«Un interessante sincretismo sonoro di varie correnti interne alla scena metal più brutale e terrorizzante.»

 «Pur nei non-limiti di un genere forte e caotico come il grindcore, la band si distingue per qualità tecnica, lucidità compositiva ed efficacia sonora.»

La recensione analizza Painter of Dead Girls, compilation dei Pig Destroyer, tra i pionieri del grindcore e terrorcore. Pur con registrazioni altalenanti, emerge la tecnica elevata e l'originale fusione di elementi death, thrash e noise. La band si distingue nel panorama metal estremo per qualità e composizione. L'inserimento di un quarto membro aggiunge prospettive interessanti al futuro. Ascolta Painter of Dead Girls e scopri l'estremo grindcore dei Pig Destroyer!

 «…un crescente brusio di sommesse interferenze baccanal/percussive attornianti il gironzolante svolazzio accordéonistico introitale…»

 «…quasi una versione rumoros-tzigana degli spigolosissimi Cop Shoot Cop…»

La recensione analizza con apprezzamento l'album 'Something Obvious' di Zakarya, un progetto klezmer che si distingue per la sperimentazione sonora e l'uso innovativo di fisarmonica, basso e percussioni. Le tracce mescolano elementi noise e rock, creando un’esperienza sonora unica e intrigante che si allontana dalle aspettative tradizionali. L'album viene descritto come multiforme, caustico e pluridirezionale, consigliato agli amanti delle sonorità non convenzionali. Scopri il suono unico di Zakarya e lasciati sorprendere da 'Something Obvious'!

 Il laboratorio creativo di Beck Hansen non conosce limiti nelle sue decostruzioni sonore.

 Beck ha dimostrato di sapere andare oltre la sua abilità nel ridipingere i generi.

La recensione celebra 'Mutations' di Beck come un album che supera i limiti del suo predecessore, combinando sperimentazioni sonore e un cantautorato affascinante. La produzione di Nigel Godrich esalta la melodia, mentre i brani variano tra atmosfere psichedeliche, folk e pop malinconico. Esempi come 'Static' e 'Diamond Bollocks' evidenziano la versatilità e l'originalità dell'artista. L'album segna una svolta nella carriera di Beck, riconosciuto come un lavoro ricercato e godibile. Scopri la magia sonora di 'Mutations' di Beck, un viaggio unico tra sperimentazione e emozione.

 Quando mai, in effetti, i Maiden hanno proposto l'intera tracklist dell’album che presentano in versione live?

 Una fetta della storia di questo mitico gruppo, e di essere comunque molto soddisfatti di questa particolare esperienza.

La recensione anticipa l'emozione del World Tour 2006 degli Iron Maiden che arriverà in Italia a dicembre. Il gruppo propone una setlist innovativa, eseguendo per intero l'album "A Matter Of Life And Death". L'autore esprime entusiasmo e attesa per l'evento, immaginandone l'atmosfera e l'esperienza dei fan durante il live. Nonostante la mancanza di classici nel programma, la serata promette di essere un momento storico per i seguaci della band. Non perdere l'occasione di vivere il leggendario concerto degli Iron Maiden nel 2006!

 "Enemy Of The Music Business è un disco brutale e irruente come gli esordi del gruppo, ma con una preparazione tecnica migliorata."

 "Un concentrato di metal estremo rinnovato e senza compromessi, una vera leggenda della musica estrema a cui le nuove leve devono fare riferimento."

Enemy Of The Music Business rappresenta la rinascita di Napalm Death, unendo grindcore, death metal e punk-core in un album aggressivo e tecnicamente evoluto. I brani, brevi ma intensi, mostrano una varietà compositiva ricca di energia e impegno politico. È un disco fondamentale che conferma la band come una leggenda della musica estrema. Scopri l'energia brutale di Napalm Death con Enemy Of The Music Business!

 Desrivere la Sonata è come interpretare un sogno che non hai mai fatto, risvegliarsi da un incubo e scoprire che la realtà ha ancora meno senso.

 Un'opera da restaurare nelle orecchie dell'ascoltatore, un'apologia dell'incompiutezza e del potenziale creativo della disperazione.

La Sonata per Pianoforte di Jean Barraqué è un'opera intensa e complessa che unisce rabbia, rassegnazione e disperazione in un linguaggio musicale unico. La composizione si muove tra influenze di Beethoven e Debussy, creando un affresco sonoro neoclassico ma profondamente dissonante. Barraqué, compositore francese del Novecento noto per la distruzione di molte sue opere, offre con questa Sonata una lotta creativa e dolorosa tra incompiutezza e splendore. Il brano delimita una realtà sonora di grande impatto emotivo e riflessivo. Scopri l’intensità della Sonata per Pianoforte di Barraqué: un viaggio nell’anima musicale del Novecento.

 Matt Elliott ci trasporta in un quadro senza colori di De Chirico, in un film muto degli anni ’20, dove la malinconia e l’angoscia sono padrone.

 Se il precedente 'Drinking Songs' vi aveva stordito, questo vi farà cadere a terra, ma poi vi accorgerete che i colori grigi sono spariti.

