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DeRango : 6,96 • DeEtà™ : 6879 giorni

 Strange Old Brew fotografa i Carpathian Forest nella loro versione più compatta e coesa.

 Più che a livello strettamente musicale, il carattere estremo risiede nel clima di perversione e morbosità.

La recensione evidenzia come Strange Old Brew rappresenti un momento di coesione e vigore per i Carpathian Forest, combinando black metal primordiale con influenze punk e thrash. L'album offre atmosfere oscure e violente, mantenendo un equilibrio tra brutalità e introspezione. Nonostante un declino artistico successivo, questo lavoro cattura lo spirito più autentico della band norvegese. Notevoli i contributi di Nordavind e Nattefrost, supportati da musicisti di talento come Tchort e Kobro. Ascolta Strange Old Brew e immergiti nel black'n'roll più autentico dei Carpathian Forest!

 "The Death of the West" è una ballata pregna di sarcasmo che rappresenta l'inizio del folk apocalittico nei Death in June.

 "Black Radio" è la forma più coesa e evoluta che la band avrebbe potuto raggiungere come trio.

L'EP 'Burial' del 1984 rappresenta un momento cruciale per i Death In June, segnando il distacco dal classico post-punk verso sonorità più acustiche e folk apocalittiche. Con una formazione ancora in trio, il disco esplora temi come la decadenza dell'Occidente e il senso di perdita culturale europea. Brani come "The Death of the West" e "Sons of Europe" anticipano le future direzioni sia dei Death In June sia dei Sol Invictus. Un'opera che, nonostante la breve durata, rivela il passaggio a un sound più maturo e innovativo. Scopri l'evoluzione dark anni '80 con l'EP 'Burial' di Death In June!

 "Uno dei momenti più emozionanti dell’intera produzione discografica dei Sol Invictus."

 "Una formula ancora un po’ acerba ma non priva di sentimento."

‘Lex Talionis’ conferma la maturità artistica dei Sol Invictus nonostante qualche imperfezione tecnica. L'album miscela folk, industrial ed elettronica in un’atmosfera sporca e malinconica, segnata da audaci sperimentazioni sonore. Le tracce come 'Black Easter' e 'Abattoirs of Love' emergono come momenti di particolare intensità emotiva. Un lavoro che riflette la fase iniziale di Wakeford con una carica passionale intensa. Scopri l'universo oscuro e passionale di Lex Talionis oggi stesso!

 "Nature is based on killing, on a hierarchy of Killers, and so we are. Our institutions; our Churches; our Monarchies; our Dictatorships, and our Democracies, are built on Murder, are built on Killing...HISTORY'S SEA HAS A KILLING TIDE".

 "Like a Sword", incalzante e battagliera come solo sapevano essere i primi Sol Invictus.

The Killing Tide è un EP di Sol Invictus del 1991 che unisce nuovi brani e rivisitazioni dal lavoro precedente, Trees in Winter. Con una produzione migliorata e una visione artistica più focalizzata di Tony Wakeford, l'album si distingue per un folk apocalittico intenso e atmosferico. Alcune rivisitazioni risultano meno riuscite, ma il lavoro complessivo è un ottimo esempio della maturità del progetto e imprescindibile per i fan. Scopri l'intensità folk e la visione apocalittica di Sol Invictus con The Killing Tide!

 «Una dimensione onirica che sembra proprio voler richiamare le sensazioni contraddittorie di un bambino in procinto di addormentarsi nella penombra della sua cameretta.»

 «La voce di Cave torna a sperdersi nei fumi sacri di cori da chiesa nella conclusiva Patripassian, degno epilogo di un lavoro spirituale e poetico.»

“All the Pretty Little Horses” di Current 93 è il secondo capitolo di una trilogia spirituale di David Tibet. L’album mescola folk e sperimentazione, evocando atmosfere di transizione tra vita e morte. Presenta collaborazioni importanti, tra cui Nick Cave, e affascina per la sua profondità emotiva e concettuale. Un’opera che alterna dolcezza e oscurità con grande impatto poetico. Ascolta l’album e immergiti in un viaggio tra ombre, luce e musica densa di significati.

 "Sol Invictus è lo Spirito che corre impavido e trascina le note contro il vento ed il gelo."

 "Sono le sue rozze corde vocali che si intrecciano e si ingolfano in quel nodo in gola, quel cazzo di nodo in gola che anche se ti scoppia la gola, tu continui a cantare."

