pier_paolo_farina

DeRango : 8,88 • DeEtà™ : 6933 giorni

 Questo quintetto newyorkese ha residenza fissa nella mia personale Top Thirty del rock di ogni tempo.

 Mostruosamente bravi ora e sempre, anche qui al crepuscolo di carriera, e con la capacità di non stancare. In una parola: immortali.

La recensione celebra l'album del 2001 dei Blue Öyster Cult, evidenziandone la qualità nonostante la lunga inattività creativa. Il disco mostra un crescendo coinvolgente nelle prime tracce, con performances vocali e strumentali di alto livello. Non mancano momenti meno riusciti, ma la forza e l'originalità della band rimangono evidenti. L'album conferma il prestigio della band come icona dell'hard rock senza tempo. Ascolta 'Curse Of The Hidden Mirror' e scopri il fascino eterno dei Blue Öyster Cult!

 "A partire dalla resa fotografica dell'arancia/mappamondo immortalata in copertina, brutta di suo e pure malservita da un settaggio di luci infelice."

 "Sto disco è 'na chiavica, direbbero a Napoli."

La recensione critica 'Wake Up', il quarto album solista di Mark Farner, evidenziando una qualità musicale debole e una resa visiva scadente. Rispetto all'energia e all'innovazione dei suoi tempi con i Grand Funk Railroad, l'album appare privo di mordente sia nei suoni che nei testi, troppo incentrati su un radicale credo cristiano. Il lavoro rappresenta una delusione, specialmente per chi apprezzava la prima, vigorosa fase della sua carriera. Scopri perché 'Wake Up' di Mark Farner non ha convinto i fan del rock!

 ‘Maiali di guerra’... minchia! Che botta!

 Il lato oscuro del rock l’hanno creato (quasi) per primi, e sicuramente meglio di tutti, questi Black Sabbath.

La recensione celebra Paranoid come un punto di svolta nell’heavy metal, evidenziando riff potenti, testi intensi e l’inconfondibile voce di Ozzy Osbourne. L’autore racconta il proprio primo impatto con l’album sottolineandone la forza evocativa e il valore formativo. Vengono analizzati brani chiave come War Pigs, Iron Man e Planet Caravan, così come il contributo di ciascun membro del gruppo. Un’opera essenziale, capace di aprire prospettive anche ai meno esperti del metal. Scopri l’album che ha cambiato la storia dell’heavy metal, ascolta Paranoid oggi stesso!

 La forza del gruppo era principalmente lì, in quelle poche, aggancianti note di sax.

 La musica rock e pop degli ottanta era sempre meglio, mediamente, di quella dei novanta e soprattutto di quella del nuovo millennio.

La recensione analizza l'album 'Take Another Picture' dei Quarterflash, gruppo pop rock anni ’80 noto per i riff di sax di Rindy Ross. Pur non eccezionale nella voce, il gruppo brilla per l'arrangiamento e produzione di qualità firmata John Boylan. I brani alternano momenti semplici a passaggi più elaborati, con contributi di ospiti come Joe Walsh. L'album rappresenta il rock melodico tipico dell'epoca, apprezzabile soprattutto da chi ama le canzoni pop ben fatte. Ascolta 'Take Another Picture' per un tuffo nel pop rock anni '80 ricco di sax e melodie.

 Il suono è lo stesso medesimo, il modo di comporre e concepire il pop-rock sempre quello, elegante e brillante, sofisticato ma non troppo, virtuoso ma accessibile.

 Manca il grande hit, il pezzo molto ben fatto come tutti gli altri ma anche ruffianissimo come lo era "Broken Wings".

Go On... dei Mr. Mister è un album musicalmente valido, elegante e ben arrangiato, ma privo di un grande successo trainante come Broken Wings. Nonostante la bravura tecnica e la solida composizione, il disco non riesce a riconfermare il successo commerciale precedente, segnando una brusca frenata nella carriera della band. Il cantante Richard Page emerge come talento di primo piano, ma la band nel suo insieme non riesce a mantenere alto l'interesse del pubblico. Scopri perché Go On... ha deluso le aspettative dei fan degli anni '80!

