Non è emulazione. È una dichiarazione d’intenti.

 Mentre i Sangue, nati dalle ceneri di questi ultimi e di Anti Manifesto, me li immagino al bagno. A cagarlo, il vetro.

La recensione ritrae i Sangue come un gruppo autentico e passionale, nato dalle esperienze di band estreme come To Ed Gein e Anti Manifesto. '13 pezzi' non è un semplice emulare stereotipi, ma una forte dichiarazione musicale che mostra energia e grinta, andando oltre le apparenze. L’album, con un voto di 3 su 5, si distingue per la sua sincerità e per il legame con l’underground italiano. Scopri il grintoso mondo dei Sangue ascoltando '13 pezzi' ora!

 Non è emulazione. È una dichiarazione d’intenti.

 Mentre i Sangue, nati dalle ceneri di questi ultimi e di Anti Manifesto, me li immagino al bagno. A cagarlo, il vetro.

La recensione ritrae i Sangue come un gruppo autentico e passionale, nato dalle esperienze di band estreme come To Ed Gein e Anti Manifesto. '13 pezzi' non è un semplice emulare stereotipi, ma una forte dichiarazione musicale che mostra energia e grinta, andando oltre le apparenze. L’album, con un voto di 3 su 5, si distingue per la sua sincerità e per il legame con l’underground italiano. Scopri il grintoso mondo dei Sangue ascoltando '13 pezzi' ora!

 Immaculata vale l’acquisto già solo per il fatto di contenere il fondamentale saggio Edgar Allan Poe scritto nel 1905 ma mai pubblicato in Italia fino a questo momento.

 Sia Immaculata sia La seconda vista sono 2 piccoli gioielli del macabro.

Il volume 'Immaculata' di Hanns Heinz Ewers, pubblicato da Edizioni Hypnos, è un'opera chiave per riscoprire l'autore tedesco. Contiene racconti macabri e decadenti, tra cui testi inediti e il fondamentale saggio su Edgar Allan Poe. La raccolta esplora temi come l’occulto, la riflessione sull’arte e il rapporto di Ewers con il nazionalsocialismo, offrendo uno sguardo profondo sulla sua vita e produzione letteraria. Esplora il lato più oscuro e affascinante della letteratura con Immaculata di Ewers.

 In questo disco non c'è nulla che non abbiate mai sentito.

 Ma tutte queste sono considerazioni expost perché, nel mentre, ho semplicemente goduto: il sound mi aveva acchiappato.

La recensione esalta 'Remains' dei Religious Knives come un disco che, pur non inventando nulla di nuovo, cattura e coinvolge grazie a un mix raffinato di atmosfere psichedeliche, tribalismo e sonorità gotiche. L'autore sottolinea le influenze di artisti come Spacemen 3, Roy Montgomery ed Elizabeth Fraser, definendo il sound ipnotico e coinvolgente. Nonostante uno stile personale e talvolta ironico, emerge un apprezzamento sincero per la musica proposta. Scopri il mondo ipnotico di Religious Knives e lasciati avvolgere dalle loro sonorità!

 In questo disco non c'è nulla che non abbiate mai sentito.

 Ma tutte queste sono considerazioni expost perché, nel mentre, ho semplicemente goduto: il sound mi aveva acchiappato.

La recensione esalta 'Remains' dei Religious Knives come un disco che, pur non inventando nulla di nuovo, cattura e coinvolge grazie a un mix raffinato di atmosfere psichedeliche, tribalismo e sonorità gotiche. L'autore sottolinea le influenze di artisti come Spacemen 3, Roy Montgomery ed Elizabeth Fraser, definendo il sound ipnotico e coinvolgente. Nonostante uno stile personale e talvolta ironico, emerge un apprezzamento sincero per la musica proposta. Scopri il mondo ipnotico di Religious Knives e lasciati avvolgere dalle loro sonorità!

 Una specie di linea d’orizzonte in cui refoli sublunari al laptop elevano microsounds provenienti dal mistero della Madre Terra.

