Bè, quando ho visto la copertina di questo disco ho pensato che, fossi stato una ragazza, mi sarei facilmente innamorata di questo (purtroppo) sconosciuto Vert: prima di tutto perché è un musicista (ed è bravo) e poi al primo sguardo mi ha suggerito immediatamente una perfetta sintesi tra il bel faccino televisivo di Justin Timberlake ed il fascino intellettuale e maturo di Micheal Stipe. Ma chiudo qui la parentesi estetica…

Chi diavolo è Vert?

Vert (al secolo Adam Butler) è un varissimo e validissimo musicista e cantante inglese, ora stabilitosi a Colonia: partito con un'elettronica di lontana scuola Warp, con questo suo, per ora, ultimo album approda alle rive di uno sghembo pop cantautorale. Qualcosa che può suonare come un incrocio genuino e spiazzante di Tom Waits, cLOUDDEAD ed orecchiabilità alla Beck.

Qualche spruzzata d'elettronica resta in giro qua e là per l'album (Andi Toma dei Mouse On Mars è amico del nostro ed assiduo collaboratore, anche in questo Some Beans & An Octopus), ma a farla da padrone è un suono live dominato dal pianoforte e da un'attitudine assai swing. Quasi una moderna rivisitazione del genere meticcio per eccellenza: il ragtime. Si parte con due standard eccellenti nel mischiare rap, jazz dondolante ed un'urgenza comunicativa non indifferente: la spionistica Gretchen Askew e la tachicardica Velocity. Nello svilupparsi questo disco mostra infinite sfaccettature: la ninna-nanna tenerissima e perfetta October, la misteriosa ed affascinante The Familiar Girl… Yrs suona come i Subtle cui hanno regalato un pianoforte nuovo e se ne sono innamorati.

Ma tra un colpo di genio e l'altro sorge spontaneo un dubbio (positivo): non è che siamo di fronte al più accreditato erede di sua scalcinata maestà Tom Waits?

"Ai posteri l'ardua sentenza"…

 


  • Recensione: Opera:
    a me sembra brutto forte...
  • Ghemison
    26 dic 06
    Recensione: Opera:
    il disco?
  • Recensione: Opera:
    no, lui!
  • Ghemison
    26 dic 06
    Recensione: Opera:
    ah ok...
  • oceansize
    26 dic 06
    Recensione: Opera:
    Questa proposta l'hai presentata bene.
  • Ghemison
    26 dic 06
    Recensione: Opera:
    Grazie.
  • Ghemison
    26 dic 06
    Recensione: Opera:
    una questione importante: se la recensione è ben scritta ma esprime gusti diversi dai propri, bisogna votarla positivamente o negativamente? Bisogna considerare più i gusti del recensore o la sua bravura nell'esprimerli?
  • Kid_A
    26 dic 06
    Recensione: Opera:
    Ho sentito un gran bene di questo album..ma trovarlo è una impresa. Ghemison bravo, anche se non eccelso stavolta..
  • Kid_A
    26 dic 06
    Recensione: Opera:
    Appunto...
  • Ghemison
    27 dic 06
    Recensione: Opera:
    thanx... bè, si trova su qualsiasi e-store o sul sito della casa discografica: www.sonig.com
  • sorciopeloso
    27 dic 06
    Recensione: Opera:
    chiaramente il voto per la recensione va dato al di là dei propri gusti musicali, ché quelli sono legati al voto al disco; ma poi tanti mettono 1 al recensore per la sua scelta perché non hanno capito un cazzo, e magari nemmeno la leggono, la recensione. detto questo effettivamente maledettaprimavera non ha torto
  • Ghemison
    27 dic 06
    Recensione: Opera:
    secondo è colpa della bassa definizione.
  • ZiOn
    27 dic 06
    Recensione: Opera:
    So much interesting.. To be tested! ;-)
  • musicalrust
    31 gen 23
    Recensione: Opera:
    Disco molto carino... non immaginavo che fosse stato recensito ( e anche bene) su queste pagine... Tom Waits meets Beck con un pò di sana follia ... ascoltare per credere.

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