That's All Folks! - Psyche As One Of The Fine Arts (Full Album 2000 / Remastered 2023)
Se la memoria non fa cilecca un gran bel disco e oggi esportiamo i Manesquin ?
@[IlConte] li conosceva?
 
Peter Kelley Path Of The Wave 1969 USA, Psychedelic Folk Rock
bello questo disco , ricordo che questa è la sua seconda volta con me, l'ho riconosciuto dalla voce non propriamente folk ma veramente l'intero LP non è propriamente folk. Comunque interessante chissà se il caso me lo farà girare una terza volta
 
CLUTCH - You Can't Stop Progress

Una clutchata al giorno…
 
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Enzo Biagi intervista Ugo Tognazzi ah... gli Anni '80! Grande Tognazzi.
 
Superbad (Soul Substitute)

Immagino che James Brown stia ballando felice dentro al sarcofago!
 
The Bishops - I take what I want (1979)

Che band ! Rev parte 2

Dave Tice era stato, dal 1971 al 1977, il talentuoso cantante dei Buffalo, una delle tante meraviglie del continente australiano. Da quella stessa progenie di bovini era fuoriuscito all’indomani del fantastico album di debutto Paul Balbi, trasferitosi ormai da tempo a Londra dove, rispondendo ad un annuncio sulle pagine del Melody Maker, aveva unito la sua sorte a quella di altri due bighelloni della City ponendo le basi per la nascita dei Count Bishops. Abbandonati dal cantante, i Bishops avevano dovuto incidere il primo omonimo album affidando ai due chitarristi l’onere di alternarsi al microfono, senza grossi risultati. Ma al momento di registrare il seguito, Paul decide di “offrire” un’opportunità di lavoro al vecchio amico Dave. Che fa fagotto e arriva a Londra proprio in tempo per entrare negli studi Jackson di Vic Maile che la band ha prenotato per le sessions di registrazione di quello che dovrebbe essere, e la mancanza di titolo lo indica chiaramente, un nuovo inizio per la band inglese. La voce ruspante di Dave Tice calza a pennello per il suono morbosamente vintage dei Bishops, una portentosa miscela basica di rock ‘n’ roll, beat e blues in grado di gareggiare con la Magic Band di Safe as Milk, i Troggs e i Kinks dei primi tre album in pressapochismo elevato a scelta di vita, con cover come Don’t Start Crying Now, I Need You e Down in the Bottom a marcare il territorio, facendo arretrare gli altri cani randagi della città.



Che band portentosa i Count Bishops!

Praticamente, i Rolling Stones della stagione punk, pur senza vestire i vestiti al glitter dei primi ne’ quelli straccioni degli altri. Rimasti in quattro dopo la defezione del cantante Mike Spenser non si danno per vinti e, facendosi carico del ruolo lasciato vacante, registrano un fottutissimo album che viene stampato solo in Olanda.

I punk londinesi, se lo vogliono, lo dovranno comprare d’importazione. Tutti gli altri, pure. Anche perché quando Good Gear verrà finalmente ristampato, a curare la riedizione (peraltro scadente, visto che Jacques Leblanc non potendo reperire i master si vedrà costretto a utilizzare come matrice la propria copia in vinile, NdLYS) sarà ancora una volta un’etichetta continentale: la francese Lolita. Piano di evacuazione riuscito.

Cosa c’è dentro? Dentro c’è un repertorio per metà sovrapponibile a quello degli Stones (Confessin’ the Blues, Little by Little, Walkin’ the Dog, Dust My Blues, Carol), suonato con l’asciutto vigore che è tipico del pub-rock, il rock ‘n’ roll sbruffone e volgare che serve per scaldare gli animi già su di giri nei locali dove birra e superalcolici sono le vere star della serata. Rock ‘n’ roll alcolico senza fronzoli come piace a Lemmy che infatti quell’anno li vuole come band di supporto nel tour inglese dei Motörhead, cattivi fra i cattivi, outsiders tra gli outsiders.
 
Eros Ramazzotti: "Ho ritrovato l'amore", e di Ultimo dice: "Deve stare tranquillo, si inc***a facilmente" - Il Fatto Quotidiano
“Così Eros Ramazzotti parla di Ultimo, che definisce il suo erede”.
Bene, ora si spiega tutto.
 
the 13th Floor Elevators You're Gonna Miss Me
Certe cose sono come il vento, ciclicamente tornano sempre. Per sempre.
 
At Midnight You Cry
Questa è per te @[IlConte] anche se sotto le coperte preferisci il romanticismo di Julio Iglesias!
 
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