Vinicius de Moraes e Toquinho - Complete Edition

1 - Tristeza
2 - Escravo da Alegria
3 - Marcha da Quarta-feira de Cinzas
4 - Como é Duro Trabalhar
5 - Morena Flor
6- Onde Anda Você
7 - Chega de Saudade
8 - Porque Será
9 - Dora
10 - Samba da Benção
11 - Canto de Ossenha
12 - Um homem chamado Alfredo
13 - Sei lá "A vida tem Sempre Razão"
14 - O Poeta Aprendiz
15 - A Rosa Desfolhada
16 - Samba de Orly
17 - Berimbau-Consolação
18 - Meu Pranto Rolou
19 - Januária
20 - São Demais os Perigos Dessa Vida
21 - As Cores de Abril
22 - O filho que eu queria ter
23 - Insensatez
24 - Apelo
25 - Mais um adeus

#gliintramontabili
 
Lei è Natalie Bergman, una cantautrice maid in iuesei e questo pezzo Lonely Road è la prima traccia tratta dal suo 2° album da solista, ovvero "My Home Is Not In This World" uscito l'altro ieri, registrato in analogico su nastro e prodotto dal fratello Elliot, nel disco ci stan 12 tracce,dicono che brilli di malinconia country-western, gospel soul e grinta rock ‘n’ roll, il tutto sciorinato dalla sua voce inconfondibile.

#lemiesconosciute
 
Marò che filmaccio sto remake che ha tirato fuori il Brian Russell De Palma (dopo il rifiuto di Sidney Arthur Lumet) , riprendendo quello del mitico Howard Winchester Hawks "Scarface - Lo sfregiato" del '32.

Elvira

Sceneggiatura scritta da William Oliver Stone (che gli servì pure come pretesto e come terapia contro la sua dipendenza da cocaina).

Interpreti principali, dopo aver saputo del rifiuto di Robert Anthony De Niro si autopropone il braverrimo Alfredo James "Al" Pacino all'epoca quarantatreenne e poi la semisconosciuta ma bellissima Michelle Marie Pfeiffer (mia coetanea) allora venticinquenne e gnente...
 
Occhey, alzare il volume al massimo consentito in modo che non scoppino i woofer & i tweeter, e prepararsi a saltellare come si conviene qvest'ottimerrimo R&B o Rhythm and Blues che dir si voglia, 1, 2, 3 e Via...

Brian Auger & The Trinity - Black Cat

Ma chicazz'è sto Brian Albert Gordon Auger direte Voi?

Beh, sarebbe uno sconosciuto vdm che può esser definito tranquillamente una leggenda vivente dell'Hammond, nei suoi 86 anni ha accompagnato tra gli altri Billy Cobham, Eric Burdon, Jimi Hendrix, John McLaughlin, Julie Driscoll, Rod Stewart, Sonny Boy Williamson, Tony Williams, i CAB, gli Yardbirds ed i nostrani Mango, Mina e Zucchero.
 
Con questo brano dell'omonimo film Sir James Paul McCartney ha rischiato di beccarsi un Oscar come Miglior Canzone nel 2002 Paul McCartney - Vanilla Sky (Original Audio) devo ammettere che seppur sia stato girato ventiquattro anni fa (io l'ho visto 24 minuti fa per la prima volta) non ha perso un filo di smalto anzi, la storia a detta di Cameron Bruce Crowe (il regista) si presta a ben cinque diverse possibili interpretazioni del finale, e per 136 minuti ci tiene sospesi in una vera suspance per capire cosa sta succedendo al personaggio principale interpretato senza infamia dall'allora quarantenne Thomas Cruise Mapother IV, il resto della soundtrack non è da meno, eccovela spiatellata:
Bob Dylan – 4th Time Around
Jeff Buckley – Last Goodbye
Josh Rouse – Directions
Julianna Gianni – I Fall Apart
Leftfield (feat. Afrika Bambaataa) – Afrika Shox
Looper (feat. Francis MacDonald) – Mondo '77
Nancy Wilson – Elevator Beat
Peter Gabriel – Solsbury Hill
Radiohead – Everything in Its Right Place
Red House Painters – Have You Forgotten
R.E.M. – All the Right Friends
R.E.M. – Sweetness Follows
Sigur Rós – The nothing song
The Chemical Brothers – Where Do I Begin
The Monkees – Porpoise Song (Theme from Head)
Todd Rundgren – Can We Still Be Friends
U2 – Wild Honey
mica pizza e fichi mica...
 
