Un tradizionale approccio cantautorale si mescola con l’esperienza della Internet music e con contorni di genere parecchio sfumati.

 "The Long and Short of It" è a tutti gli effetti un incantevole “secondo debutto” per quickly, quickly, un lavoro che mostra un potenziale sconfinato e una creatività fuori dal comune.

Quickly, Quickly, alias di Graham Jonson, presenta con "The Long and Short of It" un album maturo che mescola jazz fusion, cantautorato e influenze lo-fi. L'opera mostra una crescita stilistica e una produzione curata, pur con qualche incertezza vocale. Il disco emerge per varietà, atmosfere nostalgiche e arrangiamenti raffinati, evocando artisti come Elliott Smith e Frank Ocean. Un secondo debutto che conferma il talento e il potenziale dell'artista underground. Scopri l’elegante e innovativo mondo sonoro di quickly, quickly con questo album unico.

 Dal ritornello non è stato difficile scoprire questa gemma.

 Il più banale pop di quei tempi riesce a fondersi in un perfetto fusion, con fraseggi prog-onirici e inaspettate soluzioni stilistiche.

La recensione scopre Enzo Carella oltre il successo sanremese con 'Barbara', evidenziando l'album 'Fosse vero' come una gemma del pop italiano anni '70. L'opera fonde pop banale con fusion prog imprevedibile, supportata dai Goblin. Il testo mette in luce le influenze di Battisti/Panella e racconta aneddoti sulla carriera di Carella, invitando a riscoprire i suoi lavori. Ascolta 'Fosse vero' di Enzo Carella e scopri un capolavoro nascosto del pop italiano!

 Nulla a cui una qualche forma mnemonica o razionale possa appigliarsi, si viene tramortiti passivamente da suoni che arrivano, si impiantano nel subconscio.

 Una 'Alle Cinque Della Sera' marchiato sulla carne viva, un balletto splendente di morte, polvere e sangue per spettri.

La recensione di 'Look Into Me' di :zoviet*france: esplora un album oscuro e complesso, dove i ventiquattro minuti di 'Cair Camouflet' sono un’esperienza sonora immersiva e disturbante. L’opera si presenta come un balletto di morte fatto di suoni sfuocati, rituali inquietanti e atmosfere tribali. L'album lascia un’impressione profonda e indelebile, evocando il dolore e il mistero evocati dalla poesia di Federico García Lorca. Scopri l’oscura potenza sonora di 'Look Into Me' di :zoviet*france: oggi stesso!

 La fine non è una sconfitta, tu non piangere, sorridi soltanto.

 Il mostro muore ma muore ancora affamato, ha fatto un pieno di vite.

La recensione di Era Ora di Alessandro Aronadio si focalizza su un percorso emotivo intenso e poetico. Il testo evidenzia un finale carico di brividi e un contrasto tra la fine e la speranza. Il messaggio invita a non piangere ma a sorridere, trasformando la fine in un momento di luce e serenità. Un'opera che stimola una profonda riflessione esistenziale. Scopri la profondità emotiva di Era Ora, guardalo ora!

 Oggi, decisamente, ascolti i Secoli Morti per quello che suonano, non per chi ci suona.

 "Sanguina" suona, gente. Eccome.

Sanguina, terzo album dei Secoli Morti, rappresenta la maturazione di un progetto inizialmente scettico dovuto alla giovane età del batterista Edo. La band ha superato i pregiudizi con un suono complesso, che mescola hardcore, punk e spunti di metal e gospel. La produzione e la scrittura di Walter, Mattia ed Edo mostrano solide capacità compositive e un’intensa introspezione lirica. Un lavoro che guadagna rispetto e attenzione nel circuito punk italiano. Ascolta Sanguina dei Secoli Morti e scopri il nuovo volto del punk italiano!

 Una trama "a la Genesis" vecchia maniera, ma con suoni contemporanei e arrangiamenti notevoli.

