Voto:
bollito dallo scioglimento dei Birthday Party in poi, cioè praticamente tutta la sua carriera.
Sarà, poi se lo dice buzz sticazzi osborne...ci sarà da crederci.
E allora io, che sono cresciuto collezionando i suoi dischi uno per uno, che ne considero almeno tre praticamente tra le opere migliori di tutta la storia del rock (da rock around the clock a stamattina), praticamente non ho capito un cazzo. E con me almeno due affollatissime generazioni. Tutti scemi.
Buttiamo "The Good Son" nel cesso? Buttiamo anche Kicking Against The Pricks dalla finestra?
Mi sembra di risentire la solita solfa dei Pink Floyd bolliti dopo la dipartita di Barrett.
Una volta ho conosciuto un tizio che sosteneva che i Pink Floyd erano sostanzialmente bruciati da molto prima, già Arnold Layne era una pubblicazione sospetta.
Non ho ancora ascoltato quest'opera, ma sul Nick Cave post 1983 state un pò calmi. Fatevi una doccia fredda.
Autoreferenziali? E allora? Perché, Bob Dylan non era autoreferenziale? E Jim Morrison? Le cose migliori che ho mai ascoltato sono autoreferenziali. Dov'è il problema?
Il problema è nelle parole. Certe parole, nelle mani sbagliate diventano armi improprie.
Voto:
ho fatto l'errore di tentare di scaricare l'opera gratuitamente.
Il documento filmato che mi sono ritrovato, che nulla ha a che vedere con la musica, ha dell'incredibile.
Wow!!
Voto:
Mr Wolf ormai hai messo insieme materiale per una piccola enciclopedia del blues. Per me i tuoi pezzi sono tutti buoni. Molti li conoscevo già perché anch'io sono un amante del genere, ma in un paio di casi le tue segnalazioni mi hanno fatto scoprire cose nuove.
Voto:
una drammatica recensione.
Voto:
...però dai...rileggendo con calma, è un pezzo carino.
Voto:
in quel 1980, a 15 anni, non mi accorsi neanche di questo disco.
Ho scoperto Lou Reed con "New York", ma ricordo anche un concerto di quell'epoca (primissimi anni '80) a Milano abbastanza noioso.
Comunque di Lou Reed oggi mi sembra un pò tutto degno, anche i suoi dischi più sgangherati. Avercene oggi di artisti come lui.
Anch'io ho avuto un'estate un pò faticosa. Un abbraccio dsalva.
Voto:
in pratica non è altro che un disco di cover. Orrore!!
Scherzo. Però sono contro le cover, quandanche suonate e interpretate benissimo. Men che mai un intero disco.
Comunque io facevo delle raccolte su cassetta formidabili, contesissime dai miei amici.
Non so se le rimpiango le cassette. Ricordo che c'erano quelle al cromodiossido che esaltavano gli acuti, ma alzavano anche il fruscio di fondo.
Ricordo un gruppo mood del mio liceo, poi finito persino a sanremo tanti anni dopo, incise una cassetta che si intitolava "Viva Italia". I gruppi locali, specie i gruppi punk e mood, iniziavano con le cassette prima che con il vinile. A proposito, il gruppo di "Viva Italia" erano gli Statuto, chissà se ve li ricordate.
Poi uscì una qualità nettamente superiore a tutte le altre, ma anche più costosa: le cassette al "metal" (se ben ricordo).
Faust Faust
3 ott 19
Voto:
"Solo nelle morti che affrontiamo ci può essere evoluzione. La scarnificazione diventa udibile tramite questi suoni che apparendoci ci permettono di vedere un po' di quel 95% di invisibile che ci circonda."
Quando ho letto questa frase mi si sono rizzate le antenne e ho iniziato a leggere il tuo pezzo con calma.
Mi piace. Forse una disamina wikipedica di quest'opera sarebbe di una noia insopportabile. Quest'opera non se lo merita perché è un capolavoro.
Forse questo è l'unico modo di parlare di musica come questa senza essere insopportabili.
Forse. Comunque ho apprezzato.
Voto:
errata corrige: Sam Cooke fini sparato da UNA portiera di notte, una donna, che si era spaventata dal vederlo arrivare in mutande e fuori di testa. Il fatto che tenesse un cannone sotto il bancone è normalità americana (come forse l'obesità di Solomon).
Voto:
confesso che trovo carente l'inquadramento musicale di un disco come questo, che forse avrebbe meritato qualche parola di più.
Divertente invece la descrizione del personaggio. Però...
Però...Taddi, che ti credevi? Che questi personaggi fossero dei santi?
E allora Sam Cooke? Che nel '64 finì ammazzato da una portiere di notte di uno squallido motel, mentre lui in mutande inseguiva una prostituta che lo aveva (forse) derubato dopo la prestazione.
E allora James Brown? Che la sua orchestra spesso doveva iniziare il concerto senza di lui, nel frattempo ancora intampato in qualche cesso a fare la "sex machine" con la groupie di turno, per non parlare dei suoi rapporti con la cocaina...la galera..e altro.
E allora Marvin Gaye? La sua tossicodipendenza drammatica, terminata con un colpo di revolver sparato...dal padre (!).
Uomini di spettacolo abituati a vivere non con una, ma con due o tre marce in più...il prezzo per averci lasciato Otis Blue o What's Going On. Non facevano i geometri, vendevano l'anima al pubblico, ma spesso anche al diavolo.
Un pò di ingenuità quindi nel tuo racconto, comunque divertente. Solomon trasportato col muletto mi mancava.
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