Davvero un ottimo lavoro. Bisognerà conoscere meglio Nicola Conte se gente come Koop, Thievery Corporation, Kyoto Jazz Massive, Nuspirit Helsinki si prende la briga di rivisitare così bene i suoi 'Jet Sounds'.

 Che nostalgia, che voglia di rivisitare tutto e ricominciare.

La recensione celebra Jet Sounds Revisited di Nicola Conte come un lavoro raffinato e nostalgico. L'autore sottolinea la qualità delle collaborazioni internazionali e l'orgoglio per la scena musicale italiana. L'album, grazie a influenze lounge e jazz, evoca sensazioni di dolce vita e atmosfere vintage. Un disco che invita a riscoprire il piacere dell'ascolto facile e sofisticato. Scopri anche tu le vibrazioni sofisticate di Jet Sounds Revisited!

 Grandissimi. Con break quasi zappiani, senza mai diventare così pesanti. Adrenalina.

 Non si può cambiare il passato. Il tempo è fermo. Non succede nulla, fumiamoci sopra.

La recensione esalta 'Worst Case Scenario' come vero capolavoro dei dEUS, sottolineandone la freschezza, il mix di sperimentazione e pop, l’importanza storica per l’indie europeo. L'autore analizza con entusiasmo i pezzi simbolo e lo stile unico della band, invitando anche i non fan ad ascoltarlo. Scopri o riscopri questo capolavoro: ascolta subito Worst Case Scenario dei dEUS!

 Nirvana, Screaming Trees e Kyuss riuniti in una Band: il risultato è il miglior rock degli ultimi anni, senza alcun dubbio!

 Sono dei musicisti con le palle e guai a lasciarsi sfuggire uno solo dei loro concerti.

La recensione celebra un concerto memorabile dei Queens of the Stone Age a Berlino nel 2002. L'autore descrive con entusiasmo la presenza di musicisti d'eccezione e una scaletta ricca. Emerge l'energia del pubblico e la qualità tecnica della band, pizzicata anche da improvvisazioni sorprendenti. Un live imperdibile per ogni appassionato di rock. Scopri perché questo concerto è entrato nella leggenda: leggi la recensione completa!

 Più lo ascolti e più ti piace.

 "One By One", purtroppo ancora una volta, non raggiunge i livelli del mitico e lontano esordio "Foo Fighters" del 1995.

La recensione analizza One By One dei Foo Fighters, evidenziandone il distacco dal grunge in favore di sonorità indie rock. Pur non raggiungendo i fasti dell’esordio, l’album cresce con l’ascolto, grazie anche a influenze esterne e brani di spicco come All My Life e Come Back. Punti deboli: mastering rivedibile e alcune tracce meno ispirate. Nota di merito per il DVD Limited Edition. Scopri cosa rende One By One un album da rivalutare: ascoltalo e lasciati sorprendere!

 Conta solo accomodarsi sul divano, sotto una coperta, chiudere gli occhi e viaggiare con la musica nei loro sogni.

 La loro musica è così, o ti piace e ne vai golosamente matto, oppure non ti piace e non ti piacerà mai.

La recensione esalta 'It's a Love Cult' dei Motorpsycho, sottolineando la straordinaria capacità della band norvegese di fondere generi diversi come funk, jazz, blues, punk e rock. Considerati tra le eccellenze europee, i Motorpsycho sono celebrati per la loro costante sperimentazione e il loro umile spirito creativo. L'album viene descritto come un viaggio musicale senza confini, ideale per chi ama lasciarsi trasportare dalle emozioni. Scopri il viaggio musicale unico dei Motorpsycho con It's a Love Cult!

 L'impatto dei due bassi suonati per tutto il concerto (niente tastierine e campionatori questa volta) è mostruoso, si viene travolti.

 Dal vivo sono incredibili. Basta rumorini. Rock e violenza. Bravissimi.

La recensione racconta l'esperienza di un concerto dei Girls Against Boys a Monaco, evidenziando la forza devastante dei bassi e l'energia trasmessa sul palco. L'assenza di Eli viene compensata da Sohrab Habibion degli Edsel. Il set è dominato da rock diretto e senza fronzoli, con una performance intensa che supera persino le versioni in studio. Il consiglio finale: da non perdere assolutamente. Scopri la potenza dei Girls Against Boys dal vivo: non perderli quando passano nella tua città!

 Non c'è che dire. Cosa succede se Roni Size si incontra con Aphex Twin?

 In un mondo di cantastorie e pseudoinnovativi finalmente un momento di rottura, come solo Alec Empire ed il suo digital hardcore saprebbero fare.

La recensione celebra October, demo dei Nemiga Sun, come ventata di innovazione nella scena elettronica. Incrociando riferimenti come Roni Size, Aphex Twin e Alec Empire, l'autore loda il coraggio sperimentale e invita a diffonderlo prima dell'uscita ufficiale dell'EP. Un mix audace e consigliato agli appassionati del genere. Scopri e condividi October, un demo che rompe gli schemi della musica elettronica!

 "J Mascis è l’ultimo dinosauro del Grunge rimasto in circolazione e capace di rispolverare con invidiabile costanza e piacere questo genere anche nel nuovo millennio."

 "Certo è che 'Free so Free' non deluderà le aspettative del pubblico fedele alla geniale musica di J Mascis e al Grunge in genere!"

La recensione celebra 'Free so Free' come un vero ritorno alle origini grunge, mantenendo l'identità artistica di J Mascis pur mostrando aperture acustiche e maturità. L'album soddisfa i fan sia per i richiami nostalgici ai Dinosaur Jr. sia per le esplorazioni sonore più morbide, confermando Mascis campione della scena alternative-rock di fine millennio. Scopri perché Free so Free è imperdibile per ogni fan del vero grunge!

