pier_paolo_farina

DeRango : 9,02 • DeEtà™ : 7047 giorni

 Se dovessi esemplificare a qualcuno l’essenza e la qualità del southern rock al suo apice, ebbene sceglierei questo numero dal vivo della ARS!

 Classe paurosa, solisti brillanti e pieni di feeling, competenza e passione, totale mancanza di narcisismo o altri tipi di spocchia.

Il live album 'Are You Ready?' degli Atlanta Rhythm Section, pubblicato nel 1979, cattura una performance intensa e appassionata di una band al suo apice nel southern rock. La recensione esalta la sinergia tra i musicisti, i solisti di classe e la potenza dal vivo, mettendo in luce la maestria di Ronnie Hammond e Barry Bailey. Le tracce spaziano da momenti melodici a brani energici, dimostrando la varietà e la profondità del gruppo. Un must per gli amanti del genere e della musica dal vivo. Ascolta ora questo capolavoro live e rivivi il southern rock al massimo della sua potenza!

 Questo "Quick…" del 1990 funziona alla grande come prodotto leggero e smanceroso ma di classe.

 La seconda è una ballata irresistibilmente romantica, arrangiata con garbo ed efficacia.

Quick! è il terzo album di Alfie Zappacosta, un artista italo canadese poco noto in Italia ma con un suono ricco e passionale. L'album mescola jazz, funk e pop in uno stile blue eyed soul, arricchito da una voce calda e da un uso elegante della chitarra classica. Brani come "Nothing To Do With Love" e "Simple Word To Say" si distinguono per groove irresistibili e ballate romantiche. La produzione anni '90 è a tratti discotecaria ma mai scontata, con collaborazioni di alto livello come il pianista Marco Luciani e il batterista Tony Azzopardi. Ascolta Quick! di Alfie Zappacosta e scopri un gemma nascosta del blue eyed soul.

 E' con vivo e vibrante dispiacere che annuncio la morte artistica di questa formazione americana.

 La banalità di queste undici canzoni è insopportabile per chiunque abbia nelle orecchie la magnificenza di inestimabili architetture sonore.

La recensione condanna 'Life, Hope & Love' come il peggior album di Boston, artista chiave dell'hard rock melodico. Nonostante il suono caratteristico, l'album manca di idee fresche, con una batteria elettronica mal gestita e assoli di chitarra deludenti. Il lavoro di Tom Scholz appare egocentrico e anacronistico. L'album non raggiunge la qualità delle precedenti opere e suggerisce un definitivo declino della band. Scopri perché questo album segna il declino di Boston, leggendo la recensione completa!

 "I Journey si sono trasformati nei Queen d'America, amati o odiati per il loro hard pop rock edulcorato."

 "Send Her My Love è una canzone perfetta, con un riff melódico grandioso e un lamento amoroso intenso di Perry."

La recensione analizza l'evoluzione dei Journey fino all'album Frontiers del 1983, evidenziando le progressive svolte che li hanno portati al successo internazionale. Il disco presenta alti notevoli, come le ballate 'Send Her My Love' e 'Faithfully', e alcuni brani meno convincenti. L'album conferma il sound consolidato del gruppo, guidato dall'espressiva voce di Steve Perry, e si merita quattro stelle per il suo valore nel rock melodico americano. Scopri ora l'album Frontiers e lasciati conquistare dalle sue ballate epiche!

 Questo disco ha un suono tutto suo, richiamando gli "analogici" primi anni settanta come forse nessun altro.

 "I Believe It" è un ortodosso ma notevole slow blues in minore, con strombazzamenti orchestrali a tutta manetta.

Mudanzas, quarto album del gruppo britannico Stray del 1973, offre un rock blues elettrico arricchito da massicce orchestrazioni e un sound denso e lussureggiante registrato ad Abbey Road. Il disco presenta un caratteristico stile chitarristico di Del Bromham con un uso originale della riverberazione. Pur mancando di pezzi geniali e con un missaggio non sempre equilibrato, l'album si distingue per la sua atmosfera analogica e per brani come l'apprezzato slow blues 'I Believe It'. Scopri il sound unico degli anni 70 con Stray e il loro Mudanzas!

