telespallabob

DeRango : 11,31 • DeEtà™ : 6310 giorni

Voto:
Rispetto ai dischi precedenti tutt'altra vita. Effettivamente chi se li sparava da un pezzo nelle orecchie voleva pensare di spararsi qualcos'altro. Esattamente come hai descritto
Voto:
Qui su DeB ho già raccontato come li ho conosciuti. Lo voglio ribadire visto che ci siamo ridotti a questo. Sì, li ho conosciuti con "Sfortuna". Sì, prima non li conoscevo e non li cagavo. Per me sono stati un lampo, in fondo mi stavo bevendo una birra (due debaseriani c'erano e possono confermare) ed ero lì scazzato. Vedo questi. Con le chitarre a 300 db, con Jacopo che suda e da testate al microfono. Che urlano, stridono e fanno casino. A cagarseli in 30 (c'era la spianata d'erba davanti a loro, chi se lo dimentica) ma quei 20 sono in delirio. Ed è questo il bello: in 20, in 2000, ma loro sono quelli. E a fine concerto si fanno una birra, due chiacchiere con quei 20 a fare foto e autografi. Sudati, sporchi e divertiti. Suonavano prima degli Isis, era il 2009. Voglio questa gente qua, voglio il casino sul palco, gente che si diverte e lo fa perché gli piace e il resto non conta. Che il pubblico lo fanno sudare e sobbalzare, che si buttano in mezzo a loro. Per me il rock è anche questo. A me questo disco fa impazzire: le chitarre urlano e esplodono, il cantante urla, un paio di frasi sono memorabili. E chissenefrega se adoro Dublino: quando vengono a Brescia ci vado e compro loro questo disco. E' in loop da due giorni, ci sarà un motivo. Poi, sticazzi. A domanda rispondo ma se mi dite "fanno cagare" me ne fotto altamente. Sto con la Terry, almeno a parole. Poi se vuol starci anche nei fatti non mi lamento mica :D
Voto:
Mah, mi chiedi troppo. Sarà che, per quanto rispettabili, né lei né il gruppo mi hanno mai convinto davvero. Qualche pezzo buono e nulla più.
Voto:
Tornare a casa con un numero in più equivale a rimorchiare? Mistero della fede. Infatti mi sono sorpreso dei fatti, normalmente accade quello che avete descritto voi. In generale vi ringrazio per l'affetto. @MorgueOfAbsinth, ora che mi ci fai pensare ma è normale che spesso ci sono delle strafighe a fare le fotografie sotto ai palchi, sotto a certi palchi? Anche qui, Mistero. @Woodstock, stavamo inguaiati se davvero si sentiva la mia mancanza.
Voto:
E chi sta in Padania come fa? Si attacca ai dischi? Sarebbe un peccato
Voto:
Mi piacciono! Daje e, mi raccomando, leva il T-B-T che fa schifo al cazzo!
Voto:
A me il Teatro sta sul cazzo. Eppure lo vado sempre a vedere. Perché? Perché ci mette tutto. E' un animale da palco. Gli ODM mi piacciono un pochino. Eppure questo disco lo ascolto e mi arrapa. Va bene così, l'importante è che si fa i cazzi suoi e non si erge a paladino, ruolo che per lungo tempo credevo stesse recitando. Altrimenti te la vai a cercare. Il disco nuovo non lo compro ma passerà da Brescia e starò a sentirlo. Probabilmente...
Voto:
Carlo Petrini non rinuncia ad attaccare"Soldi, truffe e doping: è il calcio di sempre" - Il Fatto Quotidiano Una bellissima intervista. Di Petrini ho letto questo, quello per cui Rivera (che sarà stato anche il primo italiano a vincere il Pallone d'Oro ma ha pontificato troppo restando omologato e asservito al Dio Pallone) lo ha definito un pornografo (s'intitola "Piedi Nudi", è da brividi) e quello su Bergamini. Petrini è un Faust moderno: tra un calcio ad un pallone, una pillola, una siringa ed una scopata ha venduto l'anima a Satana. E' stato sacrificato dal primo dei diavoli perché quest'ultimo aveva disobbedito al suo Signore. E' andato all'inferno ma è tutto speciale... fatto di solitudine, povertà e malattia (la storia degli ultimi giorni del figlio è una condanna mostruosa, da augurare neanche al peggiore dei mostri). Da 30 anni è condannato ma scrive per redimere gli altri e non fargli cadere nel suo errore. E scrive anche bene, con la sincerità di chi ha tutto da dire e nulla da perdere perché crede alle sue parole. Perché, a differenza di Faust, 24 anni sono passati ma c'è chi a trent'anni non c'è arrivato. E' stato ucciso dagli sgherri di Satana e solo Petrini ha avuto il coraggio di raccontare la sua storia. Non è un santo, lo sa anche lui, ma è un uomo vero. Uno che sbaglia e si rialza. Purtroppo per noi è più importante vendersi che sbagliare perché il fango, le cicatrici e la merda ci fanno paura. Ad avercene di Uomini come Petrini, Sollier, Zigoni e Vendrame. Agli altri tre è andata un pochino meglio ma il mondo falso e dorato del Dio Pallone lo raccontano esattamente in questo libro. Ah, una nota sulla recensione: secondo me sbagli. Dovrebbe leggerlo chi ama il calcio, per capire cos'è ed affrontarlo con i giusti anticorpi. Sapere che in un mondo dove tutti vogliono salvare la faccia gli unici che ce la mettono sono gli unici a pagare: gli Ultras.
Voto:
"Dopo essersi rassegnati ai 70 minuti di ''Contro.Luce'' anche aver fatto sei al Superenalotto, anche aver trovato un lavoro a tempo indeterminato sembra una disgrazia insanabile. Roba pericolosa. Roba che avvelena l'anima". Non lo conosco, non so cosa fa e non so che faccia tenga questo disco ma nel momento in cui chi lo ascolta parla così due sono le cose: o è una cagata o è bello da far paura. E' un rischio e qualcosa mi dice che ne vale la pena