 Melodie semplici ma che rimangono in testa, soprattutto quella principale, molto accattivante.

La recensione evidenzia l'evoluzione musicale di Basset Band in The Mirror, un brano che unisce la tradizione del progressive rock influenzato da Genesis a sonorità moderne. Sono apprezzati gli arrangiamenti e le melodie semplici ma memorabili, che invogliano a più ascolti. Nonostante qualche difetto in lavori precedenti, questo pezzo emerge come particolarmente riuscito e coinvolgente. Ascolta The Mirror di Basset Band e scopri un prog rock moderno che conquista al primo ascolto!

 «Come opporre resistenza a questo flusso sonoro che mi cagiona uno stato di trance, a metà strada fra il mondo onirico e la condizione psichedelica?»

 «Se un tale album risulta avvolgente la ragione sta nella magia insita nelle note sprigionate lungo i solchi del vinile.»

La recensione esplora l’album "Village of the Pharoahs" di Pharoah Sanders, sottolineandone la potente atmosfera ipnotica e le suggestioni africane create dal mix di strumenti. L’autore lo definisce un’opera minore, ma affascinante, capace di immergere l’ascoltatore in un viaggio sonoro unico. La riflessione parte da un confronto con la musica rap contemporanea, portando a un apprezzamento della genialità nel jazz sperimentale. Ascolta Village of the Pharoahs e lasciati trasportare nel viaggio ipnotico di Pharoah Sanders.

 Ho speso più di 300 euro (echissene direte voi, sticazzi replico io).

 La prossima volta caro George Hardie, però non dimenticarti l’indaco e se ti è andata di culo che alcuni bravi critici lo hanno fatto passare per un’ idea fighissima, ammettilo.

La recensione descrive con ironia e passione il cofanetto per il 50° anniversario di 'The Dark Side of the Moon' dei Pink Floyd, mettendo in luce i molti formati inclusi e dettagli delle copertine. Con osservazioni pungenti sui brani e sulla storia della band, l'autore offre un racconto personale e critico del prodotto, senza rinunciare ad aneddoti divertenti e a una buona dose di scetticismo. Scopri tutti i dettagli del cofanetto e rivivi il mito di Pink Floyd!

 Riderless Horse è quello che succede quando non si ride più, il nostro sole si eclissa e non si ha più voglia né di ballare né di lavorare a maglia.

 Afterwards, l’ultima canzone del disco, si chiude con i versi: "I want to live / Sono pronta a vivere". Un piccolo monumento alla capacità dello spirito di sopravvivere nonostante tutto.

La recensione evidenzia l'intensità emotiva di Riderless Horse, nuovo album di Nina Nastasia, che racconta l'amore tossico e la sofferenza con delicatezza folk. Grazie alla produzione di Steve Albini e all'uso sapiente di voce e chitarra acustica, l'album trasmette una struggente sincerità. L'ascoltatrice si lascia conquistare dal disco, considerandolo un monumento alla resilienza e alla capacità di sopravvivere al dolore. Ascolta Riderless Horse e lasciati coinvolgere dalla sua struggente profondità.

 "'Kleenex' è la traccia migliore del disco, con synth meravigliosi e una voce incisiva e sicura."

 "'Il Lungo Addio' tratta depressione e insoddisfazione in maniera azzeccatissima, uno dei migliori testi di Faust'O degli anni settanta."

La recensione approfondisce il secondo disco di Faust'O, 'Poco zucchero', evidenziandone le influenze new wave e l'innovazione nei synth. Pur riconoscendo qualche citazione e traccia radiofonica meno riuscita, il disco è considerato fondamentale per la maturazione artistica dell'autore. Tra i brani spicca 'Kleenex', definita la traccia migliore. L'album presenta una poetica interessante, seppur leggermente indebolita da elementi esterni. Scopri l'evoluzione di Faust'O ascoltando 'Poco zucchero', un classico della new wave italiana.

 Il presente indicativo del verbo "zombare", ma vi rendete conto?

