Vedere la notte che lascia spazio al giorno in questo posto, da soli in mezzo a chilometri di maestose rocce e vette è una sensazione unica.

 10 stelle cadenti irrompono per solo noi due mentre aspettiamo che la luce prenda il sopravvento.

La recensione narra un'indimenticabile avventura notturna al Massiccio del Brenta, dove il silenzio e la natura incontaminata regalano uno spettacolo unico all'alba. L'autore descrive l'attesa, l'emozione di camminare sotto cieli stellati e l'arrivo del giorno tra le pareti dolomitiche, vivendo appieno la magia di questo territorio lontano dalla folla. Scopri la magia del Massiccio del Brenta con un'escursione indimenticabile all'alba!

 Basta cazzo, ma questo non muore mai? Neanche di vecchiaia? Ma chi è Highlander?

 Se non ci siete mai andati una volta in questa fantastica casa? Neanche i tuoi scommetto se no a quest'ora eri orfano.. Va beh.. Dettagli..

La recensione critica aspramente il remake 'Venerdì 13' diretto da Marcus Nispel, evidenziando la trama scontata, i personaggi stupidi e la totale mancanza di originalità. Con un tono pungente e ironico, l'autore si scaglia contro le incoerenze narrative e le scelte poco convincenti del film. La pellicola risulta un'operazione deludente, priva di suspense e novità rispetto all'originale. Se ami i veri cult horror, evita questo remake e riscopri l'originale!

 La loro musica era così violenta e potente da non riuscire a rimanere impressa su disco.

 Quando la fantasia non ha limiti.

La recensione descrive con ironia e immaginazione 'Disco Vuoto' dei TDK, un album 'vuoto' che sfida le convenzioni dell'ascolto musicale. L'autore prende in giro l'idea di un disco senza musica, trasformandolo in un'esperienza artistica stimolante e creativa. Nonostante il titolo, il disco è celebrato per la sua potenza immaginaria e la fusione di generi. Un invito a superare i limiti del percepibile e ad apprezzare il valore della fantasia nella musica. Scopri l'ironia di TDK e lasciati sorprendere dal loro 'Disco Vuoto'!

 “In uno strumento a fiato ci metti la tua anima, il tuo fiato, qualcosa che ti viene da dentro.”

 “Se amate archi e Jazz, fatelo vostro senza pensarci due volte.”

La recensione celebra You’ve Changed di Fabrizio Bosso, un album che unisce jazz e archi con grande lirismo e profondità. L’artista, già pilastro del jazz italiano, si concede questa produzione ambiziosa e ricca di collaborazioni di alto livello. La musica trasmette emozioni intense e suggestioni poetiche, raggiungendo picchi elevati nell’interpretazione di standard celebri e brani originali. Un disco consigliato agli amanti del jazz sofisticato e appassionato. Scopri l’intensità di You’ve Changed, un capolavoro del jazz italiano!

 Lasciamo le orde dei fichetti a danzare come inetti sui loro quattro quarti da discoteca, convinti di poter raggiungere l'estasi penetrando in maniera fittizia l'aria e le creature attorno.

 L'eternità della musica è nascosta nell'eternità di queste canzoni. Dolore e passione, fame e sete, ubriachezza e lussuria, tenerezza e solitudine, amore ed odio feroce vivono fianco a fianco.

La recensione celebra Tim O'Brien e il suo album Songs From the Mountain, un'opera che raccoglie la tradizione americana old time con intensità e passione. L'autore apprezza la forza primordiale della musica, lontana dalle mode effimere contemporanee. I brani mostrano un vigoroso approccio strumentale e poetico, esprimendo emozioni profonde e storie antiche. L'album è definito come un invito a riscoprire la musica nata dalla sofferenza e dal bisogno, con un'intensità intatta nel tempo. Scopri l'anima autentica della musica tradizionale americana con Songs From the Mountain di Tim O'Brien.

 «Cosa può contenere un libro che non sia già nel titolo? Vale anche per la musica? Si può vivere di soli inizi?»

 «Nasce dal minimalismo di un pianoforte… immagini dalla memoria e te le sbatte addosso come solo la semplicità riesce a fare.»

L'album di Max Richter '24 Postcards in Full Colour' si presenta come una raccolta di brevi brani, o 'cartoline', che uniscono minimalismo pianistico a elementi elettronici. Ogni traccia dura circa un minuto e invita l'ascoltatore a riflettere sul valore del tempo e della memoria attraverso frammenti sonori. L'atmosfera è contemplativa, ma la brevità lascia all'ascoltatore spazio per immaginare e interpretare liberamente. Ascolta le suggestive cartoline sonore di Max Richter e lasciati trasportare dai piccoli momenti.