Failing Songs di Matt Elliott è un album che evoca malinconia e angoscia, ma allo stesso tempo trasmette serenità grazie alla dolcezza delle sue sonorità. I riferimenti culturali e la varietà musicale fanno di questa opera una tappa fondamentale nella carriera dell'artista. Con arrangiamenti ricchi e testi profondi, il disco spicca per la sua intensità emotiva e originalità. Un must per chi ama la musica che fonde tradizione mediterranea e folk oscuro. Ascolta ora Failing Songs e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 "Chi sta bussando alla porta...? La voce non tradisce molte emozioni nel dipanare la litania da nursery rhyme di 'Who's That Knocking'."

 "Ho appena ritrovato la mia voglia di vivere di nuovo, i titoli di coda scritti con le nuvole."

La recensione analizza '1968' di Pajo come un progetto musicale soffuso di malinconia e riflessione. L'album spazia tra atmosfere ispirate a Nick Drake e Neil Young, con momenti indie pop che ricordano Belle & Sebastian. L'artista affronta temi di insofferenza, tormento e ricerca di conforto in un percorso musicale intimo e coinvolgente. La critica evidenzia la capacità di Pajo di creare un viaggio emotivo che tocca profondità esistenziali con delicatezza e sintonia. Ascolta '1968' di Pajo e lasciati trasportare in un viaggio emotivo unico.

 Si tratta del miglior disco degli Anthrax, un caposaldo del thrash metal.

 Joe Belladonna è davvero un cantante straordinario e da molti sottovalutato.

Among The Living, pubblicato nel 1986, rappresenta un momento cruciale per il thrash metal e l'heavy metal americano. Anthrax evolve inserendo strutture complesse, influenze hardcore punk e testi maturi ispirati a Stephen King e Judge Dredd. L'album contiene inni da pogo e un sound più duro e maturo, con la voce melodica di Joe Belladonna. È considerato il miglior disco degli Anthrax e un caposaldo del genere thrash metal. Ascolta Among The Living e vivi un classico intramontabile del thrash metal!

 Una sorta di Progressive Metal Jazz Rock insomma.

 Un gruppo che avrebbe meritato di più ma che almeno ci ha lasciato in eredità questo bellissimo disco tutto da scoprire e da apprezzare.

Necromandus è una band degli anni '70 scoperta grazie al supporto di Tony Iommi dei Black Sabbath. Il loro album inedito Orexis Of Death, uscito vent'anni dopo, unisce jazz rock, progressive e metal con una tecnica strumentale notevole. Nonostante una produzione grezza, il disco è affascinante e valorizza il sound originale e potente del gruppo. Un tesoro musicale da riscoprire e apprezzare. Ascolta Orexis Of Death e scopri il gioiello nascosto del rock anni '70!

 La Hunziker è una che non sta ferma un attimo: zompa, squittisce, grida, sembra avere la faccia di gomma tante delle smorfie che riesce a fare!

 Con la Hunziker che canta, penso che si possa riabilitare la figura di Paris Hilton.

La recensione esprime una forte critica ironica verso Michelle Hunziker e il suo album 'From Noon Till Midnight'. L'autore si concentra sulla personalità e sulla presenza energetica dell'artista, esprimendo fastidio e scetticismo circa le sue capacità musicali. La critica include anche riferimenti sarcastici alla vita privata della Hunziker e all'ex compagno Eros Ramazzotti, sottolineando un punto di vista provocatorio e dissacrante. Scopri la recensione più irriverente su Michelle Hunziker e il suo album!

 Fra Gauchos e caprette, sterminate mandrie selvagge, crack finanziari e grosse bistecche, l'azienda musicofila Dragonauta lancia in questo 2006 una partita di novello denominato 'Càbra Macàbra'.

 Marchio che certifica la zona di origine e delimitata della musica utilizzata per la produzione di dischi sul quale è apposto il marchio; esso viene utilizzato per designare un prodotto di qualità e rinomato.

La recensione celebra 'CabraMacabra' dei Dragonauta come un prodotto musicale d'eccellenza, paragonato a un vino DOC per qualità e territorialità. L'album mescola stoner e psichedelia, emergendo dalle Pampas argentine con un carattere distintivo e autentico. Il focus è sulla qualità piuttosto che sulla quantità, con un approccio creativo e ironico. Ascolta ora CabraMacabra e scopri il vero stoner psichedelico argentino!

 Questo album ha attraversato come una folgore l'orizzonte musicale italiano, collezionando calorose accoglienze da parte dei palati più raffinati.

 L'album provoca una sorta di dipendenza che v'impedirà d'ascoltare nient'altro per almeno due settimane.

La recensione celebra 'Disobbedisco!' di Ianva come un'opera unica e profonda nel panorama musicale italiano. L'album unisce neofolk, cantautorato, progressive e dark rock con liriche intense e atmosfere evocative. Le voci dei protagonisti e la ricchezza degli arrangiamenti creano un'esperienza sonora coinvolgente e originale. Un lavoro che, nonostante la scarsa notorietà mediatica, merita ampiamente attenzione e ammirazione. Ascolta subito 'Disobbedisco!' e scopri questo gioiello neofolk italiano.

