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per me zen arcade non è nè punk e nè hardcore: è il ROCK. In " Something I learned Today" Mould dice di aver imparato che bianco e nero è sempre grigio...
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quoto al 100% alessio, io non riesco a capire la gente che reputa il disco recensito una cagata con un bell' 1 poi mette 5 a chi lo recensisce magnificandolo. I cessi così si appilano (in it: otturano)
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guarda franci che qui non c'entra niente avere la mamma casalinga e il padre impiegato all'enel...anzi è il presupposto per sbattersi con il rocche e rolle, non con "Fin che la barca va"
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Abbiamo avuto la fortuna dell'esaurimento della missione de il Paolo, e subito ecco qua un altro che ci viene a magnificare l'onesta' di Orietta Berti mentre i maramaldi siamo noi che invece di cantare "Tipitipitì" vogliamo fare gli alternativi del cazzo con 'sto rocche e rolle. Che pena.
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no, l'immaginario poetico non è più lo stesso, Jeffrey comincia ad abbandonare l'arrembante rabbia punk per una sorta di depressione malinconica che accompagnerà i dischi seguenti, il caso isolato qui è "Walkin' With The Beast" che è un giro blues "felino" come i vecchi perchè è un brano composto non pubblicato per "Miami". Gli altri brani non è che rivelino echi abbastanza "mainstream", è Pierce che sta maturando e si sta immalinconendo con grandi composizioni ("My Dreams" o "Moonlight Motel" che di punk non ha proprio niente).Non si spiegherebbe altrimenti come mai lasci Robert Johnson o i Creedence per cover jazzate come "My man's gone now" o addirittura la citazione di "The Creator Has a Master Plan" di Pharoha Sanders
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mi sono riletto, anche se non avevo voglia tutta la recensione e pure i commenti, ma mi sembra che nessuno abbia affermato che questo è stato il miglior disco dell'anno ;-)
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Gli spietati un buon film? quello è un c a p o l a v o r o ! comunque morningstar non ha tutti i torti, anche se la prevedibilità del film non è per forza un connotato negativo. Chi è veramente addentro il cinema di Eastwood e alla sua "progressione" secondo me non lo riterrà uno dei suoi migliori film, anche se le scelte tecniche delle inquadrature, come ha notato eletto, sono tra le migliori per il loro significato simbolico.
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kant , ma dai...roba falsa lontana un miglio...niente di più lontano da Eastwood, se state cercando di mettergli l'aureola state sbagliando persona. Clint a questi dello spot li frusterebbe come nel suo primo film da regista :D
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Beh, il catalogo Windham Hill non è da definire sbrodaglia in contrasto al "meraviglioso Fahey", sta di fatto che questo "soft jazz" poi diventato New age è scaduto al livello di musica per negozi di fiori e piante oppure per saloni di parrucchieri. Lo stesso Fahey se non ricordo male produsse l'esordio del pianista George Winston per la Windham Hill, ma poi vorrei capire (scherzo perchè l'ho capito) come mai pur essendo senza soldi dato che i suoi dischi non è che vendevano milioni di copie, dato che aveva tre o quattro malanni e altrettanti divorzi, Fahey non si è mai voluto "riciclare" nella vendutissima (ai danarosi yuppies) New Age dell'epoca Windham Hill, anzi sbeffeggiandola con il brano che citava PVC, composto di solo rumore alla faccia delle note rilassanti di quella corrente. Ha preferito l' "alternative": O'Rourke, Cul de Sac, e addirittura si parla dei rumoristi Thurston Moore e Lee Ranaldo.
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...praticamente come dicevo nella recensione il mistico visionario che negli anni sessanta intitola brani come "Rivelazione sulle rive del Pawtuxen" (sta sul meraviglioso "The Dance of Death & Other Plantation Favorites" del 1965 con la ragazza in copertina sottobraccio allo scheletro) cede negli anni novanta il passo all'orso acido e scorbutico stanco di tutto e tutti che intitola brani come "Morte e sbudellamento della New age". Personalmente amo e preferisco di gran lunga il primo Fahey,