Il silenzio, il diavolo, cara oscurità...
I titoli delle canzoni dicono già tutto...
Dicono di un'anima persa in se stessa...
E di una specie di folk da camera argentato e bianco...
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Bianco...
Come il vestito ottocentesco in cui si è rintanata quella che una volta era la favolosa fanciulla rock....
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Scricchiolii, passi nella notte...fiammeggianti parole di solitudine...
Come se un lupetto impazzito ululasse con voce di vetro nel chiuso di una stanza...
“Io canto per consumare l'attesa”, diceva Emily...
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L'amore, ovviamente...e l'insignificanza, lo stordimento...
L'addio...
E la terra dell'infanzia per anestetizzare il dolore...
E suoni incerti di una pianista dilettante che canta come le ha insegnato la nonna e come faceva in chiesa da bambina...
Tra regressione e impossibile pace...
E nella perfezione di una musica che spacca l'anima e il cuore...
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Niente di più di quel che deve essere
A cominciare dalle parole che sono precise scolpite chirurgiche...
Una sorta di clamorosa grammatica interiore..
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Poi, certo, forse dovrei dire di più
Forse...
Elenco tracce testi e video
04 When Under Ether (02:26)
The ceiling is moving
Moving in time
Like a conveyor-belt
Above my eyes
When under ether
The mind comes alive
But conscious of nothing
But the will to survive
I lay on the bed
Waist-down undressed
Look up at the ceiling
Feeling happiness
Human kindness
The woman beside me
Is holding my hand
I point at the ceiling
She smiles so kind
Something's inside me
Unborn and unblessed
Disappears in the ether
This world to the next
Disappears in the ether
One world to the next
Human Kindness
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Altre recensioni
Di azzo
Polly, io, però, un disco così triste, non lo volevo mica.
Ti prego solo di imbracciare di nuovo l’elettrica e mandare a ‘fanculo il mondo per l’ennesima volta.
Di biaspoint
Si otterete del Gesso Bianco, da spalamare o pennellare nelle vostre orecchie, un po' alla volta perchè non è per tutti questo gesso.
11 splendide Canzoni, tecnicamente cantate, sussurate e urlate alla perfezione, come non avete mai sentito da PJ prima d'ora.
Di juanito
'PJ si siede al pianoforte, si lascia andare allo stream of consciousness e con una nuova voce va a toccare nuove corde, nuovi strumenti, nuovi angoli mai esplorati.'
'La marcia gotica di The Devil sembra la colonna sonora di un film di Tim Burton, evoca brughiere nebbiose dove in una notte senza luna, il diavolo si impossessa dell’anima di una povera fanciulla gentil.'
Di m
Questo diamante nero, per stillare questo assenzio dolce e velenoso.
Poche parole, confuse, accartocciate, strozzate dalle lacrime mai piante.
Di The_dull_flame
Non sono mai riuscito a trattenere le lacrime, di fronte a queste splendide composizioni, che spesso non superano i 3 minuti.
Lei vuole essere succube del diavolo, come canta nell'iniziale, stupefacente e minimalista "The Devil".