 Disperatamente inlimine e perso, ancora una volta, in un altro interstizio: quello che separa la trascendenza dall’immanenza.

La recensione esplora il concept di 'Interstices' di Illuha, una fluidità musicale tra drone, suoni elettroacustici e field recording, che crea un'atmosfera sospesa tra trascendenza e immanenza. Il disco è descritto come un equilibrio delicato e profondamente evocativo. La critica sottolinea la forza narrativa e l'originalità dell'album, evidenziando il valore emotivo e la qualità artistica della produzione. Ascolta Illuha - Interstices per un viaggio sonoro unico tra droni e atmosfere evanescenti.

 La prosa è eccessivamente pop e piena di ripetizioni, quasi a voler rimarcare alcune specifiche caratteristiche della protagonista.

 Voglio credere, anzi credo, che il capitolo dedicato alla figlia sia la verità più vera di tutto il testo.

La recensione analizza l'autobiografia di Giorgia Meloni concentrandosi principalmente sulla qualità della scrittura, giudicata semplice ma ripetitiva e poco equilibrata. Viene osservata una certa autocelebrazione, mentre dal punto di vista dei contenuti la recensione evita un giudizio netto, sottolineando solo un sincero momento emotivo nel capitolo dedicato alla figlia. Il lavoro di editing è ritenuto scarso e l'uso di citazioni musicali definito poco azzeccato. Scopri la nostra recensione completa per capire l'autobiografia di Giorgia Meloni.

 La prosa è eccessivamente pop e piena di ripetizioni, quasi a voler rimarcare alcune specifiche caratteristiche della protagonista.

 Voglio credere, anzi credo, che il capitolo dedicato alla figlia sia la verità più vera di tutto il testo.

La recensione analizza l'autobiografia di Giorgia Meloni concentrandosi principalmente sulla qualità della scrittura, giudicata semplice ma ripetitiva e poco equilibrata. Viene osservata una certa autocelebrazione, mentre dal punto di vista dei contenuti la recensione evita un giudizio netto, sottolineando solo un sincero momento emotivo nel capitolo dedicato alla figlia. Il lavoro di editing è ritenuto scarso e l'uso di citazioni musicali definito poco azzeccato. Scopri la nostra recensione completa per capire l'autobiografia di Giorgia Meloni.

 La prosa è eccessivamente pop e piena di ripetizioni, quasi a voler rimarcare alcune specifiche caratteristiche della protagonista.

 Voglio credere, anzi credo, che il capitolo dedicato alla figlia sia la verità più vera di tutto il testo.

La recensione analizza l'autobiografia di Giorgia Meloni concentrandosi principalmente sulla qualità della scrittura, giudicata semplice ma ripetitiva e poco equilibrata. Viene osservata una certa autocelebrazione, mentre dal punto di vista dei contenuti la recensione evita un giudizio netto, sottolineando solo un sincero momento emotivo nel capitolo dedicato alla figlia. Il lavoro di editing è ritenuto scarso e l'uso di citazioni musicali definito poco azzeccato. Scopri la nostra recensione completa per capire l'autobiografia di Giorgia Meloni.

 Dove c'è death metal c'è casa, magari non per tutti, ma per Elfo Cattivone sì.

 La tensione non cala mai, c’è giusto un breve assolo melodico, non al fulmicotone in questa caso, ma per il resto l’assalto è totale, implacabile.

La recensione celebra Diabolical Summoning dei Sinister come un classico death metal old school, denso e potente nonostante la sua breve durata. Viene analizzato lo stile personale della band e il paragone con altri gruppi del genere. L'album è descritto come implacabile e carico di energia. Pur essendo un disco leggermente trascurato, è assolutamente consigliato agli appassionati del metal classico. Scopri subito la potenza old school di Diabolical Summoning dei Sinister!

 Fragments è figlio dei nostri tempi, contraddistinti da distacco, riflessione, solitudine.

