mementomori

DeRango : 6,96 • DeEtà™ : 6879 giorni

 "Un album elegante ed estremamente curato che, pur non trattandosi di un capolavoro, non deluderà i fan più comprensivi."

 "Il vuoto non è solo abisso di senso, ma anche spazio di speranza e rinascita spirituale."

Il Vuoto di Franco Battiato rappresenta un'opera essenziale e personale, segnata da testi semplici e sonorità cristalline. Pur non brillando come capolavoro, contiene gemme come "I giorni della monotonia" e "Stati di gioia". Il disco segna una tappa di quiete dopo l'urgenza di lavori precedenti, riflettendo una fuga dal caos e un ritorno alla natura e alla semplicità. La recensione sottolinea la coerenza stilistica ma evidenzia anche alcuni momenti meno ispirati. Scopri l’universo semplice e profondo di Il Vuoto di Battiato, ascoltalo ora!

 Il punk primordiale dei Samhain è fuori dal tempo, non sembra provenire da una cantina scalcinata, ma direttamente dagli abissi dell’Inferno.

 Il finale dell’album entra in collisione con l’universo dark, ricordando Joy Division, Bauhaus e Cure.

Initium di Samhain è l’anello di congiunzione tra i Misfits e Glenn Danzig solista, rappresentando un punk oscuro arricchito da atmosfere morbose e influenze dark. L’album, pur grezzo e tecnicamente semplice, mostra brani tesi e innovativi che anticipano la carriera futura dell’artista. Destinato soprattutto ai fan completisti di Danzig e agli amanti del punk horror, l’opera offre un sound unico e fuori dal tempo. Ascolta Initium per scoprire le radici oscure di Glenn Danzig e il punk horror degli anni '80!

 Burned Mind è un muro di suoni in cui non si capisce bene chi suona cosa.

 La musica dei Wolf Eyes è un cerimoniale suburbano, un rito pagano dell’era industriale volto ad attirarne i mali piuttosto che esorcizzarli.

Burned Mind dei Wolf Eyes è un album di noise ed elettronica estrema che esplora un caos sonoro nichilista e paranoico. Pur essendo più accessibile grazie a una produzione più definita, rimane un’esperienza intensa e disturbante. La musica fonde varie influenze dell’estremo, dal hardcore al drone, creando un rituale sonoro che colpisce profondamente l'ascoltatore. È un lavoro maturo che mescola violenza e momenti di inquietante calma, un vero manifesto dell’experimental noise americano. Immergiti nel caos creativo di Burned Mind per un’esperienza sonora unica e provocatoria.

 Danzig è un Elvis infernale, un Jim Morrison de’ noaltri.

 Danzig sembra finalmente trovare la sua dimensione ideale, che lo riconsegna al suo popolo e lo innalza tra gli esponenti dell’‘altra America’.

La recensione analizza l'album 'Danzig 4', pubblicato nel 1994, che segna una svolta verso un hard rock sporco e alternativo. L'artista mantiene coerenza e personalità, rifiutando le mode grunge e metal mainstream. Nonostante il suo status da personaggio cult e la sua attitudine provocatoria, l'album dimostra forza e intensità tra atmosfere oscure e influenze classiche. I brani mostrano una varietà di stili ma sono uniti dall'impronta riconoscibile di Danzig. Scopri l'oscura energia di Danzig 4 e immergiti nel suo rock senza compromessi!

 «Mai, prima di quell'uomo con la barba, avevo provato quel senso di instabilità, quella sensazione di catastrofe imminente.»

 «La musica di Brotzmann si presenta come un enorme scarabocchio, un groviglio di segmenti che si attorcigliano senza alcun senso apparente, ma che nasconde piccoli arabeschi e significati sorprendenti.»

La recensione esplora l'album "Balls" (1970) di Peter Brotzmann, Fred Van Hove e Han Bennink, descrivendolo come un'esperienza sonora intensa e destabilizzante di free jazz d’avanguardia. L’autore evidenzia l’impatto tumultuoso e il carattere anarchico della musica, che si articola in lunghi frammenti imperfetti ma ricchi di significati nascosti. Consigliato a chi ama la sperimentazione musicale e vuole affrontare nuove sfide d’ascolto, "Balls" è presentato come un viaggio emozionante nel caos sonoro e nella creatività estrema. Scopri ora l’intensità di “Balls” e immergiti nel free jazz più estremo!