 Un distillato assurdo di "notti di morti viventi", "case" necronomiconate, Cannibal holocaust mancati, carta carbone di fumetti "oltretomba" degli anni '70.

La recensione esalta con tono ironico e surreale il film "Io Zombo, tu Zombi, lei Zomba" di Nello Rossati, definito un cult trash italiano. Il film mescola parodia horror, atmosfere kitsch e richiami alle produzioni splatter anni '70, offrendo un'esperienza visiva fuori dal comune. La presenza di attori iconici come Cochi Ponzoni e la Gianna Lou Müller rafforza il fascino grottesco del film, rendendolo imprescindibile per gli amanti del cinema di genere italiano e del trash. Consigliato agli appassionati di horror irriverente e demenziale. Scopri il lato più folle e kitsch dell'horror italiano, guarda "Io Zombo, tu Zombi, lei Zomba"!

 Exhibition of Love, The Heat e Overtones sono pezzi a cui non si può dire nulla.

 È un disco molto bello che però per apprezzarlo ha bisogno di più ascolti.

Love Story di Faust'O, uscito nel 1985, è un mini album di pop sperimentale con influenze dei P.I.L. Alcune tracce sono notevoli e godibili fin da subito, mentre altre richiedono più ascolti per essere apprezzate. Nonostante qualche pezzo sottotono, l'album è considerato uno dei lavori meno valorizzati del cantautore italiano. Scopri i dettagli nascosti di Love Story, ascolta e riscopri Faust'O!

 Siamo qui, siamo negri. Siamo vivi. Abbiamo del potenziale.

 Fuck da police! Il rap puro, o spurio, l’embrione, sono loro, sono i N.W.A: ora andate, e ditelo anche ai vostri amici.

La recensione racconta la forza e la rabbia dei N.W.A., pionieri del gangsta rap negli anni '80, segnati da successi, contrasti e tragedie personali. Straight Outta Compton emerge come un ritratto crudo e potente della lotta contro il razzismo e la brutalità poliziesca. Il film celebra l'energia rivoluzionaria del gruppo, evidenziando la loro eredità musicale e culturale. Scopri la rivoluzione musicale e sociale dei N.W.A. con Straight Outta Compton!

 È il sound di un alchimista post-moderno. Tramuta in percorsi imprevisti strade ampiamente battute.

 Ogni frame potrebbe essere in altri dischi, ma è solo qui che trova una collocazione altra.

La recensione celebre Space Is Only Noise di Nicolas Jaar come un album d'esordio magistrale, capace di creare un viaggio sonoro unico e coerente. Le tracce si intrecciano in un paesaggio musicale tra ambient-pop, downtempo e glitch-hop, con atmosfere misteriose e suggestive. L'autore mette in luce la raffinata composizione e la capacità di catturare dettagli preziosi come in un film, esaltando la sensibilità artistica di Jaar. Un disco dalle molte sfaccettature che si distingue per originalità e profondità. Ascolta ora Space Is Only Noise e immergiti in un viaggio sonoro straordinario.

 Per sempre mi dico che non capirò questo disco. Perché per il sottoscritto segna la tragedia dei limiti dell’età, delle orecchie, delle connessioni neuronali.

 Quando il post-punk riesce a fondersi a ninne nanne sotto acidi per me la cifra stilistica è quella dei giganti.

La recensione esplora l'album d'esordio dei The Walkmen, 'Everyone Who Pretended to Like Me Is Gone', enfatizzando la sua atmosfera nevrotica e invernale. Viene descritta la solitudine percepita dall'autore, riflessa nelle sonorità post-punk dell'album e nella voce particolare di Hamilton. Nonostante la complessità del disco, l'autore promette di riascoltarlo con orecchie nuove. Un lavoro che mescola nostalgia, cruda realtà e sperimentazione sonora. Scopri il post-punk evocativo dei The Walkmen, ascolta ora!

 "Neon nights è la celebrazione di 20 anni di un disco che abbracciava electro, pop, ma anche 80's, retro, urban e dance."

