Hermann Hesse -L'ultima estate di Klingsor
Il romanzo, autobiografico, è ambientato in Svizzera, sul lago di Lugano. Il pittore Klingsor è poco più che quarantenne ma ha avuto un'esistenza piena ed appassionata: la sua vita, bruciata da passioni troppo profonde, è prossima alla fine.
È estate, quella che sarà l'ultima estate del pittore.
Egli vive con intensità ma con irrequietezza le sue ossessioni di sempre: la pittura, la gioia della creazione, l'amicizia, gli amori femminili, l'incanto della natura.
Ma il tempo trascorre inesorabile fino all'epilogo finale.

« Un’estate infocata ed intensa era iniziata. I giorni roventi, seppure lunghi, se ne fuggivano avvampati come bandiere in fiamme, alle notti di luna brevi e afose si alternavano brevi e afose notti di pioggia, le settimane splendenti trascorrevano deliranti come rapidi sogni, sovraccarichi di visioni. »
(Hermann Hesse) di più
Hermann Hesse -Demian
Scritto durante la prima guerra mondiale, fu il risultato di una profonda crisi interiore vissuta dall'autore, che lo portò ad operare una svolta radicale non solo nel proprio percorso letterario, ma anche nel cammino esistenziale ed umano.

Nel Demian sono infatti presenti echi autobiografici della riflessione di Hesse sulla propria adolescenza tormentata, della quale egli affermò di essere giunto ad una comprensione razionale solo vent'anni dopo, appunto grazie a quest'opera. (cit. wiki) di più
Hermann Hesse -Sotto la ruota
- Vi sono vari elementi autobiografici nella vicenda, in quanto Hesse da giovane ha frequentato ed è stato espulso dal seminario descritto con la 'diagnosi' di crisi nervosa.

- il giovane protagonista che si dovrà confrontare da un lato con l'esigente e fredda pedagogia dell'epoca (la ruota sotto cui finirà per trovarsi schiacciato), dall'altro con i desideri ed ispirazioni più profonde che coltiva all'interno di se stesso. (da wiki) di più
Hermann Hesse -Peter Camenzind
La storia narra di un Suchende – ossia una persona in ricerca, come sono la maggior parte dei personaggi dello scrittore tedesco – chiamato Peter Camenzind, il quale abbandona poco più che ragazzo il proprio villaggio per dedicarsi agli studi e poi lavorare come scrittore.
Personaggio molto raffinato, dai suoi pellegrinaggi impara a conoscere la città, il mondo e gli uomini attraverso esperienze, a volte positive e a volte anche negative, che lo segneranno. (da wiki) di più
Hermann Hesse -La cura
La cura (1925), che segue di poco a Siddharta (1922) e in certo modo ne è «l’altra parte».

Come lì si assisteva a un itinerario verso l’illuminazione, qui si ‘smonta’ un illuminato occidentale troppo sicuro di sé, che viene messo in crisi da piccoli incidenti quotidiani – e da ciò è condotto a rivedere certe sue convinzioni troppo tranquille.