 L’impressione è che i cadaveri di vecchie glorie teutoniche si siano messi a jammare in occasione di un rave-party dell’oltretomba!

 Questa musica piace perché ci fa muovere il culo e ci proietta nelle illusioni del week-end dimentichi dei mali infrasettimanali.

Die Propheten è il primo album full-lenght degli Das Ich, un’opera unica che miscela electro-goth, industrial e atmosfere horror con un approccio barocco. La voce teatrale di Ackermann, affiancata dalla genialità compositiva di Kramm, crea un viaggio tortuoso tra paranoia e malsana danza. L’album supera i confini dell’EBM tradizionale, offrendo un’esperienza sonora intensa e fuori dagli schemi. Un disco che cattura per la sua originalità ed evocazione di un universo oscuro e coinvolgente. Scopri l’oscuro mondo sonoro di Das Ich con Die Propheten, ascolta ora!

 Il solo fatto di far parte di questo sistema ci rende silenziosi complici dei peggiori delitti perpetrati contro l’umanità.

 Questa musica, rappresentazione romantica ed appassionata del fenomeno guerra, può assumere anche un interesse di tipo socio-psicologico, costituendo un viaggio che va oltre i tabù intoccabili della società.

La recensione analizza con spirito critico l'album 'Time Is Thee Enemy!' di Der Blutharsch, sottolineandone il contesto ideologico controverso e la qualità compositiva mista. Albin Julius emerge come un talento capace di evocare atmosfere marziali e cupe, ma l'album presenta anche approssimazioni sonore e un approccio più 'suonato' che divide i fan. L'opera si rivela interessante socio-psicologicamente e musicalmente, nonostante le sue contraddizioni e provocazioni. Scopri un album provocatorio e complesso, ascolta Der Blutharsch ora!

 Endless Summer scalda il cuore almeno quanto un disco rock.

 Un viaggio poetico e dai forti contenuti emozionali, che riscopre le melodie in un contesto di rumori e dissonanze.

La recensione descrive Endless Summer di Fennesz come un album capolavoro che unisce elettronica e rock in un viaggio ovattato di emozioni e poesia sonora. Il disco si distingue per una produzione curata e un equilibrio unico tra sonorità analogiche e digitali. Pur non essendo un album facile, risulta affascinante e umano, capace di toccare sentimenti profondi attraverso melodie e texture coinvolgenti. L’opera è un inno alla vita, alla memoria e all’intimità condivisa attraverso la musica. Ascolta ora Endless Summer e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico.

 "C'è un sole nero che non è visibile dall'occhio umano: esso è il nostro faro e il suo fuoco brucia in noi."

 La musica dei NoN è una trivella metafisica che scava inesorabilmente nel sottosuolo.

Children of the Black Sun di NON, uscito nel 2002, si distingue per un dark ambient più accessibile rispetto alle solite produzioni harsh noise di Boyd Rice. L'album, carico di riferimenti mitologici e spirituali, propone un viaggio introspettivo e sonoro in atmosfere oscure e ipnotiche. Le manipolazioni sonore e i droni creano tensione e suggestione, rendendo questa prova unica nella discografia di NON. Consigliato per chi vuole esplorare il progetto senza l'intensità estrema delle altre opere. Immergiti nell'oscurità del sole nero con NON e scopri un sound unico e intenso.

 “I segreti sono rivelati al calar della notte”

 “Andersson ci avvolge in un manto nero, squarcia il velo e apre viste su altri mondi.”

La recensione esalta 'In Sadness, Silence and Solitude' di Raison d’être come un punto fondamentale nella carriera di Peter Andersson e nel genere dark ambient. L’album rappresenta il passaggio dall’industrial a sonorità più introspettive e metafisiche, grazie a un uso sapiente di rumorismi, campionamenti e melodie inquietanti. L’opera riesce a evocare atmosfere oscure, psicologiche e cinematiche, mantenendo alta l’attenzione nonostante la natura ostica del genere. Un inizio perfetto per entrare nel mondo complesso e profondo del progetto. Esplora le profondità oscure di Raison d’être con questo capolavoro dark ambient.