Saverio Costanzo, «a Gaza solo il buio e la paura sono reali»
Private - Di Saverio Costanzo ( 2004 )

Certi film sono capaci di rimanere nel tempo. Private (2004), l’esordio del regista Saverio Costanzo è, purtroppo o per fortuna, uno di quelli. Un film tratto da una storia vera e attualissima: la casa di un professore palestinese, Mohammad, viene occupata da un gruppo di soldati israeliani. Mohammad, con la sua famiglia, sceglie di non lasciare l’abitazione, in una resistenza silenziosa e non-violenta. Saverio Costanzo mette in scena il racconto in maniera cruda e universale. Con questo film ha vinto il pardo d’oro a Locarno nel 2004. Private è stato riproposto durante la ventinovesima edizione dell’Umbria film festival...

Saverio Costanzo, «a Gaza solo il buio e la paura sono reali» | il manifesto Edizione del 16 luglio 2025

Il regista racconta il suo esordio «Private» sull’occupazione israeliana, riproposto all’Umbria Film Festival
"In questa casa vive una famiglia palestinese e musulmana, numerosa, padre madre e diversi figli.
Una vita tranquilla, senza sussulti, certo con la paura per quello che accade intorno, e che un giorno potrebbe sconvolgere anche loro.

Il che si verifica quando un gruppo di soldati israeliani fa irruzione nella casa e decide di utilizzarla come avamposto, occupando il piano superiore e lasciando alla famiglia solo la cucina, che diventa una sorta di stanza-prigione.

Rivelazione dell'ultimo Festival di Locarno (Pardo d'oro), il film di Saverio Costanzo ha l'indubbio pregio di saper raccontare le dinamiche di un conflitto perenne osservandone i suoi aspetti più nascosti, intimi; è il particolare che si fa universale, perché, come sappiamo, non solo la storia del film è vera, ma potrebbe essere accaduta un numero infinito di volte, o ancora potrà accadere.

Private trascende ogni forma di commento morale, concentrandosi sulla situazione in sé, sui risvolti psicologici (tremendi) che provoca nei personaggi, nei bambini soprattutto, scrutando volti sempre fermi e risoluti (mai inespressivi), con una fotografia volutamente ed esemplarmente contrastata e sgranata.

Uno stile (iper)realista, che fa largo uso della macchina a mano, nel palese tentativo di trascinare lo spettatore all'interno di quella casa, vivendo uno scontro che diventa, poco alla volta, sempre più difficile da sopportare.

E Private lascia emergere, tra le righe, anche un tiepido accenno, nulla più che uno schizzo abortito, alla possibilità di un dialogo, di un incontro tra due culture che spesso sembra non possano venire a patti, anche quando vorrebbero; un residuo di umanità dei soldati, un lampo di condiscendenza della giovane figlia del capofamiglia verso di loro.

Poi tutto ritorna com'è, con i soldati che se ne vanno com'erano venuti, la famiglia che cerca di riprendere la propria vita, dopo aver difeso pacificamente, risolutamente, la propria casa.

Ma il finale è lancinante; l'ombra della reiterazione
 
Van Morrison “Night Time Is the Right Time” live - Hyde Park London 11th July 2025
Londra, Hyde Park, 11 luglio 2025, il cartellone è chiaro: dalle 16:45 fino alle 17:45 si esibirà Van Morrison, dalle 18:30 alle 19:30 Yusuf/Cat Stevens e dalle 20:20 fino alle 22:20 Neil Young. Dicono che, se sei bravo a scrivere sai da dove iniziare: io non so da dove iniziare. Perché tengo ancora stretta la disperazione e la rabbia finale di Neil Young, ma a questo punto saremmo già alla fine. E allora un inizio ci deve essere, dritto, lineare e pulito, ordinato, come tutto quello che avviene dentro e fuori Hyde Park, l’organizzazione sublime, come deve essere qualcosa che regala al mondo la bellezza miracolosa della musica. E allora sì, possiamo partire, perché il primo a salire sul palco, è un signore di quasi 80 anni (ad agosto) con la sua camicia estiva, il suo cappello, e gli immancabili occhiali da sole. Una band straordinaria, proprio nel senso di musicisti che dormono con gli strumenti. Ed è lui a dare il via alla musica: Van Morrison, Van The Man. Sale sul palco come se stesse scendendo a mare per andare a giocare a bocce, canta con la stessa facilità con cui si beve un bicchiere d’acqua, con la tranquillità di un signore che ha praticamente la Musica dentro di sé. Fa talmente impressione che non capisci come sia possibile.