Ma il punto di arrivo è lo stesso: in quella «psicologia dell’occhio cosmico» che è il grande dono di Hesse e davanti alla quale «non c’è più nulla di piccolo, di sciocco, di brutto, di malvagio, ma tutto è santo e venerabile» (cit. Adelphi) di più
Hermann Hesse -Siddhartha
Il successo del libro arrivò un ventennio dopo la pubblicazione e sulla scia del Premio Nobel conferito ad Hesse nel 1946, e fu frutto soprattutto dei giovani che fecero della figura di Siddharta un compendio dell'inquietudine adolescenziale, dell'ansia di ricerca di se stessi, dell'orgoglio dell'individuo davanti al mondo e alla storia, accomunati in un rifiuto senza appello
(cit. wiki) di più
Georges I. Gurdjieff -Incontri con uomini straordinari
Pubblicato postumo nel 1960, Gurdjieff non ci introduce soltanto al suo insegnamento, ma solleva il velo sulla sua vita precedente all’arrivo in Francia.
Per lui, comunque, come per i sapienti antichi, velare e svelare sono lo stesso gesto, sicché tutto si troverà in queste memorie salvo un taglio di esattezza documentaria: questi ricordi, strabilianti come un sontuoso romanzo d’avventure, animati in ogni riga da una sapiente buffoneria e da un’ispida bruschezza, raccontati nella stessa maniera che usava nella vita, con una semplicità orientale che sconcertava per la sua apparenza di ingenuità, sono per Gurdjieff innanzitutto uno strumento per iniziare il lettore alle sue dottrine, per sottoporlo a una serie di choc e di paradossi che possono orientarlo verso il risveglio.
(da Adelphi) di più
Nikolaj Gogol’ -L'ispettore generale
- è un'opera teatrale satirica, considerata uno dei capolavori dello scrittore russo.
I personaggi sono corrotti, profittatori, affaristi, sfruttatori che Gogol' scolpisce con ironica partecipazione come esagerati, grotteschi, infingardi, pronti a tutto.
- Siamo in una piccola cittadina persa nell'enorme distesa della Russia, improvvisamente risvegliata dalla sua quotidianità di normale e disonesta prevaricazione, dalla notizia dell'arrivo, da San Pietroburgo, di un ispettore generale, un revisore, mandato lì per fare le “bucce” ai notabili del posto.
Tutti sono in fermento e impauriti.
Figurarsi quando si crede che l'ispettore generale, in incognito, sia già arrivato in città.
In realtà è un giovinastro squattrinato che capisce subito i benefici che può trarre dalla situazione. (da wiki) di più
Nikolaj Gogol’ -Le anime morte
- Fu pubblicato originariamente col titolo Le Avventure di Cicikov, e il sottotitolo Poema imposto dalla censura zarista. Narra su un tono comico le disavventure di un piccolo truffatore di provincia dell'Impero russo del 1820; il romanzo è anche un'allarmata denuncia della mediocrità umana.
- L'idea prima del libro fu suggerita a Gogol' da Puškin ed è tratta da un fatto di cronaca.
- questo romanzo è uno spartiacque nella letteratura russa che fino a quel momento sembrava non accorgersi di certe realtà...
(cit. wiki) di più
Nikolaj Gogol’ -Taras Bul'ba
In questa opera emergono le tematiche della duma, del canto popolare ucraino, dell'eterna lotta fra cattolici e ortodossi, dell'autonomia dei cosacchi ed il codice di onore e di dedizione che lega gli abitanti tra loro. (da wiki) di più
Nikolaj Gogol’ -Racconti di Pietroburgo
Un barbiere si sveglia di buon’ora, si alza dal letto, spezza il pane appena sfornato, vi scorge dentro «qualcosa di biancheggiante»: un naso.
Prende così avvio uno dei racconti più celebri della letteratura di tutti i tempi, affiancato in questa raccolta da altri quattro, non meno significativi e famosi: Il ritratto, dove un dipinto porta con sé, nel trascorrere degli anni, tutto il male che era nell’animo del personaggio rappresentato; La Prospettiva, storia di incontri e di passioni fatali o fugaci sullo sfondo mutevole, e talora inquietante, del Nevskij Prospekt; Il giornale di un pazzo, diario di un uomo solo e del suo precipitare nella follia; Il mantello, dramma di un povero impiegato che subisce il furto del cappotto nuovo acquistato avvezzando una vita già misera a ulteriori, patetiche restrizioni. (da Adelphi) di più
Johann Wolfgang von Goethe -Le affinità elettive
Il romanzo racconta la vita di una coppia sposata che, trovandosi a convivere con un amico di lui e con la nipote di lei, va incontro al disfacimento della propria relazione e alla formazione di due nuove coppie, che in brevissimo tempo si divideranno per colpa di una serie di eventi avversi, che faranno terminare la storia in modo tragico. (da wiki) di più
Carlo Emilio Gadda -Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
Iil commissario "Don Ciccio" Ingravallo, arguto e orgoglioso molisano, è incaricato di indagare su un furto di gioielli ai danni di un'anziana donna di origini venete, la vedova Menegazzi.
In seguito viene uccisa, nello stesso palazzo che era stato teatro della rapina, la moglie di un uomo piuttosto ricco, la signora Liliana Balducci.
Il luogo del furto e dell'omicidio è un tetro palazzo di via Merulana 219, noto come "Palazzo degli Ori", situato poco distante dal Colosseo.
Intorno una folla di comparse: la svenevole e avvizzita contessa Menegazzi, vittima del furto, il commendator Angeloni "prosciuttofilo", i brigadieri della questura, i carabinieri di Marino a caccia di indizi nella campagna, le figure sfocate delle domestiche e nipoti.
Il giallo infine approda alla scoperta di un responsabile: l'ultima domestica di Liliana, ma senza che ciò sia confermato.
(cit. wiki) di più
Carlo Fruttero, Massimo Gramellin -La patria, bene o male
- si ripercorre la storia italiana in 150 date per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Le date scelte dai due scrittori non sono soltanto quelle storiche, contenuti nei libri, ma anche date di eventi dal tono personale: storie di persone di cui è fatta l’Italia (da recensionelibro.it)
- Non sembra il caso di suggerire ai nostri lettori di non aspettarsi i grandiosi affreschi di Tucidide o Tacito, di Machiavelli o Gibbon.
Tutti sanno che non siamo storici e non avremmo comunque il mestiere e il genio per guardare a tali altezze. Ma da quei maestri una lezione l'abbiamo pur appresa: la Storia obiettiva, la Storia imparziale, la Storia definitivamente veritiera non esiste, può essere soltanto un'aspirazione, una meta intravista e irraggiungibile.
Ogni pagina di questo libro è arbitraria e contestabile. (CF & MG) di più
Sigmund Freud -Totem e tabù
"Totem e tabù: somiglianze tra vita mentale dei selvaggi e dei nevrotici" è un libro pubblicato nel 1913.
Si tratta di una collezione di quattro saggi pubblicati originariamente sulla rivista Imago (1912-13) utilizzando l'applicazione della psicoanalisi nei campi dell'archeologia, dell'antropologia, e nello studio della religione.

