Michael Haneke è un regista austriaco nato nel 1942, noto per uno stile freddo e distaccato che indaga la violenza, il voyeurismo e la responsabilità dello sguardo filmico.

Ha ricevuto la Palma d'oro a Cannes per Il Nastro Bianco (2009) e per Amour (2012); Amour ha vinto anche l'Oscar come miglior film straniero (2013). Ha una filmografia frequentemente citata come centrale nel cinema d'autore europeo.

Le recensioni raccolte su DeBaser mettono in luce la poetica fredda e disturbante di Michael Haneke: immagini minimaliste, uso del fuoricampo, assenza di colonna sonora e una riflessione sulla violenza dello sguardo. I recensori elogiano la forza emotiva delle opere principali (Amour, Il Nastro Bianco, La Pianista) pur sottolineando la durezza delle sue scelte formali. Consigliato agli amanti del cinema d'autore e delle analisi morali sul medium.

Per: appassionati di cinema d'autore, studenti di cinema, critici e lettori interessati a film duri e analitici

 Vincitore della Palma d'oro a Cannes quest'anno, "Il Nastro Bianco" si presenta come uno spaccato di vita quotidiana di un piccolo paesino nel nord della Germania, per rivelarsi una raffigurazione spietata e reale della societàdi inizio '900 destinata a cadere nel baratro del primo conflitto mondiale.

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 Haneke si serve di questa non-trama per imbastire una riflessione sulla violenza e sul modo di metterla in scena, secondo quella che il Mereghetti definirebbe la "moralità dello sguardo".

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 Avete presente il film più disturbante che abbiate mai visto in vita vostra? Ecco. Dimenticatevelo.

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 Il tredicesimo film di Michael Haneke, genio del cinema contemporaneo, non poteva avere un titolo diverso.

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 Il cinema di Haneke è, innanzitutto, cinema di violenza.

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