Il cinema di Lav Diaz è un monolite con cui prima o poi il cinefilo di turno prova a confrontarsi.

 Dal punto di vista visivo, natura e uomo si compenetrano grazie a campi lunghi, lunghissimi, e a un bianco e nero tenue.

La recensione analizza 'From What Is Before' di Lav Diaz come un capolavoro del cinema contemplativo, ambientato nelle Filippine degli anni '70 durante la dittatura Marcos. Il film intreccia storie di violenza, mistero e folklore locale con un'estetica visiva unica in bianco e nero. Diaz esplora la natura umana, la sofferenza e la storia del suo paese con uno sguardo distante ma profondo, offrendo una narrazione lenta e intensa. Il film è celebrato come il lavoro più personale e nostalgico del regista, esempio di cinema d'autore di grande impatto. Scopri l'intenso viaggio cinematografico di Lav Diaz nelle Filippine degli anni '70.

 È come se qualcuno avesse rinchiuso il cuginetto tredicenne nerd in una stanza con un impianto stereo che pompa a manetta il disco di una one man band black metal da cameretta.

 Total War si sbrodola addosso come una scarica di dissenteria: melodia, ritmo, struttura, tutto è andato a peripatetiche, tutto è perduto, nulla ha più senso.

La recensione analizza con feroce ironia l'album The Ark Work di Liturgy, criticandone la produzione, l'interpretazione vocale e le scelte stilistiche estreme che lo rendono difficilmente digeribile. L'autore evidenzia un forte distacco rispetto ai lavori precedenti e un risultato finale giudicato deludente e fastidioso. Nonostante l'ambizione artistica, l'album viene definito un fallimento totale, capace solo di suscitare fastidio e confusione. Scopri perché The Ark Work divide la scena metal e leggi la recensione completa!

 È un film di puro intrattenimento, si presenta come tale e raggiunge il proprio fine evitando supercazzole filosofiche/esistenziali e scivoloni nella retorica.

 Il nostro eroe Matt Damon, dall’ingegno portentoso, conserva un senso dell’umorismo tutto americano nelle situazioni più estreme ed impensabili.

The Martian di Ridley Scott si presenta come un film di puro intrattenimento, lontano da eccessi filosofici o retorici. La trama, fedele al romanzo di Andy Weir, segue l'ingegnoso botanico Mark Watney, interpretato da Matt Damon, sopravvissuto su Marte. L'approccio ironico e scientificamente accurato rende il film stimolante, con scene mozzafiato e senza eccessi patriottici americani. Un'opera leggera e credibile, perfetta per chi cerca una fantascienza più realistica che fantasmagorica. Scopri la fantascienza realistica e divertente di The Martian, un’avventura da non perdere!

 La religione, chiodo fisso e traccia (cicatrice) autobiografica di Bergman, è un pretesto per parlare dei rapporti umani.

 Nella trilogia dolorosa sul silenzio di Dio, Luci d’inverno spalanca una voragine, mettendo a nudo la fragilità e la complessità dell’animo umano.

Luci d'inverno è un capolavoro sobrio e intenso di Ingmar Bergman che esplora il conflitto interiore di un pastore in crisi di fede. Con la sua regia essenziale e la sceneggiatura profonda, il film mette a nudo solitudine, amore respinto e fragilità umana. Attraverso dialoghi tormentati e immagini in bianco e nero, Bergman riflette su religione e relazioni con rara intensità emotiva. Guarda Luci d'inverno per immergerti nell’animo tormentato di Bergman.

 Ex Machina è spiccio, banale, permeato da un finto spessore concettuale; è la fiera del “vorrei ma non posso”.

 Da una parte c’è Caleb: solo, un po’ musone, orfano, dal passato travagliato; la sua psicologia è appena accennata e, coerentemente, nel giro di un paio di incontri si affeziona a/innamora di Ava.

La recensione critica Ex Machina di Alex Garland sottolinea una trama semplice e prevedibile, con personaggi poco sviluppati e incoerenze narrative. Nonostante la buona regia, fotografia e interpretazione di Alicia Vikander, il film manca di spessore concettuale e originalità. Il finale è frettoloso e poco convincente, rendendo l'opera un prodotto sci-fi ben confezionato ma deludente. Scopri se Ex Machina è il film giusto per te con la nostra recensione approfondita.

