Insect_Reject

DeRango : 3,24 • DeEtà™ : 5544 giorni

Voto:
Non sono mai stato un ossessionato dagli fps tattici, preferivo o gli arena o comunque quelli dove l'azione è un po' più diretta e meno calcolata, ma ci giocavo tanto anni fa (sia Source che G:O), trasformandomi in Satana in persona quando la roulette russa che è giocare coi random, mi accoppiava con gente persino più scarsa di me, casi umani col microfono della chicco e spettri muti imperturbabili, che non ti sapevano comunicare neanche su che pianeta siamo. Col passare degli anni ho abbandonato il gioco (la mia ossessione, ancora in corso, è diventata FIFA), ma ogni tanto butto un occhio sui match dei pro a cui fai riferimento nella rece e a volte è uno spettacolo interessante.

Una cosa invece che mi inorridisce a dir poco è il mercato delle skin e degli item... cortocircuito totale nel mondo del gaming, visto e considerato quanta gente si lamenta di shop e lootbox sotto pagamento.

Ogni tanto sulla home di YouTube mi appare questo esaltato spagnolo che ogni volta che muore o fallisce distrugge casa hahaha
Voto:
Non cacofonico quanto "The Second Annual Report", ancora oggi il mio album preferito dei TG perché più minimale e si lascia digerire meglio, ma tre volte più astratto e caotico e a tratti davvero inquietante, soprattutto 'Convincing People', 'Persuasion' e 'What A Day'.

Anche i pezzi più atmosferici tipo 'Tanith' o 'Exotica', che all'inizio mi sembravano un po' troppo forzati, contribuiscono ad elevare quel sentore di inquietudine e incertezza e allo stesso tempo più ascolto, più mi chiedo come si faccia a concepire, scrivere e comporre roba simile ed a farla funzionare così bene.
Voto:
Una delle cose più marce e allo stesso tempo assolutamente più goduriose che io abbia ascoltato di recente. Dopo un'attenta ricerca scopro di averli segnati tempo fa nella mia lista infinita di cose da ascoltare, ma la tua rece ha dato loro alta priorità visti i generi citati, il fatto che siano su 20 Buck Spin e ovviamente la tua invitante e minuziosa descrizione.

Un sound della madonna, nelle parti più brutali e tirate a tratti mi portano alla mente i primi Incantation (quelli con C. Pillard alla voce, per intenderci), ma anche i Nile di "In Their Darkened Shrines"; il riff a 5:03 di 'Murk Above te Dark Moor' è meravigliosamente molto simile al riff di 'Unas Slayer of The Gods' (che a sua volta citava 'The Well of Soul' dei Candlemass). Infine nelle parti più oscure e catacombali, mi vengono in mente gli Evoken più neri e anche certe cose proprie del black metal. Come se non bastasse, quegli elementi sinfonici che ogni tanto appaiono sono azzeccatissimi.

Lo sto ascoltando da un po' di giorni e ne sono assuefatto, soprattuto la terza traccia 'Cloaked in Nightwinds' - la mia preferita - ogni volta la devo ascoltare almeno 2 o 3 volte... 11 minuti di epica mostruosità. Per non parlare del pezzo finale e dell'assolo da brividi al suo interno.

Sebbene il death doom sia un genere per certi versi ad oggi esplorato in lungo e in largo, è sempre bello scoprire band e dischi del genere con un sound sì molto simile, quasi revival, a quello dei classici, ma allo stesso tempo davvero ispirato.
Voto:
✍️
Voto:
Eccoci! Album difficilissimo da ascoltare, ma di una bellezza terrificante. Ha cominciato a comunicarmi qualcosa dopo il quinto o sesto ascolto e ci sento dentro tutte le band che hai citato, specialmente Sunn O))) e Magma, ma il sound di questo monolite d'album è qualcosa con molte più sfumature anche grazie alle voci molto particolari (nulla da invidiare ad uno come Attila Csihar) e l'uso dei sassofoni. A tratti ti porta dentro cerimonie tribali nere e oscure, mentre in alcuni momenti le cose si fanno quasi psichedeliche, senza perdere l'aura negativa che permea tutte le tracce. La durata complessiva mi aveva incuriosito leggendo i generi e devo dire che sono rimasto stupito da come siano riusciti a riempire bene queste due ore di musica... difficilmente si perde la concentrazione o ci si annoia.
Voto:
Mi intriga tutto, generi menzionati, copertina, paragoni e ovviamente la tua rece, segno ✍ poi ripasso!
Voto:
Hai detto tutto e l'hai detto benissimo! Questo ep è stato, cronologicamente, il secondo lavoro che ho ascoltato di Aphex Twin dopo aver scoperto la sua musica con "Richard D. James Album" (il mio preferito). Poi ho ovviamente continuato ad esplorare il resto della sua discografia, ma sono convinto che questo sia uno dei più particolari stilisticamente e anche se so che lui non è il tipo di artista che ama ripetersi, mi piacerebbe un giorno ascoltare da lui altre cose aggressive e sinistre quanto la celebre titletrack... anche se c'è andato vicino con certi pezzi su "Syro".

Il testo nel booklet dell'album è una genialata haha Ingrandisci questa immagine
Voto:
Concordo in tutto e per tutto con la recensione, è un album decente che diverte se riesci a sopportare quel tanfo di già sentito che aleggia un po' su tutta la tracklist.

Personalmente mi fa piacere vederli ancora attivi e su qualche brano, qualche calcio in culo riescono ancora a tirartelo. Purtroppo gli Obituary non sono riusciti ad invecchiare bene come colleghi più o meno dello stesso periodo tipo Immolation, Incantation o Autopsy che ancora oggi sfornano ottimi album!
Voto:
"Atrocity Exhibition" e pure "Old" (sottovalutatissimo) non si battono, ma questo è comunque un altro ottimo album di Danny Brown, pure con delle basi che secondo me sono un pochino troppo calme per il suo stile, lui riesce a trovare l'ispirazione sfoderando diversi brani memorabili... mi viene ad esempio in mente "Theme Song" con gli adlib di A$AP Ferg, la mia preferita in assoluto, spassosissima ma mi fomenta anche haha sentimento/sensazione che in generale mi trasmette tutto l'album. Sulla sua voce comunque c'hai azzeccato in pieno, cercati l'intervista con Fantano di qualche anno fa, dice chiaramente di ispirarsi a B-Real e a... Jonathan Davis dei Korn!

Comunque, sono davvero curioso di sentire cosa si sono inventati lui e JPEGMAFIA. Spero non sia qualcosa di troppo autoreferenziale, ma un lavoro coi controcazzi... una specie di "Watch the Throne" distorto e allucinato!
Slowthai Ugly
22 mar 23
Voto:
Davvero un buon album! Questo stile gli si addice davvero, pur mantenendo degli elementi importanti legati al mondo dell'hiphop made in UK. Un punto di forza inoltre è il come sia riuscito a creare qualcosa di molto orecchiabile, dove ogni pezzo della tracklist potrebbe tranquillamente essere un singolo, senza ammorbidire troppo il suo sound. Una critica che mi viene da fare è sulla produzione, un po' troppo pulita secondo me, forse per dare risalto alla sua voce e ai suoi testi che sono ovviamente il punto focale dell'album.
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