Un viaggio allucinato in qualche angolo remoto della testa. Specialmente se si è stati svegli tutta la notte a fissare il soffitto in attesa dell'abbraccio di Morfeo, abbraccio ricevuto solo verso le sei di mattina per un'oretta scarsa. E, siccome il mio unico amore negli ultimi tempi sembra essere la musica, ripeschiamo dai meandri del pc la prima fatica firmata The Mars Volta.

Alla base c'è la storia di un tentato suicidio, un mix di morfina (quella che servirebbe a me...) e veleno per topi che porta l'aspirante suicida in uno stato di coma profondo in cui ha varie visioni. Un pò come me stamattina. O dopo qualche leggendaria serata alcolica in cui è già tanto se non ho iniziato a vedere i draghi intorno a me.

Mi è difficile mettere in evidenza una traccia rispetto ad un'altra. Forse la mia preferita è "Roulette Dares (The Haunt Of)": l'ecletticità in musica, un delirio progressive nel vero senso della parola.

Da "Son Et Lumiére" fino a "Take The Veil Cerpin Taxt" l'album è un trip mentale. Degna di nota, la chitarra allucinata di Omar Alfredo Rodriguez-Lopez, gli accordi associati tra loro quasi in maniera illegale. Invidia, tremenda invidia.

La voce da sturbo di Cedric Bixler Zavala, potente ed erotica (sì, non sto proprio a posto mentalmente). Una delle voci più cariche e sexy della storia.

La rivoluzione musicale, un mix indefinito di generi (tra i quali il prog, il noise, il free-jazz), un caos assoluto dal quale emerge una perfezione quasi completa.

Una dimensione sospesa tra il sogno e la realtà. Dei flash di immagini varie e confuse. Lo scenario cambia in continuazione, senza fermarsi mai. E' un folle turbamento interiore. Una visione tormentata e sognante a tratti. Un tunnel di luci e ombre.

"De-Loused In The Comatorium" è dall'inizio fino alla fine un opera d'arte espressionista. L'espressione dell'inconscio umano e di un'anima fuori di sé dalla rabbia e dalla disperazione.

L'ideale davanti al primo caffè della giornata (il primo di una lunga serie).

The Mars Volta, fedeli compagni dei miei deliri. Ad occhi aperti e senza l'aiuto di sostanze, ma pur sempre deliri.

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