nix

però anch'io, attirato dal rimestare nella melma e non resistendo al divertimento più bieco, sbaglio tutto. Soprattutto perché dimentico di dire la mia sul tema del film e su questa recensione, che trovo ben fatta.
"E probabilmente a Zalone va bene così, sono danni collaterali preventivati, purché si vada a vederlo. Non credo gliene freghi davvero qualcosa di dire la sua sul tema, anzi, non credo l'abbia nemmeno un'opinione rilevante. Lui come milioni di italiani chiacchieroni. Qui infatti si procede alla puntiforme pratica dello schiaffone generalizzato, senza molto altro da aggiungere".
Taglio e incollo quello che, tutto sommato, è il succo della faccenda che condivido in pieno.
Complimenti joe strummer, e perdonami per la mia stupida perversione.

Non restano grandi messaggi, non ci sono letture particolari. È la bischerata di un comico che può permettersi tutto e in questo caso sfrutta appieno gli assurdi livori che attraversano l'Italia. E gli incassi record del primo giorno gli danno clamorosamente ragione. Poi magari calerà, se circolerà la voce che è un film pro-migranti. Ma intanto...

ah ah ah, é un mito, se non ci fosse bisognerebbe inventartlo, con le sue regolette, i miei i suoi commenti, maiuscoli minuscoli. E' lì che ci spiega le sue cosucce, ah ah ah.
Vai, dacci dentro e non avere paura, mitico fes!

era ora che qualcuno tirasse fuori questa enciclopedia della musica aggiornata al 1971, disco bellissimo e dimenticato.
La riflessione extramusicale, pur legittima, è un pò prolissa. E' l'unica pecca. Per il resto la trovo una meritevole recensione. Buon anno proggen_ait94.

stroncatura motivata. Condivido

il mio maggiordomo Guilfredo ha interrotto la mia pennichella iniziata tre giorni orsono, bussando alla mia camera.
Che cazzo vuoi Guilfredo, lasciami dormire o ti metto a gusci di noci e acqua fino a pasqua.
Ha insistito, contrito ma deciso: ma... è tornato POLO, contro i R.E.M. questa volta.
Ci siamo precipitati al terminale.
Michael Stipe bidello dell’ITIS. POLO, se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti.
Se tu non ci fossi. Ma ci sei, e allora ci facciamo tutti quattro risate. Io e Guilfredo.

già, l'incontro tra Hooker e Morrison, che bella cosa. I cover to the waterfront. Era quello il pezzo? Che meraviglia.
E tu Taddi hai capito presto come si scrive una bella recensione di musica blues. Scrivi di John Lee Hooker e del suo blues, ma poi ti metti in gioco tu stessa, e intimamente anche, e scrivi del TUO blues.
Il risultato di questa identificazione tra musica e vita è straordinario. Forse è anche l'unico modo di scrivere cose originali e coinvolgenti su un disco come quello.
Brava, complimenti. Buon anno Taddi!

mi spiace fare la parte di quello pesante, un pò tronfio, pazienza. Però trovo la recensione pressoché indecente.
"Srotolate una bella base di Ennio Morricone anni '70, magari dopo averla lasciata in ammollo un po' di tempo in una soluzione di Rondò Veneziano". Che cacchio vuol dire? Perché erano gli anni dei western spaghetti Leone/Morricone, ma una facciata è firmata da Louis Bacalov? Per questo?
Ma Rondò Veneziano era Gian Piero Reverberi, non Bacalov. Le rispettive idee artistiche, per un certo periodo, si sono intersecate, ma rimangono due musicisti diversi, che hanno collaborato con i New Trolls in periodi diversi (e con esiti diversi!)
Due stupidaggini pasticciate, su un disco importante della storia della musica italiana.

solitudine blue, passi lunghi, mani in tasca, testa china, bavero alzato per le strade di una grande metropoli. Grandi piazze, ci mancava piccole bande natalizie da marciapiede. Colonna sonora dei box tops. Taddi, hai vissuto i giorni del condor!!!! Soltanto che non era New York ma Torino. Chi è che faceva la parte di Max Von Sydow, freddo killer free lance al tuo inseguimento? Quante sarei curioso di conoscere meglio questa storia.

Vituperio, questa volta sono con te, malsopportando anch'io gli yes e adorando i Gentle Giant, ed in particolare proprio questo disco. Più che una recensione, la tua mi sembra una riflessione che condivido.

splendido pezzo, come sempre.