 Bonobo in forma, colpevole solo di aver infiocchettato un po' troppo le sue produzioni.

Fragments è l'ultima produzione di Bonobo che conferma la sua capacità di unire elettronica, worldmusic e jazz in un sound suggestivo e moderno. Pur risultando talvolta troppo curato nella produzione, l'album si distingue per melodie efficaci, ritmi variegati e collaborazioni di rilievo. Il lavoro riflette il momento storico segnato da solitudine e introspezione, conquistando sia fan di lunga data sia nuovi ascoltatori. Una prova solida che mantiene alta la reputazione dell'artista. Ascolta Fragments e scopri l'evoluzione unica di Bonobo.

 Crowley non era un grande scrittore ma questi racconti sono ancora oggi pregni di un particolare fascino perverso.

 Il ritorno dei pagani è un topos letterario a cui il ruolo profetico consacrato per Crowley dalla rivelazione del Cairo offre sostanza anche esperienziale.

La raccolta di racconti ‘I ramoscelli d’oro’ di Aleister Crowley, pubblicata da Arcoiris, si ispira all’opera di James G. Frazer e al folklore pagano. I temi principali esplorano il ritorno degli dei pagani, la magia nera e le dicotomie tra cristianesimo e paganesimo. Sebbene Crowley non sia un grande scrittore, la sua narrazione mantiene un fascino oscuro e perverso, apprezzabile soprattutto dagli amanti della letteratura decadente e fantastica. Scopri l’affascinante mondo oscuro di Aleister Crowley con ‘I ramoscelli d’oro’!

 Qui è pura goduria, smisurata goliardia, smodata esaltazione di sesso, droga e rock’n’roll nella sua forma più fascinosa e accattivante.

 Se sei esaurito e incazzato ti salvano la vita… almeno per una mezz’ora sono il perfetto antidoto per dimenticare.

La recensione esplora "Let Them Eat Pussy", il debutto dei Nashville Pussy, come un album autentico, grezzo e liberatorio. Il punk e l'hard rock si mescolano in tracce cariche di energia e ribellione, rappresentando un perfetto antidoto contro la frustrazione quotidiana. L'autore celebra la spontaneità del primo lavoro, sottolineandone l'attitudine esaltante e il potere catartico. Un disco che, pur non puntando alla perfezione tecnica, coinvolge e fa sentire vivi. Ascolta il debutto esplosivo di Nashville Pussy e lasciati travolgere dal loro rock senza compromessi!

 Qui è pura goduria, smisurata goliardia, smodata esaltazione di sesso, droga e rock’n’roll nella sua forma più fascinosa e accattivante.

 Se sei esaurito e incazzato ti salvano la vita… almeno per una mezz’ora sono il perfetto antidoto per dimenticare.

La recensione esplora "Let Them Eat Pussy", il debutto dei Nashville Pussy, come un album autentico, grezzo e liberatorio. Il punk e l'hard rock si mescolano in tracce cariche di energia e ribellione, rappresentando un perfetto antidoto contro la frustrazione quotidiana. L'autore celebra la spontaneità del primo lavoro, sottolineandone l'attitudine esaltante e il potere catartico. Un disco che, pur non puntando alla perfezione tecnica, coinvolge e fa sentire vivi. Ascolta il debutto esplosivo di Nashville Pussy e lasciati travolgere dal loro rock senza compromessi!

 Il merito del fristo, secoli immani, invero, fu di astrarre le stroppie senza frustrare le emanticore kelliane.

 Questo il sunto di codesta subbuglia, lasciando il grendo al suo sbacco e la jufra in preda al chiontoso.

