Dopo il loro primo album, ilcapolavoro "Korn" (1994), la band di Backersfield torna con "Life Is Peachy" (1996). La prima impressione che si ha dell’album è che sia più fresco e più diretto del primo, e forse anche più sporco e più grezzo (in positivo, ovviamente...): TWIST è rappresentata da 51 secondi di versi surreali, schizzati, schizofrenici, senza senso.
I riff di chitarra veloci e mirati "violentano" i sensi dell’ascoltatore: lo si può capire da tracce come CHI, GOOD GOD, MR.ROGERS, NO PLACE TO HIDE. All’interno dell’album anche due cover: WICKED del rapper Ice Cube (cantata insieme al leader dei Deftones Chino Moreno) e LOWRIDER dei War (la cui voce è niente meno che l’ex chitarrista della band californiana, Brian "Head" Welch...). Come ciliegina sulla torta arriva KILL YOU, canzone dedicata (si fa per dire...) alla matrigna del cantante Jonathan Davis; la traccia può considerarsi la seconda parte di DADDY ("Korn"), in quanto anche qui la voce di Davis è sofferta.

Buono il lavoro di tutti i membri dei Korn: ottimi i riff di chitarra di Munky e di Head, fenomenale il basso di Fieldy, bel lavoro del batterista David e meravigliosa la voce di Jonathan.
Per concludere, il sound di "Life Is Peachy" non si distacca da quello dell’album precedente: lo si può capire dalla voce di Jonathan, con i suoi sbalzi improvvisi, i suoi cambi di tempo che ci trasmettono come musica cio che è stata l’adolescenza di Jonathan, ovvero la disperazione e la sofferenza di un'adolescenza segnata da dipendenze e da abusi (basti pensare che Jonathan e suo padre non facevano altro che parlare di sesso e la sua matrigna voleva vederlo morto...). Un album senza dubbio cattivo, ma molto intelligente.

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