"Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista" "Lonerism", secondo lavoro della band australiana, prosegue sulla scia del precedente "Innerspeaker", esplorando territori musicali vicini (per fare esempi concreti) a Flaming Lips e MGMT.

Gli aspetti principali del sound del gruppo rimangono pressoché invariati: sezione ritmica prorompente, uso massiccio (e a volte abuso) di tastiere e voce (in certi casi lagnosa) che scandisce liriche di buon livello. Proprio le liriche sono il punto più distante dal primo album. Si nota, infatti, un netto miglioramento - anche per le tematiche trattate - nel songwriting di Parker. "Lonerism", registrato quasi esclusivamente da quest'ultimo, è un'album vicino alla psychedelia unita a un raffinato gusto pop, che si nota in brani come "Apocalypse Dreams" e "Mind Mischief". Non mancano episodi più rock come lo stoner di "Elephant" o brani più elettronici come "Why Won't They Talk to Me". Quando l'album sembra diminuire in termini di efficacia arriva "Keep On Lying", pezzo dove torna protagonista la chitarra e peculiare nella presenza di voci e risate in sottofondo.

In conclusione si può dire che i Tame Impala superano in maniera positiva il difficile esame del secondo disco, riuscendo a rendere moderni gli stilemi di un genere come la psichedelia che si appresta a compiere 50 anni.

Elenco tracce e video

01   Sun's Coming Up (05:20)

02   Nothing That Has Happened So Far Has Been Anything We Could Control (06:01)

03   Apocalypse Dreams (05:56)

04   Keep on Lying (05:54)

05   Music to Walk Home By (05:12)

06   Feels Like We Only Go Backwards (03:12)

07   Be Above It (03:21)

08   Endors Toi (03:06)

09   Elephant (03:31)

10   Why Won't They Talk to Me? (04:46)

11   Mind Mischief (04:31)

12   She Just Won't Believe Me (00:57)

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Altre recensioni

Di  DonCallisto

 Il primo aggettivo che mi sovviene parlando di questo disco è “fresco”.

 “Elephant è la classica traccia da viaggio notturno in macchina con la radio a palla, gli amici dietro che bevono birra e tu che ti senti un po’ Dio.”