Lou Reed - Sweet Jane - 9/25/1984 - Capitol Theatre (Official)

Correvano gli anni '70 quando Lewis Allan Reed ("Lou" per le/gli amiche/ci) affermò «Oramai per ottenere l'equilibrio devi prendere certe droghe. Non servono nemmeno più a sballarti, servono a renderti normale.»

Disse una volta Leslie Conway Bangs "Lester" per le/gli amiche/ci (critico musicale e musicista ammerikano, il quale nutriva una passione d'amore/odio nei confronti di LR), prima di levare definitivamente le tende a soli trentatre anni a causa un'overdose (forse accidentale) a base di un mix d'analgesici e psicofarmaci: «Lou Reed (che si autodefiniva un pansessuale) è il tipo che ha dato dignità, poesia e rock'n'roll all'eroina, allo speed, all'omosessualità, al sadomasochismo, all'omicidio, alla misoginia, all'inettitudine e al suicidio.»

Tra le tante cover anche Enrico Ruggeri si è cimentato in una sua versione del pezzo dei Velvet inserendola nell'album "Punk prima di te" del 2007.

Una delle più sensibili interpretazioni a mio avviso è stata quella dei canadesi "Cowboy Junkies" del '88, e che William Oliver Stone ha voluto inserire nella soundtrack del suo miticherissimo "Natural Born Killers" del '94.

Standin' on a corner
Suitcase in my hand
Jack's in his car, says to Jane, who's in her vest
And me, I'm in a rock 'n' roll band

Ridin' in a Stutz Bearcat, Jim
You know those were different times
All, all the poets studied rows of verse
And those ladies, they rolled their eyes

Sweet Jane
Sweet Jane
Sweet Jane

I'll tell you somethin' of Jack, he is a banker
And Jane, she is a clerk
And the both of them save their moneys
And when, when they come home from work

Ooh, sittin' by the fire, ooh
The radio just played a little classical music that jam
The march of the wooden soldiers
All you protest kids, you can hear Jack say
Get ready ya

Sweet Jane, ah, come on baby now
Sweet Jane
Sweet Jane

Some people like to go out dancing
And other people, they have to work, just watch me now
And there's always some evil mothers
Well they gonna tell you that everything is just of dirt

You know that women never really faint
And that villeins always blink their eyes, ooh
And that you know children are the only ones who blush
And that life is just to die

But anyone with or had a heart, oh
They wouldn't turn around and break it
And anyone who ever played the part, oh
They wouldn't turn around and hate it

Sweet Jane
Sweet Jane
Sweet Jane

Heavenly wine and roses
Seem to whisper to her when he smiles
Heavenly wine and roses
Seem to whisper to her, hey, when she smiles

Sweet Jane
Sweet Jane
Sweet Jane
Sweet Jane
Sweet Jane
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Booker T. Washington White, solo "Bukka" per le/gli amiche/ci fu un chitarrista di country blues, era cugino di Riley B. King (ch'era d'una ventina d'anni più giovane) meglio conosciuto da tutti come "B. B. King" al quale anni dopo regalò una chitarra e gli svelò i rudimenti del "mestiere".

Lo nacque agli inizi del secolo scorso nello Stato del Mississippi vicino a Houston ehm, White nonostante il nome era nero a nove anni iniziò a suonare il violino e la chitarra, aveva come insegnante il su babbo (lavorante nelle ferrovie) che ne sapeva pure di sassofono, pianoforte, batteria et mandolino.

Si fece tre anni di carcere per aver sparato ad un uomo (lui disse per leggittima difesa), poi si ritirò dalle scene nel periodo della seconda guerra mondiale e fu riscoperto da Bob Dylan il quale nel '61 rifece una sua vecchia canzone blues (riarrangiandone sia la musica che il testo) incisa vent'anni prima, tale "Fixin' to Die Blues", fu un bel colpo di fortuna per Bukka che da allora cominciò a scrivere nuovi pezzi e ad andarsene in tournée girando per gli States fino alla seconda metà degli anni '70.

Se lo portò in cielo un brutto male all'età di settant'anni e amen!

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