melodiche e una voce mai banale. L’assenza di effetti digitali regala autenticità, mentre i riferimenti a band come Pavement, Afghan Whigs e Shellac aiutano a collocare il progetto tra le cose più interessanti e originali della scena indie europea. Scopri il fascino analogico dei Silt e lasciati conquistare dal loro noise-pop!

 8 pezzi di onesto e squisito stoner rock, eccellente produzione della Man's Ruin e la rinascita della grande voce dei Kyuss.

 "Black Woman", "If Only Two", "Nervous" e "Dwarf It" reggono bene il confronto con icone stoner rock come i QOTSA, Nebula e Fu Manchu.

La recensione celebra la rinascita di John Garcia con gli Unida, pur notando qualche ripetitività nei primi brani. L'album brilla per la produzione, la voce e il sound heavy, risultando un ascolto consigliato a chi ama lo stoner rock, specialmente ai fan di Kyuss. Scopri come risuona la voce dei Kyuss nel nuovo progetto Unida!

 La brillanza e creatività che hanno distinto gli ATDI caratterizzano anche gli Sparta, non c’è dubbio.

 Tre tracce melodiche e sature, dall'inconfondibile tocco di stile degli ATDI, che personalmente non mi dispiacciono affatto.

La recensione analizza «Austere», EP d’esordio degli Sparta, band formata dopo lo scioglimento degli At The Drive In. Pur con solo tre veri brani e un de-mix, l’EP convince per intensità e stile, trasmettendo l’eredità della band madre. Apprezzata la voce di Jim Ward, in crescita live. L’attesa per l’album completo è alta, la band mostra promettenti segnali di maturità. Scopri come gli Sparta raccolgono l’eredità degli At The Drive In con un debutto promettente: ascolta Austere!

 Wow, che ondata di rock e schitarrate energiche coinvolgenti.

 Il sound ereditato e sfoderato questa sera dagli Sparta è a dire poco il meglio che il rock americano ha proposto negli ultimi anni.

La recensione racconta la notte del concerto degli Sparta al Knaack di Berlino, l'entusiasmo per l'energia ricca e travolgente della band americana e l'inaspettata qualità degli islandesi Silt come gruppo spalla. Il live, coinvolgente e tecnicamente impeccabile, lascia il pubblico soddisfatto e col sorriso, anche grazie a una setlist energica e momenti memorabili sotto il palco. Scopri perché gli Sparta hanno conquistato Berlino: leggi la recensione e vivi il concerto insieme a noi!

 Tecnicamente molto immaturi, poiché nonostante i suoni complessivamente prevaricanti continua la performance di errori alla voce, alla batteria (il tipo era ubriaco, ma almeno quando cantava dimostrava più grinta del suo collega) e spesso pure alle chitarre.

 Molto meglio su cd che live!

La recensione analizza il concerto dei Trail of Dead a Berlino, evidenziando la scarsa qualità sonora e l’immaturità tecnica della band sul palco. Nonostante un’esibizione scenica energica e caotica, la performance musicale non convince: i brani risultano riconoscibili con difficoltà, e il pubblico resta freddo. Solo la spettacolarità salva in parte la serata, ma il giudizio resta negativo rispetto alla resa su disco. Vuoi sapere com’è davvero un concerto dei Trail of Dead? Leggi la recensione completa!

 Questo è il nuovo gruppo di Walter Schreifels!

 La cui politica commerciale potrà forse anche portare all’impresa di “catturare” il grande pubblico.

La recensione analizza United By Fate dei Rival Schools, sottolineando l'influenza e la maturità di Walter Schreifels. Il disco fonde melodie rock con nuove sfumature pop, mantenendo energia e qualità compositiva. Pur avanzando qualche critica verso un'eccessiva commercialità, l'album è visto come un solido debutto, capace di attirare sia fan dell'hardcore che un pubblico più ampio. Scopri come si evolve il rock di Rival Schools in United By Fate!

 Senza dubbio "Control" è un'ottima song, piena di energia, chitarre scontrose e impetuose e un ritornello entusiasmante, ma ho capito che è il solito bel singolo che anticipa un album di merda.

 Wesley Reid Scantin non solo assomiglia ma canta pure come K.Cobain, imitandolo davvero spudoratamente, cazzo, i Puddle of Mudd sono un'offesa su tutti i fronti e la Interscope si dovrebbe vergognare.

La recensione stronca Come Clean dei Puddle of Mudd, considerandolo una completa delusione rispetto al singolo Control. L'autore critica la monotonia delle tracce, la scarsa creatività e l'imitazione di Kurt Cobain, definendo l'album una copia mal riuscita di modelli precedenti. Anche la copertina viene giudicata banale. Consigliato solo l'acquisto del singolo. Scopri perché 'Come Clean' ha deluso e valuta tu stesso: ascolta prima il singolo Control!

 Vi garantisco che il macello scatenato era assoluto.

 Grandi, per me uno dei concerti più belli e una band onesta che ci mette voglia, gioia e onestà.

La recensione racconta il live dei Fu Manchu al Columbiafritz di Berlino, tra sorprese sceniche, pubblico giovane e un sound stoner ancora più potente che su disco. Dopo qualche incertezza iniziale, la band incendia la sala con i suoi classici. L'interazione continua col pubblico e la voglia di suonare persino fuori scaletta rendono il concerto un evento memorabile. Consigliato a chiunque ami il rock sincero e diretto. Non perdere i Fu Manchu dal vivo: energia e sound travolgente ti aspettano!