Voto:
La cura delle ambientazioni, le auto, i vestiti dell'epoca, tutto perfetto, ma si è persa per l'ennesima volta l'occasione di fornire su pellicola qualcosa di vicino alla verità, e mi aspettavo almeno una narrazione cronologica puntata dopo puntata e non personalismi, le debolezze e l'estrema umanizzazione quasi dissacrante e a tratti ridicolizzante dei vari soggetti, soprattutto, Andreotti (la scena del vomito mi ha parecchio disturbato), Cossiga (sembra uno psicopatico) e Paolo VI, che paiono costruiti da Kubrik. C'erano tanti spunti d'inchiesta usciti negli ultimi 10/15 anni per dare più "ciccia" al film. Nella ricostruzione di via Fani mancava l'Austin Mini azzurra, parcheggiata al posto del fioraio, a "ostacolare" a destra una via d'uscita all'Alfetta della scorta e di conseguenza alla Fiat 130 di Moro. Molte indiscrezioni su Moretti in rapporti con i servizi segreti (anche dopo Moro) potevano dare pepe al film, così come i dettagliati resoconti dell'inchiesta parlamentare chiusa a dicembre 2017, che qui non trovano neppure l'ombra. Anche Pieczenik era lì per un motivo da lui stesso dichiarato qualche anno fa e non per ciò che appare nel film. Grande merito agli attori soprattutto Buy, Gifuni e Servillo che tengono il film in piedi.
Voto:
Ci sono voluti due processi per far ammettere a Bacalov di averla utilizzata per creare 20 anni dopo la colonna sonora de "Il Postino". E altrettanti 20 (dopo appunto i due processi per plagio) per riconoscere quell'Oscar al Maestro Endrigo. Ma nel frattempo il Maestro aveva davvero raggiunto l'eternità senza sapere di averlo vinto.
Voto:
Sono tre secoli che non scrivo su Debaser. Passo solo per i voti. Indimenticabile performance sanremese con Paolino Rossi, e aggiungo che la title track più che parlare di politica, è una sarcastica accusa contro tangentopoli esplosa un paio d'anni prima. L'ho riascoltato giusto un paio di settimane fa. Brani sempre di eccellente fattura. Jannacci è sempre una garanzia. 5 a te
Voto:
Che poi a dirla tutta "Non mettere le dita nel naso", sospeso a meta strada tra "...e via" ed "Il 13" é a tutti gli effetti un disco del Banco, anche se lo sappiamo che è denominato a titolo di Francescone.
Voto:
Ho avuto modo di recensire "Urgentissimo" un paio d'anni fa, e oltre ad aver lodato l'epopea progressive, ho reso giustizia alla qualità tecnica e alla professionalità con le quali i Banco eseguirono alcuni dei loro lavori della "sterzata Pop/Pop-Rock" dopo il 1979. Non convergo a pieno con la recensione e riaffermo i 4 pallini al disco.
Voto:
Questa mi era sfuggita. Uno degli album più riusciti insieme ai 3 successivi.
Voto:
Sei stato un po' troppo severo col voto, ma ti lodo per la proposta. Endrigo inizia a spargere più opere d'arte verso la fine del decennio.
Voto:
Al compianto Sergione che gli han pure ciulato l'Oscar, 5 nei secoli dei secoli e 5 a chi lo propone
Voto:
hashtag - "Bene" avrei voluto scriverla io (pezzo mistico)
hashtag - Il disco è soprannaturale
hashtag - I detrattori di De Gregori possono andare cortesemente a fare in culo.
hashtag - Syd nun se discute, se DeAma