Siamo nel 1999: è passato un anno dal progetto LTE.
Jordan Rudess è ormai un componente ufficiale dei Dream Theater. Esce "Metropolis part. 2: Scenes From A Memory", stupendo cd degli alieni DT. La coppia Petrucci – Portnoy ha ancora voglia di stupire.
Ecco arrivare i presupposti per la continuazione di un capolavoro sperimentale, che a dire la verità doveva essere lasciato in principio solo e unico. Difatti i quattro musicisti concepiscono questo nuovo disco, regalando così, un vero proprio fratellino al primo genito, fantasioso e melodioso, colpevole di aver istigato i poveri ascoltatori con armonie irresistibili.
Il "bimbo" si presenta mantenendo i geni dei genitori e l'ossatura del giovane fratello.
Le lunghe cavalcate strumentali sono la base del disco, tecniche ed emozionanti allo stesso tempo. La "solita" miriade di influenze musicali, tempesta il disco come un anello d'oro e lo rende, grazie al grandissimo valore dei diamanti, splendente e di immenso valore.
Produzione e improvvisazione sono perfette e la musica è nettare per gli increduli timpani.
Il sound e la creatività subiscono una piccola evoluzione rispetto al precedente lavoro. Evoluzione basata sulla piccola perdita di sonorità metal. In modo chiaro e conciso nel secondo volume dei LTE è più dolce e sentiamo meno metal del primo, in conseguenza ad una prevalenza verso il prog, la jazz fusion , il rock e alle atmosfere psichedeliche, oltre alle ormai riconosciute sperimentazioni.

Il disco inizia con "Acid Rain", velocissima e furiosa traccia, che vi tramortirà al minimo incedere. "Biaxident" è un grande mix, che vede protagonisti le corde di Petrucci e il piano di Rudess. Avanzando veniamo punzecchiati da "914", con il suo ritmo colorato e la sua sonorità elettronica.
Enigmatica come un labirinto, "Another Dimension" è un vero puzzle di follia. Ascoltatela e capirete cosa vuol dire perdersi in un'altra dimensione musicale. Creata con una dedica speciale alla figlia di Petrucci, Kiara, nata durante il periodo di registrazione (8 giorni circa in tutto) dell'album, "When The Water Breaks" arriva con una dolcezza tutta sua, che verrà affiancata nel prosieguo dell'episodio da un dirompente sound.
Episodio di grande sperimentazione è la contorta "Chewbacca", sesta canzone del disco.
L'armonia espressa in "Liquid Dreams" è veramente incredibile. La traccia è molto effettata per le notevoli prove di Petrucci e della non-qualunque base ritmica Levis-Portnoy, sostenute dalle fluide atmosfere ingegnate da Jordan.
Come ultima traccia troviamo "Hourglass", dolcissimo colpo di grazia registrato da Portnoy-Petrucci.

Tanto di capello insomma per un disco che manca dell'effetto sorpresa, essendo la continuazione di un capolavoro.
Se suonate uno strumento o vorreste impararlo, fate attenzione. Potrebbe passarvi seriamente la voglia di continuare...

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