"HE'S OUTRAGEOUS, HE SCREAMS AND HE BAWLS" ovvero Ziggy goes to Hollywood
Autunno 1972. Finalmente David Bowie ha avuto quello che voleva: il successo. Grazie all'eccellente album sulle avventure di Ziggy Stardust, alieno ambiguo e teatrale magistralmente intepretato dal cantante stesso, Bowie è diventato un idolo dei teenagers. Ha influenzato la moda dell'anno, e degli anni a venire, ispirandosi a Marc Bolan, al teatro giapponese e ad un'infinità di altre suggestioni. Ha forgiato una nuova avanguardia fatta di ironia sul personaggio della rock-star e sintesi elettrico-orchestrali. E, cosa non meno importante, è sbarcato in America.
Il tour con gli Spiders (Mick Ronson, Woody Woodmansey e Trevor Bolder) lo porta in ogni angolo degli States, ma più che influenzare le sonorità d'oltreoceano, sarà il contrario: durante lo stancante viaggio Bowie tiene un diario, una sorta di appunti d'impressioni sugli USA e il suo mondo di stelle del cinema, di party, di club esclusivi, ma anche di grattacieli e di strade. Questa America più immaginata che reale permea la scrittura e le sonorità dell'artista, che tra dicembre e gennaio fa la spola tra New York e Londra per lavorare ad un nuovo progetto e ad un nuovo personaggio. Certo nel frattempo non ha dormito sugli allori: oltre al tour e alle sessioni radiofoniche ha lavorato ai nuovi album di Iggy Pop, Lou Reed e Mott The Hopple e ha conosciuto il pianista d'avanguardia Mike Garson: tutte esperienze che a loro modo entreranno nella sua arte.
13 aprile 1973: dopo una travagliata fase di scelta per il titolo, Aladdin Sane viene lanciato sul mercato. Quel giorno David Bowie si trova ad Hiroshima, ultima tappa dello Ziggy Stardust Tour prima del ritorno in patria. L'immagine che meglio di ogni altra interpreta e simbolizza il sound di Bowie è quella che il nostro ha pitturata sul volto in copertina: un fulmine. Ci accorgiamo fin dal primo brano, "Watch That Man", della differenza da Ziggy Stardust: il pulito estetismo alieno ha lasciato spazio ad un suono sporco, grattato, ruvido, distorto. Il cantato si fa ancora più perverso e in "Cracked Actor" sfiora una geniale volgarità. I testi parlano di personaggi assurdi, clowneschi, per certi versi loureediani, più "solidi" delle ombre del precedente concept. Ma ci sono anche le raffinatissime movenze classiche e free-jazz di Garson, che da' il meglio di sè nell'esasperata coda della title track, nel capolavoro "Time" e nella superba "Lady Grinning Soul". In "Drive-In Saturday" sono i fiati a fare il loro gioco, ma la cosa più straordinaria rimarrà sempre lo stile della voce: il futuro Duca Bianco da' grandissima prova di maturazione nell'unire falsetti, bassi e recitazione.
In "Panic In Detroit" cori angoscianti, ritmiche tribali e distorsioni animalesche costruiscono un panorama apocalittico e isterico dove si inseguono Che Guevara, slot machines, polizia e autografi. "Time", uno dei più alti livelli raggiunti non da Bowie ma dal rock in assoluto, sembra uscita da un bordello di New Orleans, è decadente, è fatta di fogne e lustrini, di New York Dolls e porte dei sogni, è vanitosa tanto che "si piega come una puttana, cade masturbandosi a terra". "The Prettiest Star", spensierata, ballabile e malinconica, torna sul campo inglese, è dedicata alla futura moglie Angie (la stessa di "Angie" degli Stones), ma sembra cucita su misura per Marc Bolan dei T-Rex. "Let's Spend The Night Together" concretizza in una cover validissima e sensualmente gaia il fantasma che aleggiava nei riff di Ronson, ossia quello dei Rolling Stones. "The Jean Genie", primo singolo del disco e vera hit dell'anno, è un torrido e movimentato blues ispirato al drammaturgo Jean Genet e all'amico Iggy Pop e caratterizzato dall'impatto hard del riff di provenienza delta-blues che salta tra i palazzi di New York come un folletto impazzito. La canzone farà tanto successo da essere replicata in quasi tutti i tour di Bowie, fino all'energica interpretazione insieme a Billy Corgan nel 1997. L'opera si chiude con "Lady Grinning Soul", una ballata latina disegnata sul profilo della femme fatale, dove su un raffinatissimo tappeto pianistico si riuniscono chitarre acustiche, lievi distorsioni, sassofono e voce torrida, per raggiungere uno spazio immaginifico tra Scott Walker e la Spagna.