 "La versione 2023 contiene un box di 7 cd con inediti mai usciti, remixes, strumentali e bootlegs, quanto ogni fan può volere."

L'edizione speciale per i 20 anni di Neon Nights celebra il successo europeo dell'album dance-pop di Dannii Minogue, sorella di Kylie. La release include l'album originale, sette cd con inediti e remix, diversi formati fisici rari e memorabilia con autografi. Un tributo ideale per i fan e occasione di rilancio della cantante australiana. Scopri l'edizione speciale e rivivi i successi di Neon Nights con Dannii Minogue!

 Se non c'è traccia di punk non ce n'è neppure di tutta la plastica che da lì a qualche anno sommergerà il pop e soffocherà ogni traccia di fantasia.

 Bebe me la fa conoscere solo qualche mese fa la Hozac. Solo fossi stato più attento, l'avrei conosciuta ai tempi in cui Joey Ramone ne parla come la ragazza dagli occhi color Windex.

La recensione esplora l'EP 'Covers Girl' di Bebe Buell, un progetto musicale uscito nel 1981 e prodotto da Ric Ocasek e Rick Derringer. L'autore racconta il suo personale percorso di scoperta di Bebe, enfatizzando la qualità e l'eclettismo delle cover proposte. Viene contestualizzata la figura di Buell, considerata musa di molti artisti punk e rock. L'EP viene apprezzato per il tono pop che evita la banalità degli anni successivi, con invito anche alla lettura del libro 'Playboy Stories' per approfondire il background culturale del personaggio. Scopri l'EP Covers Girl di Bebe Buell e lasciati sorprendere dalla sua musica unica!

 “Sembri un Elvis venuto dall’inferno”, ma forse parla di se stesso.

 “Mother Juno è un disco audace e potente, sinuoso e velenoso come un crotalo in agguato tra le rocce del deserto.”

Mother Juno, album del 1987 dei Gun Club, segna un cambio di rotta nel loro stile grazie alla produzione di Robin Guthrie. L’opera mantiene l’intensità lirica e musicale, con atmosfere oscure che riflettono la tormentata anima di Jeffrey Lee Pierce. Nonostante alcune critiche iniziali, l’album è oggi riconosciuto come una pietra miliare che fonde punk, blues e un tocco europeo. Pierce offre testi intensi e musiche potenti che raccontano temi di sofferenza, alienazione e autodistruzione, confermando il suo ruolo unico nel panorama rock. Ascolta Mother Juno per scoprire il lato più oscuro e potente del punk blues!

 Tante critiche ingiuste per questo album, a mio avviso esagerate.

 In definitiva possiamo dire che questo "MOSTRO" è un disco rock, glam rock e non grunge come erroneamente definito da molti critici musicali.

La recensione di Monster dei R.E.M. esalta un album spesso frainteso e criticato ingiustamente. Nonostante uno stile diverso, rimane fedele al sound della band. Brani come "What’s The Frequency Kenneth?" e "Let Me In" emergono come pezzi chiave. La dedica a River Phoenix e la contestualizzazione storica arricchiscono l’analisi, conferendo all'album uno status di capolavoro rock e glam rock. Ascolta Monster e riscopri un capolavoro rock spesso ignorato!

 “Schifano ti costringe a pensare al tempo e allo spazio.”

 “Il gesto non è più intrappolato dalla lentezza, nasce da un’esigenza imminente e immediata.”

La recensione celebra l’opera Tempo Moderno di Mario Schifano, sottolineandone l’essenzialità e la profondità stilistica. L’artista si ispira a correnti internazionali e traduce in modo unico cromatismi e forme primarie. L’opera riflette l’urgenza e la spontaneità del gesto pittorico, rendendola un simbolo riconosciuto anche nel mercato internazionale dell’arte. Scopri il mondo di Mario Schifano e lasciati ispirare dalla sua arte essenziale e profonda.