 Polveri di ali di farfalle, incendiano un tramonto-variopinto.

 Sioulette.

L'album Brewster's Rooster di John Surman, pubblicato nel 2009, è un'opera jazz ricca di atmosfere poetiche e suggestive. La collaborazione con artisti come John Abercrombie, Drew Gress e Jack DeJohnette contribuisce a creare un'esperienza musicale intensa e coinvolgente, capace di dipingere immagini sonore delicate e variopinte. Ascolta Brewster's Rooster per un'esperienza jazz intensa e poetica.

 «Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.»

 «È impressionante constatare come le cause di morte siano passate da circa un centinaio nel XVIII secolo alle tremila attuali, nonostante i progressi tecnologici.»

Il libro di Michael Largo analizza migliaia di certificati di morte negli Stati Uniti, offrendo un'enciclopedia dettagliata e illustrata di più di 400 cause di morte. L'approccio ironico e sorprendente rende accessibili temi delicati come la morte, mescolando dati storici e aneddoti curiosi. Non mancano spunti critici verso interessi economici che distorcono la realtà. Un'opera originale che stimola la riflessione attraverso un mix di serietà e leggerezza. Scopri l'insolita enciclopedia delle cause di morte che ti farà guardare la vita con altri occhi!

 Autori dotati di intuizioni uniche, eleganti quanto una danzatrice classica e potenti come un sollevatore di pesi.

 Disco di ricerca, disco di recupero. Ricerca di suggestioni ed emozioni e loro recupero attraverso una forte sollecitazione sensoriale.

La recensione celebra 'Suffocating the Bloom' degli Echolyn, album progressive del 1992. Il disco si distingue per la straordinaria tecnica strumentale, le influenze dei Gentle Giant e la suite epica finale. Le composizioni sono intricate ma accessibili, con testi profondi e un forte impatto emotivo. Un lavoro che richiede ascolti ripetuti per coglierne tutte le sfumature. Immergiti nell'ascolto di questo capolavoro progressive e scopri ogni dettaglio emozionante.

 Sua SantitàG ha infine dovuto cedere alle pressostatiche et pressanti pressioni inerenti le famigerate, finora irrisposte 10 DOMANDE.

 E' vero ché Lei ha promesso a quell'idiota dello sfasciacarrozze di favorire la sua carriera nello spettacolo (genere Horror) e/o in Politica?

La recensione dell'album "Cinque (x2) Domande al Presidente G" è scritta con un tono ironico e sarcastico che mette in discussione la figura del Presidente G tramite una serie di domande bizzarre. L'autore utilizza umorismo greve e riferimenti interni alla comunità di DeBaser per sottolineare un giudizio critico, quasi sprezzante, sull'opera e sull'artista. La valutazione complessiva è molto negativa, segnalata anche dal punteggio di 1/5. Scopri l'ironia pungente dietro l'album e leggi la recensione completa!

 "Dondestan è una creatura che si snocciola attraverso un corposo e ben focalizzato spettro di frequenze."

 "Un respiro caldo come i pensieri che accompagnano un vero guerriero durante il suo viaggio sulla Terra."

La recensione esalta Dondestan come uno dei vertici della carriera solista di Robert Wyatt, definendolo un album dal carattere spettrale e jazzistico, con testi intensi e un sound essenziale ma denso. Vengono sottolineati gli influssi sociali e politici che permeano i brani, la struttura ipnotica e il rapporto con la tradizione prog e Canterbury. L'autore considera Dondestan un viaggio musicale e spirituale, ricco di atmosfere rarefatte e profonde. Scopri il viaggio musicale e poetico di Robert Wyatt con Dondestan!

 Rock n’ roll come rito dionisiaco, come proiezione dell’irrazionale, come esperienza orgiastica.

 Ibridi costruiti su quest’alchimia non sempre funzionano a dovere. Ma quando funzionano, allora il risultato puzza di zolfo e di birra rancida.

La recensione descrive il live dei The Oblivians a Hana Bi come un'esperienza energica e intensa, radicata in un rock n' roll primitivo e appassionato. Pur non essendo trascinante come i loro esordi, la band mantiene una performance onesta e vigorosa. L'autore evidenzia l'atmosfera caotica e liberatoria del concerto, segnata da limiti esterni ma comunque autentica e coinvolgente. Scopri l’energia primordiale del rock live con The Oblivians!

 Un cesso.

La recensione analizza l'opera Fontana di Marcel Duchamp con un commento estremamente conciso e ironico. Il giudizio espresso è negativo e provocatorio, condensato in una sola parola che sottolinea il disappunto dell'autore. Scopri di più su Fontana e lasciati sorprendere dall'arte provocatoria di Duchamp!