Inutile dire che il disco è una pietra miliare nel panorama "pop-rock" (a partire dalla leggendaria copertina che entra meritatamente nell'olimpo della pop-art) e rimane fondamentale e ancora attualissimo per chiunque voglia conoscere non solo Bowie ma la strada intrapresa dalla musica dagli anni '70 in poi. Inoltre la versione doppio cd pubblicata nel 2003 in occasione del trentesimo anniversario dalla sua uscita è impreziosita da gemme quali "John I'm Only Dancing", "All The Young Dudes", già famosi 45 giri, e ripescaggi live dell'autunno di Ziggy Stardust.
Come Dorian Gray, dalla musica alla vita: una primavera di eccessi!
Da "Time""Tempo — Aspetta dietro le quinte, parla di cose senza senso, il suo copione siamo tu ed io, ragazzi. Tempo — Si piega come una puttana, cade masturbandosi a terra, le sue beffe siamo tu ed io, ragazzo (...). Il cecchino nel cervello, che rigurgita fogneincestuoso e vanitoso, e molti altri nomi. Guardo l'orologio, fa le 9 e 25 e penso: "Oh Dio, sono ancora vivo"(...) Tu — non sei una vittimaTu — solo un grido di noiaTu — non puoi sfrattare il tempo (...) Smetterla è difficile, ma vivere nel buio è odioso. Avevo tanti sogni, ho avuto tanti successi ma tu, amore, eri gentile, ma l'amore ti ha lasciata senza sogni, la porta per i sogni era chiusa, il tuo parco era davvero senza sogni. Forse ora stai sorridendo, sorridendo attraverso questa oscurità ma tutto quello che avrei potuto darti è la colpa di sognare"
Testi e traduzioni da www.velvetgoldmine.it, informazioni cronologiche da "David Bowie - L'Enciclopedia" di Nicholas Pegg (ed. ArcanaMusica)
Elenco tracce testi samples e video
02 Aladdin Sane (05:07)
Watching him dash away
Swinging an old bouquet
Dead roses
Sake and strange divine
Uh-uh-uh-uh-uh-uh
You'll make it
Passionate bright young things
Takes him away to war
Don't fake it
Sadden glissando strings
Uh-uh-uh-uh-uh-uh
You'll make it
Who will love Aladdin Sane
Battle cries and champagne just in time for sunrise
Who will love Aladdin Sane
Motor sensational
Paris or maybe hell
I'm waiting
Clutches of sad remains
Waits for Aladdin Sane
You'll make it
Who will love Aladdin Sane
Millions weep a fountain, just in case of sunrise
Who will love Aladdin Sane
We'll love Aladdin Sane
Love Aladdin Sane
Who will love Aladdin Sane
Millions weep a fountain, just in case of sunrise
Who will love Aladdin Sane
We'll love Aladdin Sane
We'll love Aladdin Sane
04 Panic in Detroit (04:25)
He looked a lot like Che Guevara, drove a diesel van
Kept his gun in quiet seclusion, such a humble man
The only survivor of the National People's Gang
Panic in Detroit, I asked for an autograph
He wanted to stay home, I wish someone would phone
Panic in Detroit
He laughed at accidental sirens that broke the evening gloom
The police had warned of repercussions
They followed none too soon
A trickle of strangers were all that were left alive
Panic in Detroit, I asked for an autograph
He wanted to stay home, I wish someone would phone
Panic in Detroit
Putting on some clothes I made my way to school
And I found my teacher crouching in his overalls
I screamed and ran to smash my favourite slot machine
And jumped the silent cars that slept at traffic lights
Having scored a trillion dollars, made a run back home
Found him slumped across the table. A gun and me alone
I ran to the window. Looked for a plane or two
