Un suono, quello di Heaven Up Here, che ad un primo ascolto richiama alla memoria molti illustri nomi.

 Le linee melodiche mai ovvie della voce di McCulloch, le chitarre ora delicatamente arpeggiate, ora più rabbiose e distorte, compongono un panorama sonoro visionario e notturno.

Heaven Up Here segna il perfezionamento del sound neopsichedelico di Echo and The Bunnymen, con atmosfere cupe e arrangiamenti complessi. L'album si distingue per la sua capacità di unire influenze diverse in un panorama sonoro originale. La produzione di Hugh Jones esalta le sfumature di ogni traccia, rendendo l'opera un classico del post-punk. Un disco che, a distanza di anni, mantiene intatta la sua magia e profondità. Ascolta ora 'Heaven Up Here' e immergiti nelle atmosfere uniche di Echo and The Bunnymen.

 La loro versione disturbata e nerissima del garage sound fa proprio al caso vostro.

 It’s beat time, it’s hop time, it’s monk time now!

La recensione esplora l'album Black Monk Time dei The Monks, suggerendo una forte originalità e sperimentazione nel panorama rock degli anni '60. Con elementi che anticipano il punk e il garage rock psichedelico, il gruppo si distingue per un sound disturbato e visionario. Il testo evidenzia la connessione tra l'esperienza militare e l'atmosfera alienante dell'album, con riferimenti a influenze come Captain Beefheart e Devo. Un disco anticonvenzionale, ideale per chi cerca sonorità fuori dagli schemi. Ascolta ora Black Monk Time e scopri il proto-punk che ha anticipato i tempi!

 "Non credo serva a molto fare arte a meno che non sconvolga"

 Qui la sua vocazione alla messinscena trova la sua sublimazione definitiva in un teatrino di marionette/personaggi invischiati in un omicidio-performance.

La recensione analizza 1.Outside di David Bowie come un'opera complessa che unisce musica e teatro concettuale. Il disco miscela vari generi tra cui rock industriale, ambient e funk, narrando una storia non lineare. Bowie si conferma un innovatore capace di creare un collage artistico che riflette l'orrore contemporaneo. L'album è descritto come un sistema concettuale e un capolavoro di genio musicale. Scopri la rivoluzionaria arte sonora di David Bowie in 1.Outside!

 You Know Who I Am - he said! non sappiamo se chi parlava fosse veramente un angelo o un diavolo o qualche altro fantasma, ma vorremmo tanto che questa figura tornasse a fare visita a Bowie.

 Un errore ripetuto tre volte diventa un arrangiamento, se poi lo ripetiamo per tutto un brano abbiamo Repetition.

Lodger, terzo album collaborativo tra David Bowie e Brian Eno, si presenta come un viaggio musicale ricco di sperimentazione e contaminazioni. La recensione evidenzia la complessità e l'originalità delle tracce, tra rock nervoso, influenze reggae e techno-giungla. Brani come 'Move On', 'Look Back In Anger' e 'Boys Keep Swinging' sono celebrati per la loro energia e innovazione sonora. Un album che conferma Bowie come un artista sempre in evoluzione e capace di sorprendere. Ascolta Lodger e immergiti nella genialità sperimentale di David Bowie.

 E' il 1980 e il clown bianco si strucca.

 Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con quest'album, pensando a cosa avrebbe potuto essere con pezzi tutti all'altezza di 'Ashes To Ashes'.

Scary Monsters del 1980 segna l'addio di Bowie ai suoi personaggi iconici e consolida la sua influenza sul new wave e l'avant-rock. Il suono è moderno e ricco di riferimenti al suo passato, ma la seconda metà dell'album mostra una minore ispirazione. Il recensore apprezza la prima facciata ricca di capolavori, ma esprime qualche riserva sul resto del lavoro. Scopri l'evoluzione di Bowie con Scary Monsters, tra innovazione e nostalgie.

 "Il risultato più che a un saggio di filosofia somiglia a un film del Fellini più beffardo."

 "Il piedino non può non andare a tempo, anche se i battistiani-mogoliani storcono il naso."

‘Cosa Succederà Alla Ragazza’ (1992) di Lucio Battisti rappresenta l’apice della sua sperimentazione pop con suoni funk-dance e testi enigmatici di Pasquale Panella. Con ritmiche elettroniche sofisticate e poesie di flusso di coscienza, l’album trafigge la quotidianità trasformandola in un viaggio psichedelico. Nonostante la complessità, il disco risulta sorprendentemente divertente e coinvolgente. Scopri l’album più innovativo e enigmatico di Lucio Battisti ora!

 Il linguaggio del nuovo autore frulla infatti continuamente scherzetti da settimana enigmistica.

 È forse questo il regalo più grande che è stato capace di fare Don Giovanni a chi lo ha ascoltato: non assomigliare a nessun’altro album né di Battisti né di altri.

Don Giovanni è un album che rappresenta il culmine del percorso sperimentale di Lucio Battisti, con un mix innovativo di elettronica e orchestra. I testi di Pasquale Panella aggiungono un tocco ironico e postmoderno, mentre le strutture musicali destrutturano le forme tradizionali. L'opera si distingue per la sua originalità e per l'equilibrio tra densità compositiva e leggerezza sonora, risultando unica nel panorama musicale italiano. Ascolta Don Giovanni per scoprire l'innovazione di Battisti.

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