Non urla mai, non stona, allena le corde vocali, mentre tu stai pensando che stia cantando, non apre mai del tutto la bocca. E quando inizia con Into The Mystic pensi che sia il timbro vocale più vicino a Dio, ad Allah, a Zeus, a Buddha, che sia il figlio prediletto, che sia stato scelto per far capire agli uomini che la voce è uno strumento per allietare e trasmettere amore e serenità e non urla e dolore. Sorride perfino, e sul palco fa quello che vuole, e tu sai benissimo che sta facendo senza avere la minima sensazione di fatica quando canta Carrying a Torch o Night Time is the right time di Ray Charles, Crazy Jane on God e Whenever God Shines his Lights. Non prende mai una pausa durante la scaletta, suona il sassofono e non capisci da dove possa prendere tutto quel fiato, ma lo capirai perché il finale dedicato a Gloria, Van si allena, lui allena la voce, e poi se ne va, circondato dallo stupore di chi lo ha visto per la centesima volta, se ne va, con la sua camicia estiva, il suo cappello, i suoi occhiali e quella voce, sì.

E SE NE VA con la camminata di uno che sa di essere il migliore e senza aver fatto il minimo sforzo, anzi nessuno. E così ancora sbalorditi dalla naturale straordinarietà di Van, sul palco sale Yusuf/Cat Stevens, che dedicherà proprio a Van Morrison “Midday (Avoid City After Dark) – io amo Van The Man e questa canzone è dedicata a lui”.

recenzia che non sarei mai riuscito a scrivere così bene come ha fatto Graziella Balestrieri sulle pagine de "ilmanifesto.it" e che prosegue qui per chi se la vuole leggere tutta Van Morrison, Cat Stevens e Neil Young, a Hyde Park la cura e la rabbia | il manifesto
 
Prendi sei e non paghi nemmanco uno...

Revolver (Super Deluxe Edition)

Disc 1 - Remastered Original Album & Singles
Disc 2 - Sessions
Disc 3 - Sessions and Demos
Disc 4 - Rare Mixes
Disc 5 - Live at the Budokan Arena, 1966
Disc 6 - Original 1966 Mono
 
Date Al Diavolo Un Bimbo Per Cena il titolo farebbe riferimento agli ingoiatori di bambini del romanzo "Northern Lights" di Sir Philip Pullman del '95 uscito in Italia col titolo "La Bussola D'Oro" (tra l'altro nel 2007 dal libro è stato tratto il film "The Golden Compass" tra gli altri con Nicole Kidman, Daniel Craig ed il miticherrimo Sir Christopher Frank Carandini Lee), mentre la linea di basso riconoscibilissima l'ha ricostruita Saturnino sulla falsariga di "Billie Jean" di maicolgecsoniana memoria