Panic in Detroit. He'd left me an autograph
"Let me collect dust." I wish someone would phone
Panic in Detroit
05 Cracked Actor (03:01)
I've come on a few years from my Hollywood Highs
The best of the last, the cleanest star they ever had
I'm stiff on my legend, the films that I made
Forget that I'm fifty cause you just got paid
Crack, baby, crack, show me you're real
Smack, baby, smack, is that all that you feel
Suck, baby, suck, give me your head
Before you start professing that you're knocking me dead
You caught yourself a trick down on Sunset and Vine
But since he pinned you baby you're a porcupine
You sold me illusions for a sack full of cheques
You've made a bad connection 'cause I just want your sex
Crack, baby, crack, show me you're real
Smack, baby, smack, is that all that you feel
Suck, baby, suck, give me your head
Before you start professing that you're knocking me dead
06 Time (05:15)
Time - He's waiting in the wings
He speaks of senseless things
His script is you and me boys
Time - He flexes like a whore
Falls wanking to the floor
His trick is you and me, boy
Time - In Quaaludes and red wine
Demanding Billy Dolls
And other friends of mine
Take your time
The sniper in the brain, regurgitating drain
Incestuous and vain, and many other last names
I look at my watch it say 9:25 and I think Oh God I'm still alive
We should be on by now
We should be on by now
La, la, la, la, la, la, la, la (repeat)
You - are not a victim
You - just scream with boredom
You - are not evicting time
Chimes - Goddamn, you're looking old
You'll freeze and catch a cold
'Cause you've left your coat behind
Take your time
Breaking up is hard, but keeping dark is hateful
I had so many dreams, I had so many breakthroughs
But you, my love, were kind, but love has left you dreamless
The door to dreams was closed. Your park was real dreamless
Perhaps you're smiling now, smiling through this darkness
But all I had to give was the guilt for dreaming
We should be on by now (x5)
La, la, la, la, la, la, la, la (repeat)
Yeah, time!
09 The Jean Genie (04:07)
A small Jean Genie snuck off to the city
Strung out on lasers and slash back blazers
Ate all your razors while pulling the waiters
Talking bout Monroe and walking on Snow White
New York's a go-go and everything tastes nice
Poor little Greenie
CHORUS
Jean Genie lives on his back
The Jean Genie loves chimney stacks
He's outrageous, he screams and he bawls
Jean Genie, let yourself go!
Sits like a man but he smiles like a reptile
She loves him, she loves him but just for a short while
She'll scratch in the sand, won't let go his hand
He says he's a beautician and sells you nutrition
And keeps all your dead hair for making up underwear
Poor little Greenie
CHORUS
He's so simple minded he can't drive his module
He bites on the neon and sleeps in the capsule
Loves to be loved, loves to be loved
CHORUS (repeat)
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Altre recensioni
Di francis
Bowie si guarda allo specchio con un bicchiere di Moët & Chandon in mano e ride di se stesso.
"Aladdin Sane" non è l'album che consacra il glam, è l'album che lo uccide.
Di BrunoDP
"Aladdin Sane ci regala citazioni implicite ed esplicite ai Rolling Stones e deliziose velleità cabarettistiche."
"La title-track è un delirio lisergico-psichedelico tra i più leggendari del repertorio bowieano: geniale."