Lesto BANG Bannato

DeRango : 0,20 • DeEtà™ : 6888 giorni

 Come si fa ad infierire su una poesia così delicata ed eterea come quella contenuta in moltissime composizioni ancora allo stato brado?

 Un Gran Disco, davvero meritevole, che incanta dalle prime note all'ultima!

La recensione coglie l'essenza delicata e intima di 'Family Tree', disco postumo di Nick Drake. Anche partendo da un pregiudizio negativo, l'autore si ricrede davanti alla fragile bellezza di brani grezzi e personali, messi in luce dalla voce sottile e le armonie dettagliate. Un album che racconta emozioni autentiche e conserva un fascino sconvolgente. L'opera è apprezzata come un raro gioiello musicale, capace di incantare dall'inizio alla fine. Ascolta 'Family Tree' e lasciati incantare dalla fragile bellezza di Nick Drake.

 Me ne volevo andare da quella Roma puttanona, borghese, fascistoide, da quella Roma del “volemose bene e annamo avanti”.

 E bravo Fellini, che con questo filmetto a metà strada tra il documentario e la commedia teatrale riuscì a carpire il clima e l’anima di un’intera città.

La recensione esprime un sentimento ambivalente verso il film 'Roma' di Fellini. Pur riconoscendo al film la capacità di catturare lo spirito e l’anima della città degli anni '70, emerge una visione critica e nostalgica di una Roma caotica, fra fascino e decadenza. Il film, a metà tra documentario e commedia teatrale, non è considerato un capolavoro, ma un ritratto sincero e vivido della capitale. Scopri il ritratto unico di Roma firmato Fellini: guarda il film e leggi la recensione!

 Che palle quando la gente annoiata dice: qui non succede mai un cazzo!

 Solo quattro mesi a riprendere due lumache che si accoppiano... un tripudio di tecnica & pazienza davvero encomiabili.

Microcosmos è un documentario intrigante e unico nel suo genere, che mostra la vita pulsante tra fili d'erba, lombrichi e insetti invisibili. Girato con estrema tecnica e pazienza, cattura momenti comici e drammatici di un micro-mondo spesso ignorato. La colonna sonora di Bruno Coulais arricchisce ulteriormente l'esperienza, rendendo questo film un piccolo capolavoro tecnico e visivo. Nonostante la lentezza possa non piacere a tutti, il risultato è stupefacente e coinvolgente. Immergiti nel microcosmo e scopri la vita nascosta sotto i nostri piedi!

 Ohhh finalmente un film di sesso gioioso e divertente, come dovrebbe essere davvero il sesso vissuto bene.

 Non c’è nulla di cui vergognarsi se le cose vengono fatte con gioia e amore.

Sex and Zen (1991) di Michael Mak è un cult dell'erotismo soft e divertente, che abbandona la cupezza occidentale per una celebrazione giocosa e ironica del sesso. Il film bilancia scene esplicite e umorismo, creando un mix unico di erotismo e risate. Le trovate visive e la morale finale aggiungono profondità a una storia leggera, enfatizzando il piacere e la naturalezza dei desideri. Perfetto per chi cerca un erotismo originale e mai volgare. Scopri l’erotismo giocoso e cult di Sex and Zen, un film da vedere per gli amanti del cinema originale e divertente!

 MadooOOOonna che due coglioni spaziali che fa venire queeesta!

 Questo è un disco assolutamente inutile che finirà nel dimenticatoio musicale in meno di 1 mese.

La recensione di No Promises di Carla Bruni evidenzia un album poco originale e noioso, con una voce descritta come rauca e poco gradevole. Nonostante qualche brano apprezzabile, l'impressione complessiva è quella di un disco monotono e di scarsa qualità, destinato a essere dimenticato rapidamente. L'autore usa toni ironici e pungenti per criticare la scelta musicale e la carriera dell'artista, invitando a un maggior coinvolgimento visivo per compensare il lavoro sonoro. Scopri di più su No Promises e fai la tua opinione!

 Un Pinocchio irreale, saltimbanco e giullare, assolutamente freddo nella sua incapacità di comunicare dei sentimenti autentici.

