Voto:
Però se avete di meglio da fare fatelo
Voto:
Parliamo di un genio, quasi imbarazzante tanto è stato grande, e per giunta circondato da musicisti straordinari.
Mi pare di ricordare un bellissimo disco, forse non tra i suoi tre o quattro migliori, ma comunque piazzato su uno standard altissimo.
L'opera è raccontata in modo leggero e divertente. Il cugino con i dischi di Donovan sembra uscito da una canzone di Elio e Le Storie Tese.
Bravo ErosGiannini.
Voto:
Questo è il disco della mia vita.
Sono cresciuto passando e ripassando ogni singolo solco dei due vinili e trascorrendo ore a parlarne con altri invasati dell'"agnello su Broadway" della mia scuola.
Salvo la nota sulle pecche tecniche innegabili (ma irrilevanti), e sullo scarso interesse delle carriere soliste dei Genesis (che condivido), non condivido per nulla quanto scritto, volto a individuare quest'opera come il segno di una pretesa "involuzione" artistica.
Per me The Lamb Lies Down On Broadway è, di gran lunga, ma di gran lunga, il più grande disco del progressive inglese, e, ovviamente, della intera discografia dei Genesis.
Considerarlo inferiore a Trick Of The Tail poi è fare quattro passi nel delirio.
Per il resto, sono cose già dette e ridette, su un'opera che ha ormai quasi mezzo secolo.
Faust Faust
23 mag 18
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TA DA!!...Il diavolo che si presenta come Superpippo!
Voto:
ho sempre detto che l'arrivo del punk è stata un'ondata che ha ridato vitalità alla musica e ai costumi di un'epoca, quindi prima di avventarmi su una zampata come questa preferisco anch'io, come De...Marga... contare fino a dieci, aspettare e vedere.
E poi lo stesso De Andrè, che trovò parole in difesa dei suoi rapitori, banditi pastori dell' "hotel supramonte", sorriderebbe e accetterebbe, ne sono sicuro.
Però De Andrè " un ebete giocoliere delle parole"...no dai... non ce la faccio.
Tanto più che il disco scelto per l'aggressione è uno dei suoi dischi più difficili e contorti, non tra i miei preferiti.
Se avesse preso "Non al denaro non all'amore né al cielo" avrei sbroccato.
Niente stellette stavolta. Vediamo come reagisce il popolo del Deb.
Voto:
grazie odradek del link, stimolato e incuriosito da Cialtronius stasera me lo guardo.
Voto:
non ho visto il film, neanche il primo atto, ma sospetto che questa recensione colga perfettamente l'essenza dell'opera. Ben fatta.
Voto:
Van Morrison forse è il mio cantante preferito. Mi vengono i nervi quando, su qualche vecchia guida discografica, vedo l'autore di "Astral Week" classificato sotto voci come "adult contemporary" (quasi come un film porno) o, peggio, "blue-eyed soul".
Van Morrison è Van Morrison, forse il più grande di tutti. Questa recensione, piena di intimi pensieri e sentimenti, si allontana da quelle ridicole categorie e restituisce a questo fantastico artista quello che si merita: la condivisione di emozioni e ricordi personali (roba che vale più dell'oro) e la gratitudine. Complimenti.
Voto:
Una recensione fondata sulla passione... ovviamente è molto nelle mie corde e non può che piacermi. Inoltre c'è un elemento curioso e originale, cioè il rapporto d'amicizia verso musica e musicisti che ci hanno accompagnato nel corso della vita. Non avevo mai visto la questione da questa prospettiva, che poi è una ulteriore (e originale) declinazione della passione musicale.
Il disco non lo conosco, ma a questo punto mi fido del recensore. Complimenti.
Voto:
Comunque io ci avrei dato dentro lo stesso. Con le due racchie intendo. Mai buttare via niente. Non si sa mai. Ho avuto avventure con ragazze bruttine letteralmente fantastiche. Come disastri totali con qualche ragazza considerata "gran figa". Anch'io sono un fan delle "bruttine". Poi, ovviamente, c'è un limite...
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