 "Homesick", sagomato in maniera squisita dalle Les Paul dei due chitarristi Barry Bailey e J.R. Cobb.

 Sarebbe il migliore senza storia, e quindi uno dei migliori album di Southern rock in assoluto, se si andasse avanti fino alla fine con l'alta qualità tenuta dal primo al quinto brano.

La recensione esalta Quinella degli Atlanta Rhythm Section come un album di Southern rock di alto livello, soprattutto per i primi cinque brani caratterizzati da riff coinvolgenti e una voce calda e appassionata. Le performance di chitarra e piano elettrico emergono per qualità e feeling. Pur con qualche episodio meno ispirato nella seconda metà, l'album rimane un punto di riferimento per gli appassionati del genere. La band, nonostante i cambi di formazione, mantiene viva la propria eredità musicale. Scopri l'anima del Southern rock con l'album Quinella degli Atlanta Rhythm Section!

 "Suona da padreterno questo 'The Whippoorwill': ha quell’approccio squisitamente americano, pregno di umori country, gospel, rhythm&blues, rock’n’roll."

 "Questo è un disco della madonna, suonato col cuore al posto giusto da gente che ama il proprio lavoro e le canzoni che fa."

La recensione celebra 'The Whippoorwill' dei Blackberry Smoke come un eccellente album di Southern rock dal sound caldo e genuino. Il gruppo, noto soprattutto negli USA, si distingue per un approccio musicale rilassato e ispirato dai grandi maestri americani. Il frontman Charlie Starr e gli altri membri mostrano grande coesione e abilità strumentale. Brani come 'One Horse Town' e 'Ain't Much Left Of Me' emergono per intensità e feeling. L’album trasmette passione e autenticità, sostenuta da una fortissima energia dal vivo. Ascolta ora 'The Whippoorwill' e vivi l'autentico Southern rock americano!

 Era una leggenda vivente... d'ora in poi purtroppo rimane solo la leggenda.

 Era il bluesman più bianco che ci fosse, ma anche uno dei più vicini all'anima dei neri, quella indispensabile per fare del vero blues.

La recensione rende omaggio a Johnny Winter, leggendario chitarrista blues texano recentemente scomparso. L'album Captured Live! del 1976 viene analizzato come una prova intensa della sua maestria tecnica e passione per il rock blues. Nonostante le difficoltà personali e di salute, Winter ha lasciato un'eredità musicale profonda e ancora coinvolgente. L'album contiene reinterpretazioni energiche e assoli ricchi di tecnica che ne confermano il talento unico. Scopri l’energia autentica di Johnny Winter ascoltando Captured Live!

 La loro musica teneva sempre la batteria a staccare potenti quarti di hard rock mentre che il basso pulsava alla solita maniera funky.

 È proprio il mood in generale che funzionava nella proposta di Dan Reed: un elegante e brillante musica sia da ballo che da arena, condita e speziata da tantissime influenze frullate insieme.

Slam è il secondo album dei Dan Reed Network, caratterizzato da un mix equilibrato di funky e hard rock con influenze variegate. La band multirazziale si distingue per groove e talento tecnico. Il disco mantiene una qualità complessiva elevata, anche se privo di hit memorabili. Il sound è energico e adatto sia al ballo che all'ascolto da arena, risultato di un eclettismo ben gestito. Scopri Slam e lasciati coinvolgere dal potente funky rock anni '80 dei Dan Reed Network!

 Si resta a metà del guado insomma con la Little River Band: sono bravi ma poco trascinanti, piacevoli ma ordinari, interessanti ma innocui.

 "Take It Easy On Me", il cui testo semplice ma di valore autenticamente universale, viene interpretato alla grande dal frontman Glenn Shorrock.

Time Exposure della Little River Band è un album che esalta le armonizzazioni vocali e gli arrangiamenti curati, ma soffre di una sezione ritmica poco creativa. Brani come "Take It Easy On Me" brillano per melodia e interpretazione, mentre la produzione di George Martin aggiunge valore. La band si rivela professionale ma non particolarmente innovativa, ideale per appassionati di pop rock anni '80. Ascolta ora Time Exposure e scopri l'armonia unica della Little River Band!

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