mien_mo_man

DeRango : 2,02 • DeEtà™ : 6752 giorni

 "Bugler non è solo un cane, ma è la vita selvaggia in sé, è l’avventura del sentirsi liberi, è l’essenza dell’essere giovani."

 "L’album si disimpegna benino tra traditional riarrangiati, boogie rock campagnolo e atmosfere country da vaudeville."

L'album Farther Along dei Byrds segna la fine del loro periodo con la Columbia Records, presentando brani country rock senza grandi pretese. La recensione mette in luce l'influenza di Kim Fowley e lo stile dei musicisti di supporto come Clarence White, legando la musica a temi di libertà e destino artistico. Pur non essendo un capolavoro, il disco conserva spunti interessanti e traccia il crepuscolo di una band leggendaria. Scopri l'ultimo capitolo dei Byrds e immergiti nei retroscena di Farther Along!

 Imogen Heap fa tutto ciò che è in suo potere di ragazzina per sottrarsi alla fine dei plagiatori.

 Un'artista che dovrà misurare il suo talento compositivo in varie prove e ambiti per trovare finalmente la sua originalità.

La recensione analizza il primo album di Imogen Heap, 'I Megaphone', evidenziando un debutto con sonorità elettroniche e pop sofisticate ma ancora influenzato da artisti come Alanis Morissette e P.J. Harvey. Pur apprezzando la ricerca di originalità e le scelte stilistiche, il lavoro mostra limiti nella potenza espressiva e nell'impronta personale, indicando la necessità di crescita artistica. Scopri il debutto di Imogen Heap e segui la sua evoluzione musicale.

 "Morte (parziale) al country rock!"

 "Senza il loro appoggio Melcher poteva solo sperare di riarrangiare quel che c'era... progetto doppiamente fallimentare."

Byrdmaniax rappresenta un tentativo forzato e mal riuscito di trasformare i brani country rock dei Byrds in uno stile soul/gospel. La produzione di Terry Melcher, avvenuta all'insaputa della band, ha compromesso la qualità originaria delle tracce, rendendo l’album un fallimento sia artistico che di mercato. La recensione evidenzia la mancanza di ispirazione e coerenza, sottolineando come la virata stilistica non sia stata supportata da materiale adeguato. Scopri la verità dietro Byrdmaniax e la controversa produzione dei Byrds!

 Il disco live, seppur contraddittorio in certe sue peculiarità, mette in mostra una line up decisamente di livello.

 Un disco buono ma pavido, per una band che ha quasi sempre avuto il coraggio di osare.

La recensione esamina il doppio album (Untitled) dei The Byrds, evidenziando un live energico, con una formazione di livello e arrangiamenti originali. Tuttavia, il disco studio appare meno ispirato, diviso tra un folk acustico e un country rock più tradizionale, senza quella spinta innovativa tipica della band. Tra alti e bassi, il disco risulta godibile ma poco coraggioso rispetto alle attese. Scopri il lato meno noto e più autentico dei Byrds con questa recensione dettagliata!

 La premiata ditta Dillard & Clark compie due passi avanti: più bluegrass e più elettrico.

 Gene Clark conferma il suo stile unico e americanissimo, dando vita a brani di grande fascino e originalità.

La seconda prova di Dillard & Clark si distingue per un mix di bluegrass più marcato e sonorità elettriche, con predominanza di cover di grandi classici. L'album mostra passi avanti stilistici e tecnici, nonostante tensioni interne al gruppo. Gene Clark conferma il suo stile unico e ispirato, mentre l'introduzione di una voce femminile rende alcune tracce particolarmente interessanti. Un lavoro che esplora le radici americane preservando l'originalità del duo. Scopri l'evoluzione musicale di Dillard & Clark ascoltando questo album unico!

 Questo è un disco che arriva solo tre mesi dopo "Sweetheart Of The Rodeo" ed è uno dei lavori più monumentali del country-rock dei primordi.