 Un film nato vecchio senza verve, senza umanità, con momenti di commozione forzata più inclini alla soap-opera che a un film.

La recensione mette a confronto il Pinocchio di Roberto Benigni (2002) con quello di Luigi Comencini (1971), evidenziando come il primo sia un'opera patinata e fredda, priva di umanità e autenticità. Nonostante un cast stellare e scenografie ricche, il film appare come una parodia artificiale, con personaggi poco credibili e una narrazione priva di pathos. L'autore lamenta la perdita della poesia e della spontaneità che caratterizzava le versioni precedenti e critica la mancanza di profondità emotiva del protagonista e degli altri personaggi. Scopri perché il Pinocchio di Benigni delude le aspettative, leggi la recensione completa!

 Un filmetto, diciamo, molto delicato... ma dopo un’ora e mezza di proiezione viene da chiedersi: ‘Dove tira il vento? Dove vuole andare a parare?’

 Tutto scorre piatto, tutto avviene in maniera fin troppo naturale... il classico filmetto né carne né pesce che verrà dimenticato in un paio di giorni.

La Guerra dei Fiori Rossi di Zhang Yuan è un film dal tono delicato che promette ma non mantiene. La sceneggiatura è inconsistente e la storia manca di mordente, lasciando lo spettatore senza un vero coinvolgimento emotivo. Pur apprezzando l'impegno nel gestire bambini difficili, il film risulta noioso e privo di una direzione chiara. Un confronto con documentari simili evidenzia la mancanza di onestà narrativa di questo film. Scopri le nostre recensioni per evitare delusioni cinematografiche!

 La ex-sacerdotessa dei bei tempi andati ci sciorina addirittura una Everybody Wants to Rule the World... senza mordente e francamente inutile.

 Fottitene dei detti Zen ed “Esci dal Fare Musica” dall’ingresso principale con dignità e classe.

La recensione evidenzia come Patti Smith nel suo album Twelve abbia reinterpretato classici del rock con arrangiamenti piatti e poca energia. L’autore trova l'album noioso e privo di mordente, confrontandolo sfavorevolmente con le versioni originali. Pur riconoscendo affetto per l’artista, giudica l’operazione un declino creativo e un mancato rispetto per l’eredità del rock. Consiglia di ascoltare gli originali al posto di questa raccolta. Ascolta gli originali e scopri la vera energia del rock classico.

 Tricky sei Troppo Fikoooooooooooooooo!!!!!!! FOREVER TRICKYYYYYYYYY ^__^

 Questo "Tricky Remixed" è una raccolta di canzoni belle belle ma belle fike non belle così così tanto per dire.

La recensione offre un approccio ironico e spontaneo all'album 'Tricky - Remixed'. L'autore apprezza diverse tracce e collaborazioni, evidenziando atmosfere trip hop e momenti funky. Non mancano però critiche scherzose a qualche pezzo meno riuscito e un linguaggio molto colloquiale che rende la lettura leggera e divertente. In conclusione, un giudizio positivo ma non entusiasta. Scopri 'Tricky - Remixed' e lasciati sorprendere dal suo stile unico!

 I suoni s’impasticcano assonnati in slabramenti pindalici di colonne di fumo soniche, concentriche e dissolute come gracili soffioni di primavera inoltrata.

 Nulla è allineato, nulla segue binari di facile presa e il treno che passa non sai mai in che direzione voglia andare.

La recensione celebra 'Wowee Zowee - Sordid Sentinels' come un capolavoro caleidoscopico e psichedelico dei Pavement. Il doppio album si distingue per la sua musica sperimentale, le linee vocali fuori fase di Malkmus e la struttura caotica dei brani. L'opera richiede un ascolto attento e coinvolto, offrendo un viaggio unico tra dissonanze, influenze vintage e pura creatività. L'edizione include out-takes, B-sides e materiale raro, rendendo il tutto imperdibile per gli appassionati. Ascolta 'Wowee Zowee - Sordid Sentinels' e scopri il caos sonoro dei Pavement!

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