Sesto capitolo dei cinque di Bakersfield.

Rilasciato circa un anno e mezzo dopo Untouchables, l'album a mio parere più "lineare" della loro discografia, questo, stando a "quanto si diceva in giro", doveva essere il ritorno ad un suono più "Crossover".

A mio parere questo ritorno non è avvenuto, e per un amante dei primi tre lavori ("Life Is Peachy" su tutti) non è una buona cosa.

L'album si apre con "Right Now", singolo scaricabile già da un mese dal loro sito ufficiale, che a me personalmente aveva fatto ben sperare: riff di chitarra secchi e monolitici, intercalati da slappate di Dog decise e mai fuori posto, cantato di Davis secco senza "cantilene ostentate", con il loro tipico stacchetto (che a me non stanca mai) à la "Faget"("shut up i fuck you up") e finale da Headbanging.

Come direbbe Huber: "Fino a qui tutto bene"

"Break Some Off" si apre con una sfuriata che sà di Pantera, per poi sfociare con le "cantilene" di cui sopra che non intercalate da qualche altra metrica mi stancano, ritornello in growl secco: niente di speciale.
"Counting On me" la sento un pò "più koRn", sia per l'inizio con arpeggio, sia per il riff più lungo, sia per gli intermezzi di basso, ma è ancora assente Wally Balljacker, che ci priva dei suoni mini-assoli, cantato identico alla precedente.
"Here It Comes Again" risolleva un pò la media, stessi pregi della precedente, sempre in "cantilena" ma con una melodia vocale a me più gradita, ma di Wally ancora nessuna traccia "nitida".
"Deep Inside", Davis si comporta molto meglio, ma musicalmente piatta o già sentita, almeno la hanno fatta durare 2:46 minuti.
"Did My Time", già in giro da questa estate sulla soundtrack di "Cradle Of Life": carina, varia, con gli ultimi 100 secondi veramente belli, degni dei vecchi tempi.
Con "Every Thing I Know", che sembra più una canzone di "Untouchables" che di un nuovo album, ritorniamo sul mediocre.
Stavo aspettando "Play Me" fiducioso che NastyNas avrebbe rivoluzionato un pò tutto, ma la linearità non tende a scendere, anzi.
"Alive", "Let's Do This Now", "I'm Done"?...solite canzoni dei koRn, nulla di più, sentite e strasentite.
Quando parte "Y'All Want A Single", il buon vecchio fans pensa: "eccoli qua!" interludio fantastico,poi la canzone finisce e si rende conto che l'interludio era la canzone, decidendo per un "caruccia".
Conclusione con "When Will This End", in sintonia con la semplicità di tutto l'album; se la si lascia finire dopo parte un live, e può capitare che ti salti in testa un "bella questa", seguito da un "grazie al c....!", è "One" dei 'tallica....

Se "l'importante non è la caduta ma l'atterraggio", questa recensione/telecronaca sportiva è l'unica cosa degna di questo disco, dato che ogni volta che "atterro" dopo averlo sentito, non mi rimane nulla; insomma nessuna azione da moviolone.

Voti uno ad uno: Davis voto 5/10, James The Gorilla (ma Munky cosa aveva di brutto?) & Head voto 6/10, Dog (e Fieldy?) voto 7/10, ma può ottenere un 10 se vuole, Balljacker (David?) non ci degna neanche di mezza sfuriata in solitario, voto 4/10.

Album, voto da fans: 1/5, voto da uno che non ha mai sentito i koRn: 3/5, ma dato che al loro 6° album era lecito richiedere qualcosina in più, eccovi il mio voto, e per disintossicarmi mi sparo "Ass Itch", "Divine" e "Seed".

Carico i commenti... con calma