Grasshopper e le CentoTrentaSei recensioni che ha scritto

Copertina di Antonio Carlos Jobim: The Composer Of "Desafinado" Plays

Antonio Carlos Jobim: The Composer Of "Desafinado" Plays

di Grasshopper 3 ott 06 DeRango™: 38,61

Liquidare Antonio Carlos Brasileiro de Almeida Jobim (nome completo) come il compositore di "Desafinado" vuol dire farlo passare per il tipico autore che imbrocca un motivo e su quello finisce per campare di rendita, magari per una vita.
Di costoro ce ne sono a iosa, ma si può ben dire che il nostro Antonio Carlos Jobim (nome ufficiale) è proprio l'opposto: un compositore di "standards" brasiliani così prolifico e così costantemente ispirato che i 12 classici contenuti in questo disco dal titolo un po' infelice non danno ancora una misura precisa della sua creatività. di più

Copertina di Francesco Guccini: Metropolis

Francesco Guccini: Metropolis

di Grasshopper 26 set 06 DeRango™: 31,67

La città, vista nel suo aspetto quotidiano e attuale, ma soprattutto nel suo valore simbolico, legato ad un passato più o meno illustre. È questo il tema conduttore di "Metropolis" (1981), quasi un concept-album, uscito con circa dieci anni di ritardo sulla moda dei dischi "a tema". Ma si sa che Guccini da quarant'anni delle mode se ne sbatte allegramente ("ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte per scomparire. . . "), ed è proprio questo che gli ha consentito di essere credibile e attuale per una vita intera, sia pure con qualche recente e inevitabile segno di… di più

Copertina di Van Morrison: A Sense Of Wonder

Van Morrison: A Sense Of Wonder

di Grasshopper 21 set 06 DeRango™: 6,70

In copertina il faccione rubicondo di un Van Morrison in versione "creatura silvana" sbuca da una variopinta cornice di foglie autunnali. Come se non bastasse sul retro vediamo lo stesso ometto rotondo e tarchiato, in un improbabile atteggiamento da fiero discendente degli antichi Celti. Immagini buffe, che ci mostrano un "Van the Man" assolutamente privo di quello che i francesi chiamano "physique du role". di più

Copertina di Charlie Haden: Nocturne

Charlie Haden: Nocturne

di Grasshopper 19 set 06 DeRango™: 71,79

Ascoltando dischi come questo si ha l'impressione che il jazz fin dalle origini si sia nutrito di motivi e ritmi latini. Sembrano davvero preistorici non solo i primi coraggiosi tentativi di contaminazione tra musica nera americana ed elementi afro-cubani da parte di pionieri come Dizzy Gillespie negli anni '40, ma anche le abbondanti sbornie di bossa nova prese negli anni '60 da un grande sassofonista come Stan Getz. Ogni attimo di questo "Nocturne" (2001) è il prodotto di una fusione perfettamente riuscita tra tecnica jazz e inventiva latina, in questo caso cubana e messicana. Nel ruolo di "colonizzatore" (nel senso… di più

Copertina di Maurice Ravel: Musica orchestrale

Maurice Ravel: Musica orchestrale

di Grasshopper 14 set 06 DeRango™: 68,76

Lasciamo perdere il "Bolèro". Non ho niente contro il pezzo più famoso di Maurice Ravel, ma prima di tutto è già stato trattato (ottimamente) in questa sede, e poi lo considero una spettacolare anomalia, un colpo gobbo pienamente riuscito, un'intuizione clamorosa che si è spinta oltre i confini stessi della musica classica, verso una ripetitività ipnotica che è più propria di altri generi. Preferisco invece scoprire, facendomi guidare dalla brillante ma rispettosa interpretazione di Pierre Boulez con la New York Philarmonic, quello che mi sembra il Ravel più autentico, il suo perfetto equilibrio fra tradizione e innovazione, fra le reminiscenze… di più

Copertina di John Coltrane: Crescent

John Coltrane: Crescent

di Grasshopper 11 set 06 DeRango™: 92,57

La versatilità, con relativa padronanza assoluta degli stili più diversi, è uno dei segni distintivi dei grandi musicisti di ogni epoca. Tra il Beethoven del 1808 e il John Coltrane del 1964 neanche il musicologo più ardito troverebbe una minima affinità musicale, eppure in entrambi i casi siamo di fronte ad un saggio di versatilità così lampante e assoluto da rasentare l'incredibile. Il tutto, sia ben chiaro, rispettando ossequiosamente le gerarchie ormai consolidate: nessuna lesa maestà ai danni di Beethoven, ci mancherebbe (sarebbe il colmo da parte di un classicomane come il sottoscritto). di più

Copertina di Sonny Rollins: The Bridge

Sonny Rollins: The Bridge

di Grasshopper 6 lug 06 DeRango™: 41,86

"The Bridge": il ponte. Un ponte vero e proprio, il Williamsburg Bridge, dove pare che Sonny Rollins fosse costretto ad esercitarsi per non disturbare i vicini. Ma anche il ponte inteso come simbolo del superamento di un periodo travagliato, all'insegna dell'incertezza, tale da tenerlo per ben due anni completamente inattivo. Che questo grandissimo interprete del sax tenore fosse assillato dai dubbi, soprattutto di natura artistica, lo si può comprendere sbirciando nella sua biografia, dalla quale emerge un gran numero di contatti e di influenze subìte (e perfettamente assimilate) fin da giovanissimo. Si va dal tradizionale maestro degli anni '40 Coleman… di più

Copertina di Dizzy Gillespie And The United Nation Orchestra: Live At The Royal Festival Hall London

Dizzy Gillespie And The United Nation Orchestra: Live At The Royal Festival Hall London

di Grasshopper 3 lug 06 DeRango™: 43,98

"Mondiale!" si usa dire dalle mie parti per apprezzare con entusiasmo l'eccellente qualità di una certa cosa, specie se mangereccia: una finocchiona mondiale, una porchetta mondiale, ecc. Come tutti i modi di dire un po' originali, è ormai quasi soppiantato dal banale e abusato "mitico", per non parlare del cafone e invadente "graaaande!", con "a" ad libitum. Però resiste, e sono ben lieto di poterlo usare per introdurre un concerto come quello che Dizzy Gillespie tirò fuori alla veneranda età di 72 anni. Mondiale, anzi doppiamente mondiale: non solo per il livello qualitativo, ma anche come perfetto esempio di contaminazione… di più

Copertina di Wolfgang Amadeus Mozart: Concerti per flauto n° 1 K 313 e per flauto e arpa K 299

Wolfgang Amadeus Mozart: Concerti per flauto n° 1 K 313 e per flauto e arpa K 299

di Grasshopper 21 giu 06 DeRango™: 26,90

Può un musicista che non ama uno strumento comporre i migliori concerti che siano mai stati scritti per quello strumento? Certo, basta che il musicista si chiami Mozart. Stiamo parlando di un "alieno" che scriveva musica con la facilità e la rapidità con cui le persone "normali" prendono appunti, in ogni occasione: spesso in carrozza, ma per esempio anche durante una partita di biliardo, e pare che il delizioso trio "Kegelstatt" (K 498), scritto per l'insolito organico di clarinetto, viola e pianoforte, sia nato proprio così, da appunti presi "in diretta" su un fogliaccio, ispirati dalle traiettorie e dagli urti… di più

Copertina di Cannonball Adderley: Somethin' Else

Cannonball Adderley: Somethin' Else

di Grasshopper 14 giu 06 DeRango™: 39,13

La prima cosa che salta agli occhi nella copertina è il nome di Miles Davis, che non figura come leader ma come semplice membro della band. di più