JULIANHAMPSHIRE

DeRango : 0,00 • DeEtà™ : 7200 giorni

 La formula è inspiegabilmente sempre la stessa: pezzi simil-beatles alternati a pezzi simil-Nirvana con meno rabbia, più banalità e un tocco in più di Supergrass.

 Rock di plastica per gente di plastica, che vedendo Craig sfasciare chitarre sul palco potrà dire di aver trovato gli Who della loro generazione.

Dopo una passata delusione, Melodia dei The Vines mostra la band ancora legata a schemi ormai abusati, con melodie poco ispirate e una scarsa crescita artistica. L'assenza del bassista Patrick Matthews si fa sentire e i nuovi arrivi non compensano. Nonostante qualche singolo orecchiabile, l'album appare ripetitivo e poco originale, lontano dall'impatto del debutto Highly Evolved. Scopri perché Melodia non convince i fan dei The Vines.

 Alex Turner è un poeta, lo si può amare o odiare ma non ignorare.

 La title-track, quasi 6 minuti di pura genialità, un testo da brividi, due canzoni in una.

La recensione elogia l'EP "Who The Fuck Are The Arctic Monkeys" come un prodotto energico, sincero e intelligente, con testi poetici di Alex Turner e sonorità semplici ma efficaci. Nonostante sia passato un po’ inosservato, questo lavoro conferma la band come una realtà britannica genuina e sorretta da canzoni capaci di emozionare e scuotere. Il recensore invita a superare i pregiudizi indie per apprezzare la brillantezza del gruppo. Ascolta l'EP e scopri il fascino autentico degli Arctic Monkeys!

 Giovani, very British e musicisti molto creativi, non sono stati pompati da NME quanto avrebbero meritato.

 Se solo la metà dei pezzi fossero come il singolo 'Love + Pain', parleremmo di uno dei migliori album del 2005.

L'album di debutto dei Clor presenta un suono elettro-pop britannico creativo con influenze da Kraftwerk e Devo. Il singolo 'Love + Pain' emerge come punto forte, mentre alcune tracce risultano meno coinvolgenti e un po' ripetitive. Nel complesso, il disco è una piacevole sorpresa nel panorama indie britannico, pur senza raggiungere l'eccellenza. Ascolta Clor e scopri il meglio dell'elettro-pop britannico emergente!

 Il suono è più pulito, "meno drogato" e ben prodotto; sono queste le caratteristiche che l'esordio "Down in albion" avrebbe dovuto avere e questo EP invece ha.

 Pete Doherty è a tutti gli effetti un cantante da classifica o forse se ancora non c'è riuscito visto lo scarso numero delle vendite, ambisce a diventarlo.

The Blinding EP di Babyshambles presenta un suono più pulito ma meno autentico rispetto all'esordio in Down in Albion. Pete Doherty abbandona il punk energico dei Libertines per un pop-rock meno incisivo. Solo 'Beg, steal or borrow' emerge tra tracce che deludono per monotonia e caduta di stile. L'EP non riesce a confermare il genio di Doherty, richiamando nostalgia per la sua musica precedente. Scopri perché The Blinding EP non convince i fan di Doherty, leggi la recensione completa!

 Una spanna sopra il primo ed il successivo "Pygmalion".

 "Machine Gun" in cui la voce angelica di Rachel ci porta in un mondo speciale, il mondo dei sogni.

La recensione celebra 'Souvlaki' degli Slowdive come un capolavoro dello shoegaze e dream pop degli anni '90, lodandone la maturità compositiva e la capacità evocativa. Vengono analizzati brani chiave come 'Machine Gun' e 'When the Sun Hits', evidenziando sonorità oniriche e malinconiche. L'album è definito influente e superiore rispetto ai lavori precedenti, con un tocco distintivo portato anche dalla collaborazione di Brian Eno. L'autore riconosce l'importanza di Souvlaki nel panorama musicale degli anni '90 e invita ad approfondire la discografia del gruppo. Scopri il magico mondo di Souvlaki, un pilastro dello shoegaze anni '90!

 Melodie dal sapore quasi retro’ mescolate a riff che sembrano usciti dalle session di "Room on fire".

 Un disco breve e senza troppe pretese, ma godibile e mai noioso.

Il debutto solista di Albert Hammond Jr. offre un lato più pop e intimo degli Strokes, con melodie retrò e riff familiari. L'album è piacevole e breve, con alcune tracce ispirate ma non esenti da difetti, come un featuring critico di Julian Casablancas. Nel complesso è un lavoro godibile che mostra una nuova sfumatura vocale dell'artista. Ascolta ora 'Yours To Keep' e scopri il lato più intimo degli Strokes!

 La volgarità quest'anno ha premiato solo i Babyshambles di "Fuck forever", e "Fuck yeh" più che un tosto pezzo rock'n'roll, è il picco negativo della vena compositiva di Mr. Nicholls.

 E come dice un famoso filosofo: meglio di tanta merda che c'è in giro...

La recensione di Vision Valley dei The Vines esprime delusione rispetto ai precedenti album, evidenziando una tecnica musicale non all'altezza e citazioni melodiche. Tuttavia, le ballate emergono come punti di forza, e l'album si lascia ascoltare. Nonostante difetti, la passione per il gruppo traspare chiaramente. Ascolta Vision Valley e scopri se confermi questa critica!

 "The Understanding non annoia e riesce a regalare davvero grandi emozioni anche a chi non è proprio un fan del genere come me."

 "Dolci parole d’amore sussurrate su una base di tastiere mozzafiato; anche in seguito sarà il piano a farla da maggiore."

La seconda uscita di Röyksopp conferma il talento del duo norvegese con un album ricco di emozioni e melodie indimenticabili. Brani come "Only This Moment" e "Truiumphant" si distinguono per la loro intensità e atmosfera coinvolgente. Il disco mantiene alta l'attenzione grazie a arrangiamenti curati e partecipazioni artistiche interessanti. Consigliato sia ai fan del genere che ai neofiti. Ascolta The Understanding di Röyksopp e lasciati conquistare dalle sue atmosfere.

 La voce di Julian, che tanto mi aveva colpito, è a tratti noiosissima e marca i suoi limiti.

 Se proprio si deve fare un disco così per variare, meglio i cari Strokes di una volta.

La recensione esprime delusione per l'album "First Impressions of Earth" dei The Strokes, evidenziando solo pochi brani validi come "You Only Live Once" e "Juicebox". L'autore critica la voce di Julian Casablancas e la qualità complessiva, preferendo nettamente lavori precedenti come "Room on Fire". L'attesa per il prossimo disco di Interpol è segno di sfiducia nei confronti della band newyorkese. Scopri se questo album dei The Strokes fa per te leggendo la nostra recensione completa!

 Il confine tra il profondo e il troppo noioso è labile.

 Idioteque è uno dei pochi pezzi ad avermi addirittura fatto piangere.

La recensione valuta positivamente Kid A per la sua sperimentazione elettronica e la qualità di alcune tracce come Idioteque e How to Disappear Completely. Tuttavia, sottolinea che alcune parti risultano troppo noiose o inutili, preferendo un equilibrio come quello trovato in Hail to the Thief. L'autore mostra grande rispetto per la band, pur non esaltando l'album come un capolavoro assoluto. Scopri l'equilibrio tra sperimentazione e melodia di Kid A ora!

Utenti simili
!dreamtheater!

DeEtà: 6675

alessioIRIDE

DeRango: 3,14

ammazzadoppioni

DeRango: 0,00

ArnoldLayne

DeRango: 7,10

Bisius

DeRango: 2,26