"Giova a me jova a te jova a tutti quelli che
Ci vogliono stare dentro
Alla periferia di nessun centro
1 per il sesso 2 per la cicogna
3 per il ruscello 4 per la fogna
Io sono l'MC il cerimoniere
Sono la metresse
Sono il pasticcere
Giova a me jova a te jova a tutti quelli che
Ci vogliono stare dentro
Alla periferia di nessun centro
Sono a metà strada nella selva oscura
1 per la tecnica, 2 per la natura
Cerco il mio Virgilio
Morto di overdose
Cerco la beatrice ma oggi ha le sue cose
Cica cica bum ho una cicatrice
Sembra un tatuaggio sai che cosa dice
Fin qui tutto bene quindi procediamo
1 per il pesce, 2 per l'amo
Sono il pescatore a mia volta pescato
Sono il peccatore e sono il peccato
Chi inventò il dubbio che gli spaccò il culo
Si sta così bene quando si é al sicuro
Faccia sotto al sole verità in tasca
Come un pesce d'allevamento dentro una vasca
Crescere é un problema disse il bonsai
Il baobab rispose accontentati di quello che hai
Chissà perché rispose il piccoletto
Sono sempre i grandi a fare il pistolotto
Uno per il baobab due per il bonsai
Tre per chi sempre quattro per chi mai
Jova a me jova a te giova a tutti quelli che
Ci voglion stare dentro
Cica cica bum altra cicatrice
Sembra un tatuaggio sai che cosa dice
Fin qui tutto bene quindi andiamo avanti
Uno per chi pochi due per chi tanti
Date al diavolo un bimbo per cena uno due tre ragazzini
Date al diavolo un bimbo per cena dieci cento mille bambini
Luce stroboscopica lampada di Wood
Verbi irregolari understand understood
Danze figurate marce militari
Uno per la polvere due per gli altari
Io sono una piazza io sono una strada
Io sono il cavallo io sono la biada
Io sono nessuno tranne per qualcuno
E tra un pasto e l'altro, per protesta digiuno
Onda dopo onda cambio il mio contorno
Io sono la pizza io sono il forno
Troppa pastasciutta mi può strangolare
Troppa informazione mi fa sragionare
Troppa libertà mi ha fatto inceppare
Troppa verità mi ha fatto impazzire
Io sono Clark Kent, sono Superman
Ho i superpoteri quanto parte la jam
Il mondo é la mia casa il cielo é il mio tetto
Ho perso le chiavi sto qui fuori e aspetto
Guardo dentro al buco pezzi di nirvana
Fuggo da un eterno finesettimana
Uno per lo yoga due per la scintilla
Tre per l'antibiotico quattro per la villa
Giova a me jova a te giova a tutti quelli che
Credo in un solo Dio madre onnipotente
Creatore di chi crede e di chi non é credente
Uno per l'orient
 
WHERE’S YOUR DADDY?

C’è un sistema di intelligenza artificiale che insegna ai droni israeliani a individuare ed eliminare esseri umani che, dopo il bombardamento di un luogo abitato, escono dal rifugio per cercare i superstiti.
Gaza, il dramma dei bambini mutilati

“Where’s your Daddy?” é il nome di questo sistema che interviene in seconda battuta dopo “Gospel”, un sistema di intelligenza artificiale che stima il numero di vittime collaterali nel colpire un target in cui è ritenuto essere un potenziale obiettivo: un militare riceve l’informazione, e dà l’ok al drone, sapendo quante vittime civili saranno colpite.

Queste le parole di uno di questi militari: “Niente succede per caso.

Quando una bimba di tre anni viene uccisa in una casa a Gaza, è perché qualcuno nell’esercito ha deciso che la sua morte non è un dramma – che è un prezzo accettabile da pagare per poter colpire un obiettivo.

Non siamo Hamas.

Non lanciamo razzi a caso.

Tutto è intenzionale.
Sappiamo esattamente quanti danni collaterali ci sono in ogni casa.”

Ne parla Girolamo De Michele su Euronomade nel presentare l’ultimo rapporto di Francesca Albanese “Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio”. Il mondo dorme per la Palestina - L’intervista a Francesca Albanese

In questo rapporto la Relatrice Speciale ONU sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati precisa che lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale in Israele è reso possibile dalla partnership con Palantir Technologies, azienda statunitense specializzata nell’analisi dei Big Data, e dall’accesso alle proprie tecnologie cloud e di intelligenza artificiale concesso al governo israeliano da Microsoft, Alphabet [cioè Google] e Amazon.

Crescono i profitti di queste aziende, e crescono gli investitori dei propri capitali in questo settore: Blackrock è il secondo maggiore investitore istituzionale in Palantir (8,6%), Microsoft (7,8%), Amazon (6,6%), Alphabet (6,6%) e IBM (8,6%), e il terzo maggiore in Lockheed Martin (7,2%) e Caterpillar (7,5%).

Ora la Albanese, giurista di fama internazionale, è stata sanzionata dagli USA, per dati che nessuno ha contestato.

Per la prima volta nella storia, uno Stato sanziona un funzionario ONU, un precedente pericoloso e vergognoso. Invece Israele non ha subito nessuna sanzione.

WHERE’S YOUR DADDY, inoltre, è un titolo su cui riflettere, proprio in queste ore a 30 anni dal genocidio di Srebrenica, in cui dall’11 al 18 luglio 1995 l’esercito serbo bosniaco massacrò circa 8.500 musulmani bolsniaci, qualcuno parla di 10.000.

Erano tutti uomini e ragazzi dai 12 ai 77 anni, erano padri e figli.

Le donne e le ragazze invece furono deportate, oltre 20 mila, molte di loro violentate.

NON SI PUÒ TACERE DI FRONTE A UN GENOCIDIO, MAI.