 Un concentrato di emozioni che vanno a toccare il nostro animo e le nostre corde più emozionabili.

 In fondo sembra sempre di innamorarsi e di avere un amico (grazie Dean...) a cui raccontare gioie e dolori.

Questa recensione celebra il Best Of / Lunafield dei Luna, un progetto indie pop malinconico e raffinato, ultimo saluto della band americana guidata da Dean Wareham. L'opera è apprezzata per la sua poetica semplicità e le sue melodie autunnali. Viene riconosciuta come una raccolta emotiva e cristallina, capace di toccare le corde più sensibili dell'ascoltatore. La recensione invita ad ascoltare il disco per lasciarsi coinvolgere dalla sua magia musicale. Ascolta ora Best Of / Lunafield e lasciati emozionare dal pop indie dei Luna.

 Yeah!!!! che disco fenomenale Chicos, storia della musica e della psichedelia!

 Spiegatemi il perchè... vi prego... spiegatemelo

La recensione di MrJackBlanco su 'The Piper at the Gates of Dawn' si distingue per un tono ironico e originale, celebrando il disco come pietra miliare della psichedelia e della musica. Non mancano confronti tra i membri della band e scambi polemici tra utenti nei commenti. L'opera di Syd Barrett viene particolarmente lodata mentre Waters è criticato. Nonostante lo stile provocatorio, il disco è riconosciuto come un capolavoro. Scopri la recensione più originale su The Piper at the Gates of Dawn!

 “I’m Not In Love ha smesso presto di essere un tormentone da heavy rotation FM per diventare il gene stesso del fare pop con la P maiuscola.”

 “La loro è un’avventura musicale che vede una nobile, incessante continuità in quel costante sberleffo a chi soffoca l’arte melodica nell’angusto sgabuzzino dell’intrattenimento.”

La recensione celebra 'The Original Soundtrack' dei 10cc come un capolavoro del pop-rock anni '70, caratterizzato da un mix di ironia, tecnica vocale innovativa e arrangiamenti raffinati. L'album è lodato per la sua complessità melodica e testi originali, con particolare attenzione a brani come 'I’m Not In Love' e 'Life Is A Minestrone'. L'autore esprime nostalgia per un'epoca in cui la musica mainstream rappresentava più un atto artistico che mera industria. Scopri l'irriverente capolavoro dei 10cc e lasciati conquistare dalla loro originalità!

 Il sound "piatto" e privo di mordente, che alla lunga rischia di stancare.

 Consiglierei l'acquisto solo ai fan dei NO, che vorrebbero ampliare le loro conoscenze verso i progetti satellite dei componenti del gruppo inglese.

L'album 'The Other Two & You' è un progetto di Gilian Gilbert e Steve Morris, membri dei New Order, che propone un sound pop meno sperimentale rispetto alla band principale. Pur non brillante, alcune tracce prodotte da Stephen Hague sono degne di nota. Consigliato principalmente ai fan dei New Order interessati ai progetti paralleli, mentre per gli altri potrebbe risultare poco coinvolgente. Scopri l'album The Other Two & You se sei fan dei New Order!

 La musica dei Burma non è solo brutale e frenetica: è anche ricerca, contaminazione, sperimentazione, in una parola, avanguardia.

 Un album epocale e senza dubbio di 'rottura', che non ha goduto di molta fortuna commerciale, ma giustissimo così!

La recensione analizza l’album 'Vs' dei Mission Of Burma, evidenziando la loro originalità e sperimentazione nel punk hardcore del 1982. L’album fonde brutalità, elettronica e influenze psichedeliche in un’operazione d’avanguardia. Tra citazioni musicali e atmosfere rarefatte, 'Vs' emerge come un capolavoro sottovalutato, fondamentale per la scena punk underground. Scopri l'album Vs dei Mission Of Burma, un classico punk da riscoprire!

 Piuttosto mi spaccerei le braccia piuttosto di ascoltare sti deficienti che vanno di moda tra i truzzi.

 Non comprate questo album per nessun bisogna lasciamo bruciare sui loro soldi.

La recensione esprime un forte rifiuto verso il gruppo Finley, accusato di essere un fenomeno di moda per un pubblico considerato superficiale. L'autore preferisce generi metal più duri e invita a non comprare l'album. La critica si concentra su autenticità e stile musicale. Scopri altri artisti metal autentici e lontani dalle mode passeggere!

 Dove il denaro canta, la musica tace è una ingenua, ma profonda verità.

 Il tanto agognato ed atteso "capolavoro" finirà per essere il suo personale Godot.

Il nuovo album di Moltheni, Toilette Memoria, conferma l’attitudine intimista e minimalista tipica dell’artista marchigiano, con sonorità più piene e collaborazioni di rilievo. Pur non rappresentando una svolta definitiva, l’album riflette un percorso ancora in transizione ma ricco di spunti interessanti e atmosfere agrodolci, in cui testi profondi e musiche delicate si fondono con naturalezza. Ascolta Toilette Memoria per scoprire l’intimità e la profondità di Moltheni.