Dopo il primo progetto ("Liquid Tension Experiment", 1998), i Liquid Tension si ritrovano in studio per dare una successione al primo disco, sfornando "Liquid Tension Experiment 2", altro ennesimo capolavoro firmato Levin-Portnoy-Petrucci-Ruddess, ovviamente strumentale, uscito nel 1999.

Il disco presenta alcuni cambiamenti rispetto al primo album: oramai, Ruddess è membro ufficiale dei Dream Theater, che con il disco "Scenes From A Memory", ha avuto occasione di fortificare un feeling musicale già nato in precedenza. Un' altra novità è il suond della band, molto meno metal, e più prog: infatti, in questo disco (eccetto "Acid Rain"), non troveremo molti pezzi veloci come "Paradigm Shift", o "Universal Mind", ma possiamo ascoltare un' ulteriore ricerca sonora ("Biaxident, Liquid Deams, When The Water Breaks, Chewbacca ecc...). Comunque, i due side-project, sono veramente seri e belli, e tra i due, non saprei esprimere una preferenza.

Il disco si apre con "Acid Rain", brano caratterizzato dalle lunghe cavalcate solistiche di Petrucci e Ruddess, che si presenta molto duro e veloce (forse dovuto al cambio di chitarre per Petrucci, passato da Ibanez a Music Man), paragonabile con "Paradigm Shift" (a me, dà quest' idea). Poi si continua con "Biaxident", bel pezzo dall'andamento progressive, in cui le melodie di Ruddess e Petrucci si alternano senza esclusione di colpi, con parti Jazz, Rock e Blues. Dopo è il turno di "914", in cui il basso di Levin, fa da contorno ai soli di Ruddess, veramente veloci e molto curiosi (la struttura del pezzo mi ricorda "The Strecht", dal primo lavoro). "Another Dimension", il quarto brano del disco, è un mix di vari generi, incollati e suonati con la loro solita perizia tecnica, mai fine a se stessa e mai monotona.

Il quinto brano, "When The Water Breaks", è forse il più bello del disco: inizia con una melodia dolce, che si trasforma in un pezzo progressive veramente lungo, ma che tiene viva la curiosità dell' ascoltatore (nel minuto 10.48, il pezzo mi ricorda un brano di un gruppo progressive italiano "Cento Mani, Cento Occhi", del Banco Del Mutuo Soccorso; se siete veramente Progressisti con la P maiuscola ascoltate questo fantastico gruppo). Ora è il turno di "Chewbacca", brano caratterizzato da sperimentazioni Psichedeliche dall'atmosfera Pinkfloydiana: intro in stile Dream Theater, che sfocia in pura sperimentazione, per poi finire come era iniziata.

Adesso è il turno di "Liquid Dreams", il pezzo più progressive (secondo me), dell' album: a me ricorda le atmosfere dei vecchi gruppi italiani, a metà tra il Prog e la Psichedelia, che aveva contraddistinto gruppi come Banco Del Mutuo Soccorso, Premiata Forneria Marconi ecc.... Inizia molto melodicamente, per dar vita ad un pezzo molto vivace, in cui Levin e Portnoy, fanno il tappeto per i soli dei soliti Ruddess e Petrucci. La fine del cd spetta ad "Hourglass", brano veramente bello e malinconico, che insieme a "State Of Grace", ci regalano molte emozioni e senzazioni (noto molte influenze e armonie classicheggianti).

Da vero amante della musica Progressive, dico che è un bellissimo disco, che agli amanti del genere, non dovrebbe mancare.

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