La recensione di 'Barbara E Altri Carella' di Enzo Carella è dichiaratamente enigmatica e criptica, usando un linguaggio unico e suggestivo. Pur di difficile comprensione, mette in luce un apprezzamento profondo per l'album e la sua capacità di evocare atmosfere ricche e coinvolgenti. Il testo gioca su immagini astratte e neologismi che conferiscono un'aura misteriosa e affascinante all'opera. Il giudizio finale è altamente positivo, suggerendo un'esperienza musicale intensa e originale. Scopri l'enigmatica musica di Enzo Carella e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 Pixar è famosa per il suo storytelling ricco e originale; Cars 2 non lascia assolutamente nulla.

 Toy story 4 poteva essere tra i migliori Pixar, ma i personaggi storici trascurati lo penalizzano pesantemente.

La recensione propone una classifica parziale dei film Pixar, soffermandosi sulle produzioni meno riuscite come Cars 2 e Il viaggio di Arlo fino a titoli più apprezzati come Gli Incredibili 2. Vengono analizzati storytelling, personaggi, animazione e problemi di produzione, con un approccio equilibrato e dettagliato. L'autore evidenzia pregi e difetti senza mancare di sottolineare le abilità tecniche e narrative della casa di animazione. Scopri la classifica completa dei film Pixar e scegli il tuo preferito!

 Lenny Bruce non le ha mai mandate a dire contro tante storture sociali.

 Una battaglia sempre giusta e sacrosanta, in un mondo in cui troppo spesso la libertà di espressione è messa a dura prova.

Il film 'Lenny' di Bob Fosse dipinge un vivido ritratto di Lenny Bruce, pioniere della stand up comedy e icona della libertà di parola contro la censura americana degli anni '50 e '60. Dustin Hoffman offre una performance intensa che rende giustizia alla figura controversa e tormentata del comico. Il bianco e nero impeccabile sottolinea il clima di ipocrisia e repressione sociale dell'epoca, mettendo in luce il prezzo personale pagato da Bruce per la sua lotta. Un film di grande spessore, spesso dimenticato rispetto ai più celebri lavori di Fosse. Guarda 'Lenny' per scoprire la storia di un eroe dimenticato della libertà di parola.

 Si tratta di una foto significativa in quanto testimonia un punto di svolta non solo dei due gruppi musicali, ma anche del rock in generale.

 Come l’araba fenice il rock sembra spacciato ma risorge più forte di prima dalle proprie ceneri.

La recensione evidenzia il valore simbolico della foto scattata nel backstage del concerto dei Rolling Stones a Las Vegas, dove compaiono Mick Jagger e i Maneskin. Questo scatto rappresenta il passaggio di testimone tra due generazioni rock e la continuità del genere. Si riflette sull'importanza storica dei Rolling Stones e sul successo internazionale dei Maneskin, segnando un momento cruciale per il rock italiano e globale. La recensione si conclude con un omaggio al rock, eterno e rinato. Scopri il simbolico incontro tra leggende del rock e nuove promesse italiane!

 La lentezza estenuante è una prerogativa di questo regista partenopeo.

 Un regista napoletano che fa un film con la scusa di Maradona poteva non metterci Pino Daniele nella colonna sonora?

La recensione critica È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, evidenziando una lentezza eccessiva e un'eccessiva prevedibilità del film. L'autore si mostra deluso dalla scelta della colonna sonora e dall'uso ripetuto di clichè napoletani, descrivendo l'esperienza di visione come poco coinvolgente e poco ispirata. Scopri se È stata la mano di Dio è davvero il film che fa per te!

 "Rod Evans è la tua risposta definitiva? - Sì."

 "Jenny si appoggia la mano destra verso il cuore. Ha un sussulto. Cade a terra. E riesce semplicemente a dire 'Sto cadendo giù'.

La recensione di Whoosh! dei Deep Purple è narrata con tono ironico e originale, trasformando l'ascolto in una divertente sfida a quiz. Con riferimenti umoristici e situazioni grottesche, il testo esplora fatti e curiosità sulla band e l'album, mantenendo alto l'interesse e l'intrattenimento. È una lettura fresca e spassosa per fan e curiosi. Scopri la recensione più originale di Whoosh! e lasciati conquistare da Deep Purple.