 Il rock misto al country, infondo, potrebbe essere proprio questo: struggimento e conciliazione, divertimento e malinconia, strafottenza e presa di coscienza.

Questa recensione celebra "The Fantastic Expedition" di Dillard & Clark come un capolavoro country-rock del 1968, sottolineando la qualità compositiva e la forte identità artistica. Vengono evidenziate le collaborazioni prestigiose e la capacità del disco di superare coeve pietre miliari come "Sweetheart Of The Rodeo". L'album è descritto come un viaggio musicale carico di emozioni e perfette esecuzioni, capace di fondere tradizione e innovazione con eleganza. Ascolta ora questo gioiello country-rock e lasciati trasportare dall'atmosfera unica di Dillard & Clark!

 Un Dylan a metà strada tra una star strafottente e un benefattore per artisti validi ma in disgrazia.

 ‘Gunga Din’ è spettacolare, con tutti quegli arpeggi… Un brano che molti musicisti oggi non possono che ammirare.

La recensione analizza il ruolo cruciale di Roger McGuinn e The Byrds nell’album Ballad of Easy Rider, riflettendo sullo scarso coinvolgimento diretto di Bob Dylan. Il disco fonde country rock con temi americani e generazionali, riscoprendo antieroi e tradizioni musicali con grande intensità. Non manca una critica al finale dell’album e al suo titolo, ma il bilancio resta molto positivo, esaltando la qualità musicale e tematica. Scopri l’anima nascosta di Easy Rider con The Byrds, ascolta l’album ora!

 L'importante nella vita è dare sfogo alla propria creatività, comunque vada, e fin qui siamo tutti d'accordo.

 Emisfero destro e sinistro non sono più il dare e l'avere della partita doppia. E sapete che Vi dico? M'è piaciuto un fottio.

La recensione si presenta come un viaggio introspettivo che va oltre la semplice critica musicale di 'Arena' di Todd Rundgren. L'autore riflette sulla difficoltà di comunicare e condividere la propria creatività nell'era di internet, raccontando esperienze personali e la propria distanza dalla scena digitale. Pur riconoscendo alcuni pregi dell'album, l'autore preferisce altri lavori di Rundgren e usa la musica come punto di partenza per una riflessione più ampia. L'incontro con altri appassionati e l'attesa di un concerto aggiungono un tocco umano e autentico alla narrazione. Scopri Todd Rundgren e vivi la musica con una nuova prospettiva.

 La no wave è la musica che preferisco sin da adolescente.

 Sognare d'essere un bambino che accende la cassettina e che a sua volta sogna di nuotare dentro ad una piscina olimpionica colma di Selson Blu, di Perlana fucsia, di Coccolino rosa...

La recensione esplora il legame tra l'album omonimo di Martin Rev e le sensazioni infantili legate ai colori vivaci e alla pubblicità anni '80. L'autore rievoca sogni e musica elettronica no-wave, celebrando la capacità dell'album di evocare emozioni profonde e ricordi nostalgici. Un viaggio sonoro che incontra la passione per i sintetizzatori e l'estetica del passato. Ascolta ora l'album di Martin Rev e rivivi la magica atmosfera degli anni '80.

 Bisogna essere più forti di tutti, persino di questa gente che t’abbandona o addirittura ti ripudia.

 Se il tuo obiettivo era la buona musica, che male c’era a lasciare il timone a Gram?

La recensione analizza l'album 'Dr. Byrds & Mr. Hyde' dei Byrds come un'opera segnata da grandi sfide interne, abbandoni e una difficile transizione artistica. Nonostante il contributo innovativo di Gram Parsons e la presenza di influenze psichedeliche, l'album non riesce a raggiungere i livelli dei predecessori. Le tensioni con membri storici come David Crosby e Chris Hillman e l'assenza di queste figure emergenti pesano sul risultato finale, che rimane comunque importante per la storia della band. Scopri le sfide e le rivoluzioni dietro 'Dr. Byrds & Mr. Hyde' dei Byrds.

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