 Blut aus Nord è sempre rimasto anche sinonimo di Black Metal, maiuscolo, tout court.

 Clarissima Mundi Lumina è la più grande, fulgida, trionfante composizione di metallo nero mai realizzata.

La recensione celebra l'album "Memoria Vetusta III: Saturnian Poetry" di Blut Aus Nord come una pietra miliare del black metal moderno. Il disco si distingue per un ritorno alle radici del genere, con riff evocativi e un sound organico grazie a una batteria suonata dal vivo. Vindsval dimostra una padronanza totale del proprio stile, unendo tradizione e sperimentazione in un lavoro coerente e intenso. L'album è descritto come un'opera epica e raffinata destinata a durare nel tempo. Ascolta Saturnian Poetry e immergiti nell'epica rinascita del black metal.

 Questa band è mia, le poche regole le detto solo io, e siccome mi sono stufato del metallo nero... ho voglia di sdraiarmi in un bel bosco, fumare un po’ di erba cazzeggiando con gli amici e boh, fare quel che mi viene di fare.

 Solo questo brano basterebbe a zittire tutti gli scettici convinti che la musica, per emozionare, debba essere per forza di cose originale.

Melting Sun segna una svolta definitiva per Lantlôs, guidata da Markus Siegenhort, che abbandona il metal estremo per un sound più melodico e stratificato. L'album combina elementi di post-black, post-metal e shoegaze, risultando in un'opera ricca di dettagli e atmosfera. Brani come 'Melting Sun I: Azure Chimes' e 'Melting Sun VI: Golden Mind' sono lodati per la loro capacità di emozionare e trasportare l'ascoltatore. La recensione evidenzia la maturità artistica e la coerenza stilistica, proponendo Melting Sun come un capolavoro del genere. Ascolta Melting Sun e immergiti nel viaggio sonoro unico di Lantlôs.

 Ringo Shiina riesce ad essere tutto questo anche nella realizzazione di un lavoro apparentemente secondario come Gyakuyunyu - Kowankyoku.

 Un artista ancora una volta in stato di grazia che restituisce un autentico sollievo negli standard qualitativi del pop odierno.

Gyakuyunyu - Kowankyoku è un album che ripercorre la carriera eclettica di Ringo Shiina con un mix di jazz-pop, rock e pop elettronico. Ringo mostra la sua abilità compositiva e vocale in una raccolta di auto-cover che unisce qualità sonora elevata a arrangiamenti creativi. L'album offre momenti radio-friendly senza perdere eleganza e articolazione musicale. Non un capolavoro assoluto ma un lavoro solido che conferma la maturità artistica della cantante. Scopri l'originalità e la poliedricità di Ringo Shiina con questo album imperdibile!

 Ricetta: sequestrate i Converge e trapiantateli in Francia, così diventano stronzi.

 Abbastanza fuori tempo e poco innovativi, assolutamente adorabili e devastanti.

Lowgazers di Plebeian Grandstand è un album che fonde aggressività mathcore e atmosfere avant-black con un tocco estremo e chirurgico. I riferimenti a Converge, Deathspell Omega e Blut Aus Nord sottolineano un suono nervoso, caotico ma affascinante. Pur non innovativo, il disco risulta devastante e adorabile per gli amanti del genere. Scopri il caos sonoro di Lowgazers, un must per gli amanti del metal estremo!

 Arrivati al termine del film non ci resta che sprofondare nel silenzio più attonito e tetro.

 Sul finale calerà un drappo di silenzio opprimente, allucinante, insostenibile, rivelatore.

Stray Dogs di Tsai Ming-Liang è un esercizio di stile e sensibilità che porta lo spettatore in un viaggio sensoriale e metafisico. Il film, premiato alla Biennale di Venezia 2013, racconta la desolazione di una famiglia allo sbando con immagini potenti e silenzi opprimenti. Un'opera riservata agli appassionati del regista, che segna la fine di un percorso artistico intenso e doloroso. Scopri il potente silenzio di Stray Dogs, un capolavoro da non perdere.

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