Voto:
Adoro Lucio, ma questo è uno dei punti più oscuri della sua intera discografia. Vero che "Don Giovanni" e "L'apparenza" alzeranno l'asticella ma lo scellerato abuso di elettronica fu quanto di più dannoso mi giunse la prima volta che lo ascoltai. Non è che faccia poi cosi obrobrio, infatti piazzo almeno un 2, ma anziché proporre 12 tracce alla cazzona alcune delle quali fulminee e mal assemblate, ne avrei messe circa 8, 4 o 5 delle quali pressoché recuperabili con qualche tocco d'arrangiamento più lineare e strumenti tradizionali.
Voto:
Han già detto sopra in numerosi sugli onori e le glorie del Boss d'annata fino alla prima metà degli '80, non sto qui ad aggiungere molto. Personalmente sono rimasto in arretrato di parecchio; in pratica sono fermo al 1995 e cioè a quelpopòdigrandiscazzone che fu "The ghost of Tom Joad".
Voto:
E c'ha ragione cazzo WhereSeymandi e anche Pirata. Gli anni '80 sono il triste tripudio dell'elettronica e dei suoni sincopati e plastici. Fu il decennio in cui ne iniziò l'abuso. Poca roba innovativa si salva. Oltre a quella poca roba aggiungo dei dignitosi sopravvissuti ai gloriosi '60 e '70 (ci metto anche qualche italico) che non sperperarono troppo il culo con esperimenti grotteschi.
Voto:
Voglio trovare un senso a questo disco, anche se questo disco un senso non ce l'ha.
Voto:
In hoc signo vinces
Voto:
No, si pronuncia Franchestin
Voto:
Notevoli. Loro sono tra i primissimi fautori del prog nostranum insieme ai Nuovi Trolli, il Rovescio della Medaglia e il Balletto di Bronzo.
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