CycoCiccio

DeRango : 0,15 • DeEtà™ : 7098 giorni

 "Francesco Renga è un ottimo cantante, dava l’anima ai pezzi."

 "Eta-Beta non entrerà nella storia di un genere, ma vale senza dubbio la pena procurarselo se si apprezza il rock made in Italy."

La recensione analizza l'album 'Eta-Beta' dei Timoria evidenziandone le qualità rock e orecchiabilità nonostante una fase artistica travagliata della band. L'ultimo disco con Francesco Renga alla voce mostra liriche interessanti e arrangiamenti variegati. Vengono sottolineate performance vocali contrastanti e tracce di vari stili musicali. Pur non essendo un capolavoro assoluto, l'album è consigliato agli amanti del rock made in Italy. Scopri Eta-Beta dei Timoria, un must per gli amanti del rock italiano!

 "L'unico defenestramento di cui vado veramente fiero, fu quello di 'The Downward Spiral'."

 "Questi nuovi artisti del ventunesimo secolo vanno scelti totalmente incapaci insomma, meglio ancora se montati."

La recensione esprime un forte disappunto verso l'album 'The Downward Spiral' dei Nine Inch Nails, definendolo una confusione di suoni senza valore artistico. L'autore critica Trent Reznor per la mancanza di talento e denuncia la commercializzazione della musica alternativa da parte delle major. Solo pochi elementi del disco trovano una flebile giustificazione, ma nel complesso l'album viene bocciato con sarcasmo e durezza. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso questo controverso album industrial.

 "The Last In Line è la riprova che la band non diede alle stampe un capolavoro grazie all’opportunismo."

 "Mai si avvale a pieno di quel falsetto che tanti finti virtuosi mascherano oggi ad arte, spesso solo per mistificare le proprie scarse qualità di vocalist."

La recensione esalta The Last In Line come un solido seguito del capolavoro Holy Diver, sottolineando la qualità dei riff e delle performance vocali. Il disco mantiene l'aggressività e la potenza tipiche della band, arricchite dall'apporto del tastierista Claude Schnell. Nonostante alcune somiglianze con l'album precedente, l'opera si conferma un pilastro imprescindibile del rock anni '80. Scopri l'energia di The Last In Line, un classico intramontabile dell'hard rock!

 Fa tristezza dirlo, il dragone forse non è ancora morto, certo è che non ruggisce più.

 Un disco figlio del mercato della nostalgia.

Killing The Dragon, album di Dio del 2006, tenta un revival hard rock ma delude per composizioni scontate e un sound datato. Nonostante qualche spunto interessante, il disco appare lontano dalla freschezza e qualità degli anni '80. Il contributo dei musicisti, in particolare Doug Aldrich, non convince, con una sezione ritmica appiattita e atmosfere poco ispirate. Complessivamente, un prodotto più rivolto ai fan nostalgici che a un pubblico alla ricerca di innovazione. Scopri se Killing The Dragon merita il tuo ascolto.

 Angry Machines è una bomba di album, almeno per il sottoscritto: una saga del male lunga tre quarti d'ora e rotti.

 Ascoltarla mette letteralmente i brividi, la colonna sonora di un incubo schizofrenico.

Angry Machines è un album di Dio inserito in un periodo difficile per il metal. Nonostante l'ignoranza iniziale da parte dei fan e la complessità sonora, la recensione lo definisce un capolavoro ricco di sperimentazioni e atmosfere inquietanti. Il lavoro si distingue per l'approccio innovativo, le dissonanze e l'originalità di ogni traccia, rappresentando un momento unico nella carriera di Ronnie Dio. Ascolta Angry Machines e riscopri un lato inedito di Dio!

 Lo stile del grande però, è in questi solchi presente solo in parte.

 Lavoro fatto col cuore, un po’ meno con l’ispirazione.

Magica di Dio segna un ritorno alle sonorità metal e hard rock degli anni d'oro, con un forte richiamo al fantasy. L'album offre alcune tracce di valore, ma manca di innovazione e la presenza di Craig Goldy non convince appieno. Un lavoro consigliato soprattutto ai nostalgici del genere e ai fan di Ronnie Dio. Scopri il lato nostalgico di Ronnie Dio con Magica, un classico per i fan del metal!

 Se Iommi avesse pubblicato questo disco camuffandolo da lavoro solista di uno Steve Hackett di turno, adesso staremmo a discuterne la caratura in acceso contraddittorio.

 Never Say Die è il disco che i fan del Sabba Nero non capiranno mai, perché la versatilità è prerogativa di un’altra audience.

La recensione analizza Never Say Die, un album controverso ma visionario di Black Sabbath, segnato da difficoltà personali ma ricco di sperimentazione musicale. Nonostante il giudizio negativo generale, l'autore lo considera un capolavoro per la sua originalità e raffinata esecuzione. Le tracce jazz-prog e il lavoro dei musicisti evidenziano una band in evoluzione, lontana dai cliché del rock classico. Ascolta Never Say Die e scopri il lato più visionario dei Black Sabbath!

 "Fused è innanzi tutto ben prodotto. Il salto tecnologico che questo decennio ha regalato al rock calza a pennello con il songwriting del perpetuo Iommi."

 "Se ci si nutre di un certo tipo di hard rock, è forte la tentazione di gridare al miracolo."

La recensione esalta l'album "Fused", risultato dell'armoniosa collaborazione tra Tony Iommi e Glenn Hughes. Il disco coniuga elementi classici e moderni dell'hard rock, evidenziando la maestria e l'innovazione dei musicisti. Tracce come "The Spell" e "I Go Insane" mettono in luce influenze doom e heavy blues. Un lavoro ben prodotto che conferma la classe indiscussa degli artisti. Ascolta ora 'Fused' e scopri la sintonia tra due leggende del rock!

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