pier_paolo_farina

DeRango : 9,02 • DeEtà™ : 6999 giorni

 Il violino svetta più che mai da solista lasciando a chitarre e tastiere quasi le briciole.

 Mi piace più del povero Neil Peart, quello dei Rush, il che è tutto dire.

La nuova uscita dei Kansas, The Absence of Presence (2020), conferma la loro tecnica impeccabile e la qualità sonora, ma manca dell’ispirazione e dell’energia che avevano contraddistinto l’album precedente. Il talento strumentale, in particolare la batteria di Phil Ehart e il violino, è evidente, così come la voce del nuovo cantante Ronnie Pratt, che seppur meno carismatico, mantiene alta la qualità vocale. Un disco nella media, ben suonato ma senza brillare, valutato con un 7 su 10. Scopri se The Absence of Presence dei Kansas fa al caso tuo e immergiti nel loro mondo progressive rock!

 Roger è uno dei miei massimi idoli: musicalità assoluta, estro compositivo, capacità totale di arrangiamento.

 Hodgson ha disseminato gli anni settanta di perle inestimabili, ma passata quella fase giovanile non c'è stata più trippa per gatti.

La recensione celebra Roger Hodgson come musicista di talento e persona umile, pur evidenziando che il suo periodo più forte rimane quello con i Supertramp. 'Rites of Passage' è un album live interessante che raccoglie nuove composizioni e classici, riflettendo una fase di vita complessa e un ritorno sulle scene. La presenza di collaborazioni storiche valorizza l’opera, anche se il disco non raggiunge l’epicità delle produzioni anni ’70. Hodgson rimane comunque una figura amata e rispettata dalla sua fanbase. Scopri l’evoluzione musicale di Roger Hodgson con 'Rites of Passage'.

 La copertina vistosissima, nel tipico stile dello studio grafico londinese Hypgnosis, faceva saltar fuori l’album con veemenza dalle scansie piene di 33 giri.

 Halfway Hotel la canzone è un bellissimo pezzo, con un ritornello molto ben costruito e lanciato dalle strofe.

Halfway Hotel dei Voyager è un album pop-rock pianistico degli anni '70, caratterizzato da ballate e spruzzi di rock e disco. Con un cantante-pianista simile a Elton John, il disco è un gioiello raro con una copertina iconica firmata Hypgnosis. La title track è particolarmente memorabile e meriterebbe maggiore diffusione. L'album è oggi difficile da trovare, stampato solo in CD in Giappone, ma resta un esempio genuino di musica raffinata e soffice. Scopri il fascino vintage di Halfway Hotel e immergiti nel pop-rock anni '70 dei Voyager!

 La discoteca vista come soluzione allo squallore, a tutto ciò che non funziona di una vita squallida e senza sbocchi, mi sembra una filosofia di un negativo abissale.

 Mi stanno sullo stomaco queste musiche ma soprattutto il film da esse sostenuto... Saturday Night Fever è un ottimo punto di partenza per mettere a fuoco e rimanere ben amareggiati e orripilati da quel fenomeno cosiddetto del riflusso.

La recensione racconta un’esperienza personale legata all’album di Saturday Night Fever, esplorandone l’impatto culturale e musicale. L’autore critica aspramente la musica disco e il film, considerandoli simboli di un riflusso sociale negativo degli anni ’80. Viene evidenziata una visione della discoteca come soluzione illusoria ai problemi esistenziali, con una nostalgia critica verso la musica rock contemporanea. La recensione esprime una forte avversione verso la superficialità e l’apparire della cultura disco. Scopri il lato meno noto della colonna sonora di Saturday Night Fever con questa recensione intensa e personale.

 I Black Crowes diventano noiosi alle prese costantemente con pezzi stralunati, poco melodici e ancor meno ritmici.

 Il loro fascino melodico resta inalterato, un disco per appassionati del gruppo.

Croweology è un doppio album acustico dei Black Crowes, che ripropone venti brani tratti dai loro primi sei album, con un unico inedito e una cover. La rivalità fra i fratelli Robinson ha segnato la storia del gruppo, influenzando il suono, ora più morbido e meno energico rispetto al passato hard rock. L'album è ideale per i fan, grazie ai classici reinterpretati, anche se a tratti può risultare monotono. Una valutazione complessiva di quattro stelle per un lavoro dall'alto valore nostalgico. Scopri Croweology se ami il southern rock e i classici dei Black Crowes in versione acustica!