Trees In Winter di Sol Invictus è un album che segna il passaggio definitivo al folk apocalittico di Tony Wakeford. Con una strumentazione essenziale e atmosfere cupe, il disco trasmette un senso di desolazione e orgoglio indomito. I brani sono classici del genere, contemporaneamente grezzi e profondi, evidenziando una forte passione e un'impronta personale inconfondibile. Un capolavoro che ha influenzato il folk contemporaneo. Ascolta Trees In Winter e immergiti nel vero folk apocalittico di Sol Invictus.

 "Hypnagogue è l’approdo definitivo al Dio cristiano e una primavera dell’anima."

 "Lasciatevi ipnotizzare... musica che non va sentita con le sole orecchie, ma vissuta con la totalità dell’essere."

Hypnagogue rappresenta una tappa fondamentale nell’evoluzione artistica di David Tibet e Current 93, un lavoro essenziale dove parola e musica si fondono in un’esperienza spirituale profonda. Il progetto, caratterizzato da letture ipnotiche accompagnate da improvvisazioni musicali, incarna una forma poetica e concettuale molto intensa. Pur risultando ermetico e di difficile fruizione per chi è poco abituato al genere, l’opera viene lodata per il forte pathos e la potenza evocativa che sprigiona. È una musica che va vissuta con attenzione e devozione, più che semplicemente ascoltata. Scopri la profonda esperienza spirituale di Hypnagogue, immergiti nelle parole e nelle musiche di David Tibet.

 Julius lavora per sottrazione, prende il peggio dei Death in June, dei Blood Axis, dei NoN, toglie il folk, il post-punk, il noise... quello che rimane è un deserto di ruderi, un esercito fantasma che marcia nella polvere verso la propria morte.

 Una rappresentazione in cui la guerra non è solo fieramente celebrata, ma descritta nella sua desolazione, nella sua putrescenza, attraverso la ruggine dei panzer, il fango delle trincee, la pesantezza degli scarponi che strisciano nella neve.

Il debutto omonimo dei Der Blutharsch, realizzato da Albin Julius nel 1997, rappresenta una pietra miliare del post-industrial e del folk apocalittico. L'album si caratterizza per una forte atmosfera di desolazione bellica e tensione epica, con sonorità elettroniche oscure e ripetitive. L'opera è un'affascinante rappresentazione sonora della guerra, descritta nei suoi aspetti più crudi e decadenti. Pur riconoscendo le connotazioni ideologiche controverse, la recensione apprezza la maturità artistica e l'impatto storico dell'album. Scopri l'epico debutto di Der Blutharsch e immergiti in atmosfere sonore uniche.

 Un grindcore, beninteso, inzuppato per i piedi nell’acqua rancida di una fetida fogna di un manicomio criminale.

 Il genio autistico di Austin è oramai come l’acqua stagnante di un putrido stagno che con il tempo fermenta esalando veleni sempre più nocivi e pestilenziali.

La recensione esalta 'In the Eyes of God' come un capolavoro brutalmente innovativo dei Today Is The Day, capitanati da Steve Austin. L'album combina velocità, tecnica e follia in una miscela unica, sorretta da contributi eccezionali come quelli di Brann Dailor alla batteria. La musica è un'esplosione di rabbia e disagio esistenziale, fondendo grindcore e sperimentazioni senza pari. Considerato superiore al precedente 'Temple of the Morning Star', il disco rappresenta una pietra miliare della musica estrema. Ascolta ora 'In the Eyes of God' per un'esperienza sonora unica e intensa!

 Steve Austin perde il controllo di sé e la sua musica rischia di deragliare da un momento all’altro verso lidi non preventivati.

 Prima di essere estremo, Austen è un artista che ha da dire qualcosa, e per questo la sua arte non deve essere derisa.

La recensione analizza Temple of the Morning Star, album del 1997 dei Today Is the Day, evidenziandone il mix di caos e lucidità, tecnica eccellente e una forte componente emotiva. Steve Austin emerge come un talento unico nel metal estremo, capace di trasmettere fragilità e disperazione senza pose. L'opera è complessa, caratterizzata da discontinuità sonora, innovazione e profonda espressione artistica. Scopri l’album più folle e innovativo di Today Is the Day, un tuffo nel metal più estremo e autentico!