 "Eclettico è la parola. Ci sta dentro tutto, dalla cover di 'Brazil' a 'I hate hate'"

 "Il tutto è incredibilmente organico, e alla fine ne viene fuori un disco che è difficile definire con un'etichetta."

La recensione celebra la genialità di Cornelius e il suo album Point, definito eclettico, originale e difficilmente classificabile. L'autore sottolinea la varietà di influenze e la coesione dell'opera, capace di riassumere la musica contemporanea in modo ragionato e fresco. Un disco che lascia il segno per inventiva e qualità sonora. Scopri le sonorità uniche di Point di Cornelius e lasciati sorprendere!

 Più lo ascolto e più mi piace. Più mi piace e più mi esalto!

 Ce n’è per tutti quindi, sia per coloro che amano i vecchi o primi QOTSA che per quelli che hanno apprezzato le empiriche evoluzioni più recenti.

La recensione esalta Songs For The Deaf, terzo album dei Queens Of The Stone Age, definendolo un capolavoro stoner rock. Il disco alterna tracce dal sound retrò a sperimentazioni innovative, grazie anche ai contributi di Dave Grohl e Mark Lanegan. Vengono commentati i migliori brani, sottolineando la qualità della produzione e la duttilità del gruppo. Consigliato sia ai fan storici che ai nuovi ascoltatori. Ascolta Songs For The Deaf e lasciati conquistare dal sound dei QOTSA!

 Noi però siamo più permalosi e critici, recensori, e come tali ci preme evidenziare il pro e contro di questo concerto.

 Tutto sommato un bel concerto, da consigliare come serata romantica, anche se qualitativamente ancora da perfezionare.

La recensione descrive con vivacità l’esperienza al concerto di Badly Drawn Boy al Metropol di Berlino. Nonostante alcune imperfezioni, come le lunghe pause e problemi vocali, l’artista coinvolge il pubblico grazie a simpatia e scelta di brani iconici. L’atmosfera resta piacevole e la serata è raccomandata per chi cerca un concerto intimo e genuino. Vuoi scoprire come suona davvero Badly Drawn Boy dal vivo? Leggi la recensione completa!

 Non è facile trovare le parole giuste e gratificanti per descrivere Wiretap Scars, l’album d’esordio degli Sparta.

 ‘Wake up! Can you hear me?’ di ‘Cut Your Ribbons’, il primo brano dell’abum.

La recensione celebra Wiretap Scars degli Sparta come un album che segna la rinascita del rock. L'autore esprime grande entusiasmo, paragonando l'emozione provata all'ascolto a quella dei migliori debutti degli ultimi anni. Voce e chitarre vengono lodate per intensità ed equilibrio. Consigliato agli amanti del rock alla ricerca di nuove band iconiche. Lasciati travolgere dalla carica di Wiretap Scars: ascoltalo subito!

 Funk volgare come solo certi bassi anni '70 sapevano essere.

 Il groove che ti prende alla gola. La musica che ricorda agli uomini di avere la pancia e il culo.

La recensione elogia 'Organic Grooves - 4 (Live in New York)', sottolineando la fisicità del funk e il groove irresistibile del collettivo newyorkese. Tutto strumentale, l'album è un'esperienza da vivere con un impianto all'altezza, grazie ai suoi bassi profondi e potenti. Sconsigliato a chi non dispone di una buona sistema audio. Preparati per un viaggio sonoro: ascolta 'Organic Grooves - 4' a tutto volume!

 Il disco che mancava quest'anno è arrivato e si è manifestato in tutto il suo splendore.

 Questo disco ha il profumo del pane appena sfornato, che ti mette subito appetito.

La recensione celebra 'Evil Heat' dei Primal Scream come l'album mancante dell'anno, esaltando la presenza di collaboratori illustri come Kevin Shields e Kate Moss. L'autore evidenzia il mix tra suoni elettro-punk, melodie malinconiche e influenze retrò anni '80. Il disco viene posizionato poco sotto il capolavoro della band, risultando comunque sublime ed evocativo. Scopri perché Evil Heat è un viaggio musicale imperdibile: ascoltalo ora!

 Scarico, MP3. Ascolto. Piace. Cazzo, piace!

 In fondo non m'importa, è come se la suonassi io la musica.

La recensione racconta la scoperta casuale di 'Bunkka' di Paul Oakenfold alla FNAC, descrivendo un forte apprezzamento personale per l'album. Il recensore esprime il desiderio di avere più tempo da dedicare all’ascolto e riflette sul valore personale della musica. Il tono è intimo e coinvolgente, trasmettendo entusiasmo e curiosità verso nuove sonorità. Scopri anche tu cosa rende speciale ‘Bunkka’ di Paul Oakenfold: ascoltalo ora!

 Era da parecchi mesi (dai QOTSA per la precisione) che non assaporavo più 'l’amore al primo ascolto'...

 I Silt sono assolutamente un 'Geheimtip', un consiglio chicca per tutti gli amanti dell’indiepop analogico e minimalista.

La recensione esalta l’EP degli islandesi Silt, 'In Line', per la freschezza del loro noise-pop. Il sound, definito minimalista e coinvolgente, conquista già dal primo ascolto grazie ad arpeggi dolci, distorsioni melodiche e una voce mai banale. L’assenza di effetti digitali regala autenticità, mentre i riferimenti a band come Pavement, Afghan Whigs e Shellac aiutano a collocare il progetto tra le cose più interessanti e originali della scena indie europea. Scopri il fascino analogico dei Silt e lasciati conquistare dal loro noise-pop!