Voto:
Che te devo dì, se lo stuzzicamento si misura dal fatto che Modern Dance non ho mai smesso di ascoltarlo mentre il vinile di Made In Japan è da parecchio che non vede la luce...allora sì
Voto:
@romeo...non invidio affatto i tuoi gusti!
Voto:
pardon non ho letto tuti i commenti ma solo gli ultimi, è chiaro che è da babbei pure dire il contrario. Ma con i Pere Ubu lasciamo stare, è gente con i coglioni,gente che è nata dalla strada a Cleveland, quando si chiamavano Rocket from the tombs (con Cheetah Chrome che se ne andrà a formare i Dead Boys) ....non sono mica i Cure :-)
Voto:
io sono tra quelli che per informarsi aveva solo la radio e qualche giornale del settore, oltre agli amici con cui scambiavo i dschi e guardacaso tra quelli che ho comprato ci stanno Made in Japan dei Deep Purple e Modern Dance dei Pere Ubu ( Kiss me dei Cure può pure rimanere sul bancone del sivende). Per me (beneinteso) la frase "...Modern Dance non vale manco la cover di Made in Japan o di In Rock" qualifica il profferente come un babbeo. Senza offesa eh? è solo la mia opinione.
Voto:
@romeo nel tuo commento ti sei scordato (o non l'hai visto) forse il miglior film di Peppino De Santis: "Caccia Tragica" del 1946. Inviterei a vederlo anche chi qui ha liquidato con sufficienza "Riso Amaro" ritenendolo inutile. Dei banditi rapinano il furgone che trasporta i sussidi per i braccianti delle cooperative agricole padane costituite dopo la guerra. De Santis usa ancora una volta il paesaggio quasi come un documentario , stavolta è quello della bassa padana per una storia fatta di banditi, contadini, donne collaborazioniste, partigiani allo sbando nell'incertezza del dopoguerra . Su debaser vedo lodate tante monnezze filmiche e ricchioni dell'Italia odierna e poi vengono fatte spallucce per gente come questa che aveva i cosiddetti...
Voto:
sì ma io non riesco a capire perchè insistete ad inquadrare questo film come neorealista. Questo alla fine è un film nazional popolare con grossa produzione e grossi attori (mica presi dalla strada, Gassmann, Walter Chiari, l'americana Doris Dowling) che unisce vari generi, "compreso" il dramma(ma direi melodramma) neorealista. Ma è lontanissimo dal neorealismo come lo si intendeva allora, com lo si intende oggi e i posteri lo intenderanno domani :-)
Voto:
...dopo sessant'anni...
Voto:
Grande film fatto da uno di sinistra (De Sanctis) nella tenuta di un capitalista come Agnelli. C'è tutto: il melodramma, il western (la resa dei conti), la denuncia sociale (la condizione delle mondine), la morale tipica del primo Billy Wilder che chi vuole ottenere troppo (Viale del tramonto, La fiamma de peccato, L'asso nella manica...) mediante mezzi facili/illeciti/amorali alla fine è punito. Non a caso qui c'è una delle attrici di Wilder. In totale disaccordo con jargonking sul neorealismo, dopo quarant'anni ce lo copiano ancora.
Voto:
ma rubare delle recensioni da altri siti non la vedo proprio come forma d'arte,e nell'era internet è soprattutto inutile. Riguardo la recensione se non ci fosse stato il commento di Currahee72 uno che non conosce il disco non credo si possa fare nemmeno un'idea. Magari se regalavi una definizione agli Zombies facevi prima :-)
Voto:
mah!se vi divertite cosi' .... ha detto tutto currahee, aveva bisogno di un altro trattamento, disco mitico, a partire dal refuso del titolo. Basta sentire un pezzo come "Time of the season" per rendersi conto del grande lavoro alle tastiere di Rod Argent, che poi metterà su un gruppo tutto suo (gli Argent) heavy progressive