 Gli Harem Scarem, figli legittimi di Queen, Van Halen ed Extreme, fanno parte della mia personale Santissima Trinità canadese.

 Con una semplice chitarra acustica Pete Lesperance dipinge linee melodiche ed arpeggi di alta classe, condita da un suono perfetto.

L'EP Live And Acoustic degli Harem Scarem offre sette brani tra versioni unplugged e live, ideale per amanti e completisti della band canadese. Ottimo per apprezzare il talento di Pete Lesperance e la voce di Harry Hess, si presenta come una perfetta introduzione all'universo sonoro del gruppo con sonorità brillanti e arrangiamenti di alta qualità. Ascolta Live And Acoustic per scoprire il talento autentico degli Harem Scarem!

 "'Don't Think It Matters' è il miglior episodio che conosca di loro, meglio pure del celebre 'Whatever You Want'"

 "Un R&R dal riff imperiale, infettivo, che si riempie di variazioni, di intelligenti trovate ritmiche, di trascinanti stop&go"

La recensione celebra l'album 'Quo' degli Status Quo come un esempio di boogie rock deciso e sincero, sottolineando in particolare la traccia 'Don't Think It Matters' come una gemma poco conosciuta ma straordinaria. L'autore riporta anche un ricordo personale collegato all'ascolto in discoteca, conferendo alla recensione un tono nostalgico ed emotivo. Nonostante l'album non sia considerato eccezionale nella discografia vasta della band, resta speciale per il recensore. Ascolta 'Quo' degli Status Quo e riscopri il rock classico con perle nascoste!

 Uno degli dei del mio personale Olimpo è per certo Jon Hiseman, portentosa macchina del ritmo londinese.

 È un disco per amatori… per goderselo pienamente bisogna avere nella propria discoteca tutti le cose dei Cream, dei Led Zeppelin, dei Free e via dicendo.

JCM - Heroes è un album tributo che riunisce la sezione ritmica storica dei Colosseum con il chitarrista Clem Clempson per omaggiare grandi musicisti scomparsi del rock blues britannico. Il disco è caratterizzato da cover di brani classici interpretati con capacità tecnica elevata e grande passione. Perfetto per i cultori del genere, l'album evoca nostalgia e rispetto per leggende come Jon Hiseman e Allan Holdsworth. Un lavoro dedicato agli amanti del rock blues più autentico e raffinato. Scopri l’essenza del rock blues con JCM - Heroes, un tributo indimenticabile!

 Quella di Fish è una grande e conturbante voce, spogliatasi ben presto degli evidenti richiami a Peter Gabriel per assurgere ad autonoma eccellenza.

 Stavo per realizzare di essere al cospetto di un capolavoro, poi ci hanno pensato le altre sette composizioni a diluirmi leggermente l'entusiasmo, ma non di molto.

La recensione approfondisce l'album 'Sunsets on Empire' di Fish, evidenziando la sua voce unica e la ricca presenza di chitarre, con la produzione di Steven Wilson. I primi tre brani sono descritti come potenti e coinvolgenti, mentre il resto dell'album mantiene un buon livello ma meno entusiasmante. Il disco si discosta dalle sonorità progressive di Marillion per abbracciare un rock più diretto e bluesy, con arrangiamenti ricchi e melodie accattivanti. Consigliato agli appassionati di rock classico e voce espressiva. Scopri il magnetismo di Fish in 'Sunsets on Empire', un must per gli amanti del rock autentico.

 Una grande, grande voce, capace di mandare in solluchero l’anima pur intonando semplici canzonette pop rock.

 Men at Work sarebbe meritato una carriera più lunga e un lascito maggiore dell’indubbio mito riservato ad essi.

La recensione celebra il recupero inaspettato dell'album Two Hearts dei Men at Work, sottolineando la forza della voce di Colin Hay e la chitarra avvolgente di Strickert. Nonostante sia considerato il meno riuscito del gruppo, il disco conserva un fascino autentico e regala momenti di grande emozione, come nel brano Children on Parade. L'autore esprime anche la volontà di esplorare ulteriormente la carriera solista di Hay, riscoprendo un patrimonio musicale poco valorizzato. Ascolta Two Hearts e riscopri il fascino del pop rock anni '80 con Men at Work!

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