 Un cesso.

La recensione analizza l'opera Fontana di Marcel Duchamp con un commento estremamente conciso e ironico. Il giudizio espresso è negativo e provocatorio, condensato in una sola parola che sottolinea il disappunto dell'autore. Scopri di più su Fontana e lasciati sorprendere dall'arte provocatoria di Duchamp!

 Non so davvero come cominciare. Per ora posso dirvi che vedo... Rosso.

 Scusate ma io non riesco ad ascoltare questo disco soltanto a causa della copertina!!!!!!!!!!!!!!

La recensione di TraumaCronico si presenta con un tono ironico e provocatorio, soffermandosi soprattutto sulla copertina di London Calling e sul suo significato politico. L'autore intreccia ricordi personali con commenti satirici, offrendo una lettura originale e fuori dagli schemi. Il giudizio positivo è espresso nonostante la critica estetica. Scopri una recensione unica e ironica di London Calling, entra nel mondo dei Clash!

 Nyman afferra il cadavere di Purcell, lo scuote, gli urla 'risvegliati', e Purcell sembra risvegliarsi.

 12 minuti di orgasmo musicale in cui si conclude questa messinscena barocca, con tanto di parrucconi, vestiti sgargianti e merlettati.

La recensione esalta l'album di Michael Nyman, che riesuma e riscrive con vigore le musiche barocche di Henry Purcell, fondendo minimalismo e tradizione con originalità. Questo disco viene considerato un lavoro definitivo e profondamente emozionante, capace di creare atmosfere intense, tra severità, inquietudine e commozione. La complessa strumentazione e l'approccio ritmico innovativo sono sottolineati come elementi distintivi. Ascolta questo capolavoro che unisce classicismo e modernità in un’esperienza musicale unica.

 Non vi lavate. Fumate. Vi drogate. Ballate come gli assatanati. Non andate in Chiesa. Mai. Ma non vi vergognate?

 Avevano ascoltato un disco degli Stooges, e ora, mi sa che i loro voti Carlo Martello non li avrà più...

La recensione usa una narrazione ironica e grottesca che intreccia la musica di The Stooges con vicende familiari e considerazioni su educazione e società. L'autore presenta con sarcasmo uno scontro generazionale e culturale, esprimendo una critica feroce verso i giovani rockettari e le loro abitudini, giudicate trasgressive ma considerate 'fuori controllo'. Alla fine si rivela una sensazione di disagio e incomprensione rispetto a quel mondo musicale. Scopri il lato ironico e critico del rock con questa recensione unica!

 Tu devi fare hip-hop! Non ti piace più l'hip-hop? Fai lo stesso l'hip-hop! Hai cominciato così e ora muori così!

 Comunque il disco non l'ho ascoltato ma fidatevi che è uno schifo, sulla fiducia, come fate di solito su 'sto sito!

La recensione esprime una forte delusione per l'album "Domani Smetto" degli Articolo 31, sottolineandone il cambiamento di stile lontano dall'hip-hop originale. L'autore rimprovera la band di essersi venduta, abbandonando le radici e il tema della strada in favore di un sound confuso e influenze estranee come le chitarre elettriche. Nonostante la valutazione positiva di 4 stelle, il contenuto è fortemente sarcastico e critico, mettendo in dubbio l'autenticità artistica della band. Scopri il destino di Articolo 31 con Domani Smetto: ascolta e giudica!

 "Died Pretty suonano rock senza fronzoli, quello che ci immaginiamo stia in paradiso."

 "Un cantante... Ronald S. Peno, con il carisma di uno sciamano, a volte tenue, a volte iracondo, ma sempre ispirato."

La recensione celebra 'Free Dirt' dei Died Pretty come un pezzo imprescindibile del rock australiano anni '80. L'album, prodotto da Rob Younger, unisce rock crudo, psichedelia e melodie evocative, con performance ispirate di Ronald S. Peno e la band. Le canzoni, potenti e ricche di pathos, rappresentano un salto qualitativo e una testimonianza della vitalità del rock di quel periodo. Un disco senza momenti deboli che incarna passione e sincerità. Ascolta ora 'Free Dirt' e riscopri il cuore pulsante del rock australiano!

 UNO, UNA ineluttabile noia senile in UNA latente salsa letteraria.

 Voto: UNO

La recensione valuta l'album 'Uno' dei Marlene Kuntz con severità, descrivendolo come noioso e carente di energia. L'autore esprime una critica pungente e sarcastica, sottolineando una sensazione di stanchezza artistica e di un approccio letterario poco efficace. Scopri se 'Uno' dei Marlene Kuntz fa per te leggendo la recensione completa!