I quattro saggi sono intitolati:
- L'orrore dell'incesto
- Il tabù e l'ambivalenza emotiva
- Animismo, magia e onnipotenza dei pensieri
- Il ritorno del totemismo nei bambini
(da wiki) di più
Sigmund Freud -Psicopatologia della vita quotidiana
- L'opera analizza e descrive gli atti mancati e le cosiddette azioni sintomatiche e casuali, che differiscono dagli atti mancati per l'assenza del pretesto costituito da un'intenzione cosciente, raffrontandoli con i sintomi e le manifestazioni tipiche dei soggetti affetti da nevrosi.
- Freud dedica l'ultimo capitolo dell'opera alla credenza nel caso e alla superstizione, affermando che alla loro base vi è un meccanismo di proiezione indirizzata verso un dato accadimento nel mondo esterno. L'autore esprime un'analogia tra il comportamento superstizioso e quello paranoico. (da wiki) di più
Sigmund Freud -L'interpretazione dei sogni
Tutto l'incipit della "Traumdeutung", titolo con il quale è molto spesso citata l'opera, è volto a documentare come il desiderio di riuscire a cogliere il significato misterioso dei sogni non è una novità di cui la psicoanalisi ha il merito, ma che questa esigenza è connaturata alla specie allorché raggiunge un certo grado di civilizzazione.
Infatti l'attitudine a mettere in chiaro il senso oscuro dei sogni affonda nella più lontana antichità (a partire dall'attività degli interpreti di sogni dei Templi di Esculapio nella Grecia arcaica, e degli oniromanti in tutto il vicino Oriente antico, come riportato anche dalla Bibbia - cfr. l'episodio di Giuseppe e del "Sogno del Faraone"; e a partire dall'opera del II secolo d.C. di Artemidoro di Daldi "Interpretazione dei Sogni"). -cit. Wikipedia- di più
Francis Scott Fitzgerald -Il grande Gatsby
In questo libro, come scrive il suo biografo Andrew Le Vot, Fitzgerald «riflette, meglio che in tutti i suoi scritti autobiografici, il cuore dei problemi che lui e la sua generazione dovettero affrontare…
In Gatsby, pervaso com'è da un senso del peccato e della caduta, Fitzgerald assume su di sé tutta la debolezza e la depravazione della natura umana». di più
Richard P. Feynman -Sta scherzando, Mr Feynman!
Il libro raccoglie una serie di episodi narrati dallo stesso scienziato, riguardanti l'intero arco della sua vita, partendo da quando ancora ragazzo si era creato la fama di riparatore "magico" di apparecchi radio, passando poi per il periodo degli studi universitari al MIT, dove una fervida curiosità per tutti i campi della conoscenza e la sua peculiare propensione allo scherzo avevano trovato numerose occasioni di soddisfazione. (da wiki) di più
William Faulkner -Le palme selvagge
Due storie narrate a capitoli alterni e che mai s’intersecano: quella dei due amanti che fuggono dalla società per chiudersi nel loro rapporto esclusivo e che nel tentativo d’interrompere una gravidanza finiscono con l’autodistruggersi; e quella del detenuto che durante la grande inondazione del Mississippi viene mandato in cerca di una partoriente aggrappata a un albero semisommerso, la trova, fa nascere il bambino, porta entrambi in salvo e poi, invece di darsi alla fuga, rientra nella monastica società del penitenziario. (cit. Adelphi) di più