 Dumbar ha tutta la tecnica e l'esperienza che si vuole, ma manca di groove, di spinta, di potenza.

 Steve Smith è uno di quei batteristi semplicemente perfetti e incredibilmente eclettici.

L'album Evolution dei Journey, pubblicato nel 1979, rappresenta un momento di transizione per la band, con un cambio importante di batterista e la crescita del cantante Steve Perry. Pur avendo un discreto riscontro commerciale, l'album non raggiunge ancora la piena ispirazione dei lavori successivi. Il singolo Lovin' Touchin' Squeezin' si distingue come brano di maggior successo e anticipa la definitiva evoluzione stilistica che avverrà nei dischi seguenti. Scopri l’evoluzione dei Journey e preparati al grande salto con Escape!

 Il gruppo ancora non lo sa ma nel suo futuro ve ne sarà una quantità industriale di brani lenti.

 Siamo alla vigilia di una doverosa svolta, la più importante di carriera perché non ci sarebbe stata chance commerciale per un quarto album strutturato in questa maniera.

Il terzo album dei Journey, 'Next', mostra un tentativo competente ma ancora limitato nel rimescolare idee tra hard rock melodico e fusion. La linea vocale è condivisa tra Gregg Rolie e Neal Schon, con quest'ultimo meno potente ma più gradevole. Nonostante miglioramenti nella produzione e negli arrangiamenti, il disco appare disomogeneo, con episodi validi ma anche eccesso di virtuosismi e una ritmica ancora incerta. 'Next' anticipa la svolta necessaria che verrà con il successivo 'Infinity'. Scopri l'evoluzione dei Journey ascoltando 'Next' e immergiti nell'origine del loro successo!

 "Look Into The Future è un brano chitarristico strabordante ma lirico e denso, che vale da solo la stelletta in più che quest’opera si merita rispetto a quella d’esordio."

 "Non ci siamo ancora… per ora i Journey sono un ben preparato, ma discretamente anonimo gruppo rock, con un chitarrista in decisa evidenza e poco altro da segnalare su disco."

Il secondo album dei Journey, pubblicato nel 1976, segna un miglioramento rispetto al debutto, soprattutto grazie alla chitarra di Neal Schon. Tuttavia, la band non riesce ancora a distinguersi pienamente, con un sound melodico ma spesso velleitario e una voce di Gregg Rolie limitata. Manca ispirazione nei brani, che si rifanno al rock e fusion senza trovare un vero stile distintivo. Solo la traccia omonima emerge come spunto notevole verso il futuro del gruppo. Scopri l’evoluzione dei Journey con questo album essenziale per gli amanti del rock classico!

 Questo lavoro d’esordio (siamo nel 1975) è veramente povero di contenuti, privo di direzione, velleitario.

 Cosicché questo è un disco per soli completisti, fan sfegatati e curiosi.

Il primo album dei Journey, pubblicato nel 1975, mostra una band ancora in fase di crescita e senza una direzione precisa. Il lavoro si caratterizza per una certa monotonia e mancanza di originalità. Solo alcuni brani strumentali mostrano competenza tecnica, ma l'insieme rimane poco coinvolgente. Un disco indicato principalmente per fan e completisti curiosi, non per un pubblico più ampio. Scopri la nascita dei Journey con la loro prima prova discografica.

 "Un grandioso disco di hard rock, del genere drammatico/malinconico modello 'caduta degli dei', ripieno di belle idee melodiche."

 "La voce del leader, malinconica e felina e poi stridula e penetrante nei refrain, in stile Robert Plant ansiogeno."

La recensione esalta 'Too', ottavo album dei Kingdom Come guidati da Lenny Wolf, definito un gioiello hard rock drammatico e malinconico. Le chitarre e la voce del leader sono ampiamente lodate, con un sound che si colloca tra Metallica e AC/DC ma con una propria identità melodica. L'album è apprezzato per la brillante gestione dei groove, la tensione emotiva e l'originalità compositiva. Un disco fortemente consigliato agli amanti del genere. Scopri l'intensità e la melodia di 'Too' dei Kingdom Come, un hard rock che emoziona!