Voto:
Ignoro il disco ma lo scritto è molto sentito... Axel, non mi pare che sia stato Macaco ad accusarti di furto (o "prestito" che sia) da Wikipedia. Forse volevi riferirti agli editors... no?
Voto:
Direi che il messaggio subliminale della rece sui download (nemmeno poi tanto subliminale) è stato preso piuttosto seriamente e con lodevole entusiasmo dai lettori.. :p Disco molto bello.. Non riesco però ad arrivare alle 5 stelle. Diciamo un 4 abbondante su.
Voto:
Ma quanti commenti... Per me che abito nelle campagne debaseriane, il caos di città è una cosa davvero inaspettata... Ringrazio pertanto tutti coloro che hanno contribuito a movimentare, in un modo o nell'altro, questa pagina, magari prendendo pure in considerazione l'idea di ascoltare questi particolari (e alquanto temuti da quel che ho potuto constatare) artisti :)
Voto:
Grazie mille Cornell e grazie a tutti voi che siete passati! @Blech: Sì, secondo me dici bene. LegEnd, come introduzione ai Cow, è perfetto, Backdoor, fatti coraggio e prova anche te con quello ;) @Progrock: In effetti non è semplice inquadrare un lavoro "oggettivamente" migliore. Io, personalmente, mi ritrovo piuttosto in linea con i pensieri di Antoniodeste (ma Fred è talmente all'avanguardia che non stringe neanche la mano in maniera normale? Addirittura tecnica incrociata.. :D), con LegEnd ed In Praise in vetta, ma apprezzo molto anche Western Culture che mi dà l'idea essere piuttosto sottovalutato dai fans.
Voto:
Sul disco in questione direi di pensarla esattamente come Mocampo. Bella e particolareggiata la recensione.
Voto:
@Jargon: Quel "quale vuoi fare" mi suggerisce che me ne lasci soltanto una delle (almeno) due possibili? ;) Bèh, tra Concerts e Western Culture, ammetto di avere una leggera preferenza per il secondo, quindi, se scrivessi un'altra recensione sugli Henry, sarebbe sul loro ultimo disco in studio. Non volevo fare come ai vecchi tempi, quando mi sentivo in dovere di riempire subito ogni lacuna del database di DeBaser, scrivendo un valanga di recensioni sullo stesso artista nel giro di due giorni (annoiando poi, giustamente, gran parte dei visitatori), però questa discografia merita senza dubbio di essere completata.
Voto:
Grazie Hetzer, Pistolpete, Macaco, Jargon, Elio & Green! Io personalmente sono dell'idea che praticamente tutti i dischi degli Henry siano da 5 e penso pure che la sperimentalità vada sempre premiata, però sarebbe stato poco obiettivo da parte mia non ammettere che quest'opera è effettivamente riuscita soltanto parzialmente. Sono d'accordissimo per quanto riguarda l'arrotondamento a 5 per eccesso, però volevo rendere chiaro che un capolavoro è definito dal genio e dall'arte che vi è infusa e non dal nome (per quanto altolocato o ben visto) di chi lo crea; per questo ho voluto sottolineare la differenza di risultato di questo Unrest, dandogli un 4, che comunque deve essere inteso come semi-capolavoro (vuoi per l'innovazione, vuoi per l'importanza storica, e per una miriade di altre ragioni). Mi rendo conto che questa mia scelta possa essere stata poco azzeccata, ma, in fondo, non ho mai fatto segreto della mia enorme difficoltà nel valutare un grande numero di opere affidandomi soltanto a 5 numeri (fossero 10 sarebbe già tutta un'altra storia.) Diciamo che utilizzando troppi 5 (che qui, non essendoci i mezzi voti, vengono sempre intesi come 5 pieni), temo di scadere in una generalizzazione che risulterebbe frustrante e poco chiara per i lettori, soprattutto per i "non addetti ai lavori", che si ritroverebbero a vedere una sfilza di dischi, apparentemente tutti allo stesso livello. Questo fiume di parole per dire che, ogni volta che arrivo alla valutazione, mi ritrovo in crisi e spesso, guardando alcune recensioni lasciate senza voto, avrei voglia di prenderne esempio, però a quel punto si perderebbe per strada parte dello scopo recensoreo, perciò, anche se mi rimane così difficile, continuerò a provarci :)
Voto:
Come dicono gli inglesi (o sono gli americani?) questi non sono la mia tazza di thè... Ma l'individuo raffigurato in copertina, che porta sulle spalle un velo lungo il doppio di un tappeto persiano e due candele pericolosamente simili a fiamme ossidriche nelle mani, cosa vorrebbe comunicarci?
Voto:
Jargon, ma i voti ti sono partiti a caso vero? No perché addirittura elevare a cinque il disco mi sembra esagerato... Io personalmente sarei per un tre e mezzo, ma ahimé i mezzi voti qui non ci sono.. Diciamo che mi appoggio al tuo cinque per bilanciare il voto sul quattro và :p
Voto:
Non mi aspettavo di trovarti qua... Le valutazioni questa volta le lascio a casa visto che non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando! :p
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