Bauhaus Mask
22 set 06
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Ecco, questo io non ce l'ho e tutto mi aspettavo eccetto che quello che ho letto qui sopra.. Ritmi tribali e influenze reggae?Per una (ex) malata di dark wave e dei classici Bauhaus può essere considerato un buon acquisto o è un azzardo? Ovvero, tra quelli che ho, amo moltissimo "Burning from the inside" e mi piace molto "In the flat field" anche se a tratti lo trovo <eccessivo>, inoltre ho i lavori solisti di Murphy e l'unico uscito dei DALIS CAR (col bassista dei Japan se non erro): questo, può piacermi? Che dite? Da quello che leggo sopra, questo lavoro sembra un misto di cose senza all'apparenza un filo conduttore, in cui però è tutto amalgamato, oppure non ho capito bene? Aiuto!
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JOE, mi sa che questo post era per la rece dello stesso cd scritta però da Pluto, giusto? Ciao ;)
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scusa, volevo dire "non ne vedo l'aspetto negativo che tu metti in risalto" e non che esalti... sorry
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Ciao Sylvian, ho letto i tuoi scambi con Antonio (che saluto scusandomi se non ho risposto prima ma per me qui è sempre un mordi e fuggi)e per quanto io sia in parte d'accordo con la tua analisi, non ne vedo l'aspetto negativo che tu esalti: in effetti questo non è un disco da classifica nè da vendite stratosferiche, è invece proprio un disco quasi d'elite dato che se non fosse per il passaparola, sarebbe assolutamente passato inosservato, sconosciuto. E' un disco per quei momenti in cui uno ha assolutamente voglia di ascoltare una cosa proprio COSI' - talmente profonda da mettere in difficoltà per quello che suscita ed evoca, motivo per cui non sempre se ne ha desiderio(come diceva in modo esauriente Antonio). E il motivo per cui lo amo, è esattamente questo. E se quello che voleva trasmetterci Hollis con il suo lavoro è proprio questo scomodo,a volte necessario, adorabile male di vivere, beh, allora è un capolavoro assoluto.. non so, io lo "sento" in questo modo. La musica è emozione innanzitutto e qui ce n'è davvero tanta..Spero di essermi sufficientemente spiegata. Ciao
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Andy, ma è la tua prima recensione? Se si, benvenuto!
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Ciao Hal, ogni tanto ci si rivede... Questa manovra della Polygram fu davvero pregevolissima, innanzitutto perchè i tre cd uscirono in un periodo in cui reperire materiale del Nostro era un'impresa quasi impossibile, inoltre il materiale raccolto è davvero rappresentativo e molto buono. Insomma, tre raccolte ricche e ben fatte. Il "Revisired" è curioso ma nulla di più, non aggiunge nulla, molto meglio allora la raccolta dei '90 Jewish Culture con l'apporto dei singoli gruppi agli arrangiamenti assolutamente innovativi e diversi dal solito. Il lavoro di Harvey poi è altra cosa ancora essendo il tentativo di "inglesizzare" canzoni che nella loro lingua d'origine avevano una forza incredibile senza troppo snaturarne i contenuti e il senso.. A me piacciono molto in effetti. I"revisited" sono una manovra commerciale e nulla più. Ma non mi faccio più fregare... Un bacio
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...però mi sa che mi piace un pò di più Misery I.A.B.....
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Ragazzi, io ho questo e Misery... Mi piacciono. Ritenete che ci sia qualcosa d'altro della loro produzione da avere assolutamente??
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Me lo sono comprato, a scatola chiusa.. lo sto digerendo ma mi sa che mi piace...
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Non ho parole, Gling-glò!!! Questo disco è BELLISSIMO e la recensione sta al passo assolutamente! Grande S!
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